Un cimitero zero emissioni, bare ecologiche e Gps per trovare i defunti

eco cimiteroLa tomba dell’ecologia ovvero un sepolcro ecologico. Avevamo già parlato tempo fa delle soluzioni per morire ecologico in Olanda. Oggi, invece, ci spostiamo dall’altra parte del globo, a Sidney, Australia: in campo un’idea, quella di non inquinare in vita né oltre la vita. E’ così che nasce l’ecocimitero, diverso da quello che siamo abituati a vedere, oseremmo dire rivoluzionario.
Niente lapidi né pietre tombali: per registrare la posizione esatta e localizzare successivamente il defunto c’è il GPS. Le coordinate del ricordo ci verranno in aiuto nelle nostre visite e c’è chi giura, Ecologiae incluso, che questo sarà il cimitero del futuro.

Il cimitero ecologico a impatto zero è il St. Francis Field (deve il suo nome a San Francesco di Assisi), presso il cimitero di Kemps Creek nella periferia ovest di Sydney. Attualmente ha una capienza di 300 persone, 300 veri e propri ecodefunti che ridurrano la loro impronta sull’ambiente in vita come in morte. Come?

Olanda: più inquini, più paghi. Ecco il progetto del nuovo bollo auto

traffico in olanda

Quante volte, quando andiamo a pagare il bollo, abbiamo ripetuto la frase: “che furto!”. Ora in Olanda hanno deciso non di eliminarlo, ma di renderlo più giusto. In breve, è in programma un disegno di legge, da far entrare in vigore nel 2012, che prevederà una tassa proporzionale all’inquinamento.

Nel momento in cui l’automobile verrà acquistata, avendo zero chilometri, avrà un costo del bollo irrisorio, quasi nullo. Questo potrebbe essere un nuovo incentivo ad acquistare le auto, che è sempre un buon modo di rilanciare l’economia. Dal momento in cui però accenderemo per la prima volta la nostra automobile, saremo seguiti tramite gps e verranno conteggiati i chilometri effettuati.

Il cnr contro le eco-mafie: possibile la tracciabilità dell’immondizia

Uno dei maggiori business delle mafie, come abbiamo potuto vedere recentemente in Campania, è sicuramente il commercio illegale di rifiuti. Secondo l’Europol ogni anno sono 20 milioni le tonnellate di rifiuti che vengono smaltiti illegalmente, con conseguenti danni all’ambiente. Questo smaltimento comporta un giro d’affari di 22 miliardi di euro, un regalo alle eco-mafie che la giustizia non è più intenzionata a sopportare.

Per questo, tra le varie idee al vaglio della Commissione Europea per tentare di bloccare questi traffici, ce n’è anche una italiana. Più precisamente è stata “partorita” dal Cnr di Bari, e comporta la recente tecnologia del gps, in grado di monitorare lo spostamento dell’immondizia.