verdure eco menù Cibo Biologico

Eco Menu di Greenpeace, la spesa amica del pianeta

 

Fare la spesa restando amici del pianeta Terra e del clima: è possibile attraverso l’Eco Menù messo a punto da Greenpeace, l’associazione ambientalista da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente. 

verdure eco menù Cibo Biologico

Greenpeace ricorda che l’alimentazione e il cibo sono responsabili diretti di un sistema che causa circa quarto delle emissioni di gas serra soprattutto in seguito alle diete più diffuse nei Paesi ricchi. 

Si tratta di diete che includono quotidianamente il consumo di prodotti di origine animale e cibi ultra-processati, cibi danneggiano l’ambiente. 

greepeace natale 2016

Il decalogo di Greenpeace per il Natale 2016

greepeace natale 2016
Nel bene e nel male attorno alle festività natalizie finiscono sempre per concentrarsi molteplici aspettative. Ci sono quelle personali per un periodo di serenità familiare o per una semplice occasione di staccare dalla routine quotidiana. Ma ci sono anche quelle commerciali con molti settori della nostra economia che proprio in questi giorni incassano una fetta importante dei propri introiti annuali. E ci sono, perché no, quelle collettive che chiamano ogni cittadino ad abbracciare nuovi e più virtuosi comportamenti con la speranza implicita che poi questi si trasferiscano al nuovo anno. In ciascuno di questi ambiti è possibile trasportare la propria sensibilità ai temi ambientali individuando comportamenti etici e sostenibili. È ciò che propone anche Greenpeace che ha presentato un ‘decalogo ecologico’ per le feste del Natale 2016 fatto di piccole e grandi attenzioni ai temi ambientali.

rinnovabili autoproduzione

Rinnovabili, la metà degli europei produrrà energia nel 2050

rinnovabili autoproduzione
Nel rapporto con l’energia la maggior parte dei cittadini europei è ancora legato al classico profilo del consumatore. Un ruolo che spesso significa non porsi grandi quesiti sulle modalità con cui è prodotta l’energia che consumiamo e limitarsi al pagamento delle immancabili bollette. L’avvento delle energie rinnovabili e dei sistemi di produzione distribuiti ha però già modificato in parte questo scenario trasformando anche i singoli in potenziali produttori. Un qualcosa che abbiamo già chiaramente visto con la diffusione dei pannelli solari per uso domestico in cui le singole unità abitative diventano in grado di produrre in tutto o in parte l’energia che consumano. Questo nuovo contesto che vede i cittadini più direttamente coinvolti nei processi di produzione dell’energia sembra destinato ad una crescita notevole nei prossimi 35 anni fino ad arrivare a garantire una parte consistente dell’intero fabbisogno europeo.

Plastica in mare

Greenpeace, plastica in mare ed alimentazione umana

Plastica in mare
Pur essendo un materiale ampiamente riciclabile e riutilizzabile, ancora oggi una parte significativa della plastica prodotta annualmente viene dispersa nell’ambiente sotto forma di rifiuti o scarti di produzione. I mari finiscono spesso per essere grani collettori di queste sostanze plastiche la cui presenza nella acque è ritenuta in crescita da molti anni. La presenza di plastica in mare, specie sotto forma di piccole particelle, fa si che questa sostanza possa facilmente entrare nella catena alimentare fino ad arrivare a prodotti che quotidianamente arrivano sulle nostre tavole. Di questo complesso ed ancora poco noto tema si occupa un recente rapporto di Greenpeace.

Artico Orso Polare

Artico in sofferenza per il riscaldamento globale

Artico Orso Polare
Equilibrio sempre più precario per l’Artico che risente in misura più intensa degli effetti del riscaldamento globale. A tornare su questo delicato argomento è un nuovo rapporto di Greenpeace denominato non a caso «What happens in the Arctic doesn’t stay in the Arctic» (Ciò che accade nell’Artico non resta confinato nell’Artico). Il documento mostra come gli effetti del cambiamento climatico siano più intensi nella regione artica causando una riduzione dei ghiacci e favorendo un ulteriore riscaldamento del mare. Questi effetti, spiega Greenpeace, non restano confinati alla regione polare ma producono effetti sull’equilibrio climatico di tutto il pianeta.

glifosato erbicida

Glifosato, l’Europa rimanda ogni decisione

glifosato erbicida
È destinata a restare ancora in sospeso la vicenda del glifosato in Europa. Sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso di questo erbicida doveva pronunciarsi in questi giorni la Commissione Europea, ma date le molte resistenze emerse da più parti ogni decisione è stata posticipata a data futura.

Agenda ambientalista e Green Act, confronto tra associazioni e governo

Prosegue il confronto tra associazioni ambientaliste e governo Renzi sull’agenda ambientalista e il Green Act annunciato da Renzi a inizio gennaio e attualmente in corso di elaborazione. L’agenda ambientalista qui menzionata è un documento di notevole valore, comprendente 55 proposte suddivise in 15 sezioni tematiche, per orientare l’Italia verso uno sviluppo maggiormente sostenibile; un documento redatto in collaborazione da 16 diverse associazioni green. Il governo terrà conto delle tante idee? Coinvolgerà le associazioni per la stesura del Green Act? Ecco le ultime notizie.

Greenpeace vs Renzi, le foto della protesta contro lo Sblocca Trivelle

Greenpeace contro il Governo Renzi e il decreto Sblocca Trivelle: l’associazione ambientalista ha occupato una piattaforma nel canale di Sicilia al largo della costa di Licata esponendo enormi striscioni che ritraggono il volto di Matteo Renzi accompagnato dallo slogan “Più trivelle per tutti” e altre frasi di protesta come “Stop fossil, go renewable”. Ecco le foto e i dettagli sull’ultima iniziativa di Greenpeace.

Pesticidi killer, Greenpeace e apicoltori contro Syngenta e Bayer

pesticidi killerPesticidi killer, Greenpeace, altre ONG e gli apicoltori contro Syngenta e Bayer: via all’azione legale in difesa del noto bando europeo contro i pesticidi killer. Le multinazionali fanno ricorso contro la decisione della Commissione Europea al fine di annullare il divieto di utilizzo ma gli ambientalisti non ci stanno a rischiare di perdere il divieto arrivato dopo tanti sforzi e richieste.