I pinguini imperatore marciano verso l’estinzione

Tutti ricorderanno il celebre film documentario del 2005 “La marcia dei pinguini“, in cui un magistrale Luc Jacquet raccontava con semplicità e realismo dettato dall’autenticità delle immagini,  il ciclo vitale di questi meravigliosi abitanti dei ghiacci. In Italia narrato dalla voce di Fiorello, la marcia fu un successo, una testimonianza del coraggio, dell’amore e della fratellanza che guida questa specie verso la sopravvivenza e l’unione, sfidando il freddo antartico.

Ebbene, pare che la marcia dei pinguini stavolta non sia verso la vita, ma verso la morte. I pinguini imperatore sarebbero destinati ad estinguersi prima della fine di questo secolo. E’ quanto si evince da una relazione stilata da un gruppo di ricercatori della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) e pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America.

Gli orsi polari stanno morendo di fame

Nuovo allarme per gli orsi polari, anche se in realtà la soglia di guardia degli scienziati non si è mai abbassata e i mammiferi dei ghiacci non hanno mai cessato di essere in pericolo. Stavolta a preoccupare gli esperti è la dilagante denutrizione registrata su un vasto campione di esemplari, causata dallo scioglimento dei ghiacciai in conseguenza dell’aumento delle temperature.

Le lastre di ghiaccio sempre più sottili, sempre più frammentarie e il riscaldamento delle acque che provoca una diminuzione anche nella fauna ittica, mettono a rischio l’approvvigionamento alimentare degli orsi, che risultano denutriti e provati dalla caccia infruttuosa. Pensate che il numero di orsi sottoalimentati è triplicato negli ultimi 20 anni.

I ghiacciai dell’Alaska si stanno ritirando

Parliamo spesso di scioglimento dei ghiacciai, un fenomeno dovuto al surriscaldamento globale, che mette in pericolo l’equilibrio degli ecosistemi e dell’intera terra, perchè è un processo che coinvolge da vicino oceani, formazione di uragani, surriscaldamento delle acque e lo stesso habitat di molte specie viventi.
Una recente relazione pubblicata in un libro dell’US Geological Survey, ha messo in evidenza come i ghiacciai dell’Alaska si stiano letteralmente diradando, in alcune aree addirittura sarebbero già scomparsi, come ben documentano le immagini raccolte dagli esperti.

Circa il 5 per cento dell’area dell’Alaska è coperta da ghiacciai, che sono più di 100.000, per un totale complessivo di 75.000 chilometri quadrati, una superficie superiore all’intero stato del West Virginia.
Soltanto alcune di queste immense riserve di ghiaccio stanno avanzando, ma la percentuale di quelli in ritirata è sorprendente ed allarmante e corrisponde al 99% dei ghiacciai totali. Questi dati sono stati pubblicati in un libro dal titolo Glaciers in Alaska (Ghiacciai in Alaska), scritto dal geologo Bruce Molina che fa parte del gruppo di ricerca dell’USGS.

Allarme oceani, stanno crescendo più del previsto

L’avvertimento lo stanno dando sempre più scienziati in tutto il mondo. La crescita del livello dell’acqua degli oceani era prevedibile, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, ma non in maniera così massiccia come quella che si sta verificando in questo momento.

E anche la temperatura non aiuta. Infatti anche il calore degli oceani è aumentato fino addirittura a raddoppiare negli ultimi 40 anni, mettendo a rischio centinaia di specie che rischiano l’estinzione, o per cui è già troppo tardi. A lanciare l’allarme sono i metereologi americani e australiani, che puntano il dito sul riscaldamento globale.

Aumenta la temperatura del pianeta: scioglimento dei ghiacciai

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Quello dell’ aumento globale della temperatura è un dato a dir poco controverso, e sono sempre di più gli scienziati che stanno prendendo posizione contro affermazioni che hanno spesso lo stesso valore di un oroscopo: tutto parte da un aumento di temperatura di mezzo grado misurato al suolo nell’ultimo quarto del secolo scorso. Da qui discendono tutti i discorsi sul riscaldamento del pianeta , le previsioni di terribili sconvolgimenti climatici, e i rimedi da adottare per ridurre il tasso di anidride carbonica, causa di questi disastri.