Secondo molti può essere il colpo definitivo al ritorno al nucleare, e mentre noi ce lo auguriamo, non possiamo fare altro che ammirare l’ambizione del Paese del Sol Levante. Il Giappone ha infatti annunciato la costruzione entro luglio prossimo del più grande parco eolico off-shore del mondo. Esso sarà composto da 143 turbine installate al largo della costa di Fukushima (non a caso), tanto in quell’area non si potrà più pescare chissà per quanti decenni. Dunque perché sprecarla?
Giappone
Giappone pronto a rilanciare i propri reattori nucleari
Il precedente governo giapponese di centro-sinistra si era schierato contro l’energia nucleare parlando di totale eliminazione dell’approvvigionamento energetico tramite tale fonte entro il 2030. Ma ora il governo è cambiato e i reattori giudicati sicuri sono pronti per essere rilanciati.
Giappone, terremoto di magnitudo 7,4, lanciata l’allerta tsunami
Alle 9.18 ora italiana e alle 17.18 locali una forte scossa di terremoto ha di nuovo colpito il Giappone: la magnitudo è di 7.4 (o 7.3, secondo altre fonti). Le autorità hanno subito lanciato l’allerta tsunami, che nel giro di una mezz’ora è già stato portato a un livello d’allerta maggiore: in questi momenti si prevede che le ondate potrebbero raggiungere anche i 2 metri d’altezza.
Giappone, il piano per uscire dal nucleare
Qualche giorno fa vi davamo l’eccezionale notizia dell’annuncio del Primo Ministro giapponese in cui si stabiliva che entro il 2040 il suo Paese sarebbe uscito completamente dal nucleare. Bisogna considerare che oggi l’energia atomica fornisce all’intero Giappone circa un terzo del fabbisogno energetico nazionale, ma dopo il disastro di Fukushima la stragrande maggioranza della popolazione ha chiesto di farne a meno. Come farà? Lo vediamo dopo il salto.
Nucleare, Giappone annuncia l’uscita definitiva entro trent’anni
La notizia era nell’aria da tempo, e dopo aver valutato i costi e gli svantaggi, alla fine il Primo Ministro giapponese è stato categorico: entro il 2040 in Giappone non ci dovrà più essere un solo watt di energia prodotto dalle centrali nucleari. E’ proprio il caso di dire che il Paese del Sol Levante è rimasto “scottato” dall’incidente di Fukushima che ha reso invivibile ed inutilizzabile un’area enorme intorno alla centrale, con un raggio di decine di chilometri. Le proteste hanno avuto effetto ed alla fine i politici hanno ceduto.
Dopo Fukushima il Giappone riparte con le rinnovabili
Prima del disastro di Fukushima le energie rinnovabili in Giappone non erano molto considerate. Quasi 18 mesi dopo sono viste come la speranza per il futuro. Ci eravamo già occupati tempo fa di una ricerca che aveva dimostrato come il Giappone avrebbe potuto ottenere tutta l’energia di cui aveva bisogno semplicemente con le rinnovabili, e senza riattivare nemmeno una centrale nucleare. Ora questo progetto sta cominciando a diventare realtà.
Nucleare, in Giappone una nuova Fukushima è possibile
Due rapporti sono stati realizzati questo mese sulla sicurezza del nucleare in Giappone. Il primo, di cui vi avevamo parlato un paio di giorni fa, aveva puntato il dito contro l’azienda che avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza della centrale di Fukushima. Quest’altro invece punta il dito anche su altre centrali e, per semplificare il concetto, ammette che c’è la possibilità che un nuovo disastro simile a quello dell’anno scorso è possibile.
Nucleare, nuova protesta anti-atomo in Giappone
E siamo a 16. Tante sono le proteste anti-nucleare realizzate in Giappone dal disastro di Fukushima del marzo dello scorso anno. Anche oggi a Tokyo sono scese in strada 170 mila persone che si sono riunite presso il parco di Yoyogi per manifestare ancora una volta la propria opposizione all’energia più pericolosa del mondo. In particolare la rivolta è legata alla decisione del Governo di riaprire alcune centrali che erano state spente per i controlli.
Il nucleare torna in Giappone, autorizzata riapertura prima centrale
Il periodo in cui il Giappone è stato nuclear-free sta per scadere. Dopo che il mese scorso era stata chiusa l’ultima centrale nucleare per i controlli susseguenti al disastro di Fukushima, il Paese asiatico è rimasto per la prima volta negli ultimi 42 anni senza nemmeno un watt prodotto dall’energia nucleare. Purtroppo però questo periodo è stato troppo breve ed ormai è quasi scaduto. Shinobu Tokioka, il sindaco di Oi, una città nella prefettura di Fukui, ha infatti autorizzato il riavvio di due reattori della locale centrale nucleare.
Nucleare, gli smartphone giapponesi rilevano le radiazioni
E’ stata talmente tanta la paura scaturita dai fatti di Fukushima (e fa paura anche adesso), che le aziende tecnologiche si sono adattate ed hanno deciso di sfruttare anche questo aspetto sociale. Per questo in Giappone se acquistate oggi uno smartphone potreste trovare una funzione che non esiste in nessun’altra parte del mondo: il rilevatore di radiazioni. Lo ha inventato la Softbank Corp, una società telefonica che ha una buona fetta di mercato in quel Paese.
Nucleare in Giappone, speranze sull’addio definitivo
Mentre vi scriviamo è in atto il processo di spegnimento dell’ultimo reattore nucleare giapponese. Dopo 42 anni il Paese nipponico vivrà i suoi primi minuti senza nemmeno un watt prodotto da una centrale atomica. Come vi riportavamo ieri, nonostante l’evento storico che senza dubbio è un punto importante in favore degli ambientalisti, la politica si sta già muovendo per fare in modo che almeno una delle altre 53 centrali spente nei mesi scorsi sia riattivata. Ma tale processo sembra più facile a dirsi che a farsi.
Nucleare, il Giappone pronto per spegnere l’ultima centrale
Come annunciato un paio di mesi fa, il Giappone vivrà alcune settimane senza nemmeno un watt prodotto da una centrale nucleare. Questo momento storico avrà il suo avvio nel prossimo weekend quando anche l’ultima centrale verrà spenta. Purtroppo però questo periodo senza nucleare non durerà molto.
Nucleare, nelle cerimonie giapponesi in migliaia dicono no all’atomo (gallery)
C’era da aspettarselo, il Giappone del dopo-Fukushima non è più lo stesso. I politici, che nel Paese del Sol Levante non erano considerati una casta ma un gruppo di persone rispettabilissime che fanno il bene dei cittadini, hanno trascorso la cerimonia barricati nel Teatro Nazionale di Tokyo. Una cerimonia chiusissima al pubblico in cui gli unici presenti erano autorità di ogni ordine e grado ed i giornalisti di tutto il mondo che avevano il compito di mostrare il dolore del potere. Insomma, l’isolazionismo al contrario quattro secoli dopo Tokugawa.
Fukushima, un anno dopo il Giappone esce dal nucleare (temporaneamente)
E’ passato un anno dal disastro nucleare di Fukushima, il secondo per danni della storia, dopo Chernobyl, ed il Giappone che troviamo oggi è molto diverso da quello di 365 giorni fa. I giapponesi del 2011 erano un popolo che si fidava ciecamente del suo Governo, delle autorità, si sentivano talmente tecnologicamente avanzati da poter sfidare la natura ed erano uno dei popoli più ricchi del pianeta. E soprattutto erano fortemente dipendenti dal nucleare. Tra un mese non ci sarà più un solo watt prodotto dalle centrali atomiche.