Greenwashing, cos’è, come funziona e casi famosi

greenwashingIl greenwashing è un termine ormai entrato da tempo nel dizionario italiano, ma resta sconosciuto a molti. Vediamo cos’è il greenwashing, come le aziende lo mettono in pratica e alcuni tra i casi più famosi, italiani e non.

vacanze ecologiche mentalità green

Vacanze ecologiche, mentalità green o greenwashing?

vacanze ecologiche mentalità greenLe nostre spiagge sono sempre più eco-compatibili. Non si visita più un sito o non si trova più un annuncio pubblicitario che non elogi gli aspetti ecologici di questo o quello stabilimento balneare. Ma saranno davvero così green? Senza entrare nel merito dei singoli casi, ultimamente ne stiamo vedendo di tutti i colori. Ad esempio, per permettere ai bagnanti di rimanere collegati ad Internet anche in spiaggia, c’è chi è arrivato a costruire degli ombrelloni fotovoltaici che hanno montato in cima un pannello.

Greenwashing all’ennesima potenza, e la multinazionale si fa un grande autogol

Tentativi di greenwashing ce ne sono tanti, e noi che operiamo in questo campo da anni lo sappiamo bene visto che molte aziende poco green ci contattano per potersi fare pubblicità nel tentativo di “lavarsi” un po’ la coscienza (da qui il nome di green-wash), ma quello che ha combinato la Vedanta Resources, un’azienda mineraria britannica, le batte davvero tutte.

Greenwashing

Greenwashing

Il neologismo è una sincrasi delle parole green (verde colore dell’ambientalismo) e washing (lavare) e potrebbe essere tradotto con “lavare col verde” o con “lavaggio verde”. Esso indica il fenomeno di marketing per il quale: industrie, entità politiche ed aziende millantano attenzione per la natura, garanzie per l’ambiente e politiche economiche sostenibili inventando o, più spesso ingigantendo, le proprie inconsistenti credenziali verdi al fine di creare una mistificatoria immagine positiva delle proprie attività (o prodotti)  distogliendo l’attenzione del pubblico dalle proprie responsabilità nei confronti di comportamenti ed impatti ambientali negativi.

Il termine fu coniato dall’ambientalista newyorkese Jay Westerveld nel 1986 per definire la pratica diffusa in alcune catene di Hotel di incentivare, al motto di “save the environment” il riuso degli asciugamani, pratica che sì faceva indubbiamente risparmiare detersivi ed elettricità al pianeta ma soprattutto faceva incrementare il profitto degli hotel diminuendo considerevolmente una voce di spesa.

I 10 più grandi visionari dell’ecologia: ecco le loro teorie (seconda parte)

David-Suzuki

Siamo giunti alla seconda e ultima parte dedicata ai grandi visionari dell’ecologia; quelle persone che ci permettono oggi di conoscere di più sul mondo ambientalista e sui problemi che attanagliano la Terra, perché li hanno segnalati per primi.

Riprendiamo la nostra lista quindi con David Suzuki, il primo a denunciare e combattere il fenomeno del cosiddetto “Greenwashing“. Si tratta di una pratica piuttosto comune soprattutto tra i politici, e cioè professarsi ecologisti o attuare pratiche con finalità (almeno apparenti) ambientaliste, per poi fare i propri interessi, magari a discapito proprio dell’ambiente. Suzuki, zoologo e biologo di fama mondiale, porta avanti la sua lotta dagli anni ’70 in oltre 40 nazioni attraverso i suoi 43 libri in cui si incoraggia la popolazione a vivere secondo natura, utilizzando le energie rinnovabili e cibandosi di alimenti provenienti da colture/caccia/pesca sostenibili. Oggi gestisce una radio a Vancouver da cui continua a professare il suo pensiero.