Italia e Germania, alleati per l’ambiente

Dal vertice bilaterale svoltosi ieri a Berlino tra il nostro Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo, e il Ministro dell’Ambiente tedesco Norbert Röttgen, nasce un’allenza per l’ambiente tra i due Paesi incentrata sulla convergenza su politiche europee, energie rinnovabili, cambiamenti climatici e rifiuti.

Si è discusso di come assicurare continuità alle politiche ambientali UE lavorando al 7° Programma d’Azione Ambientale, nel 2012 scadrà infatti il sesto.
Spiega la Prestigiacomo che Germania ed Italia convergono sulla necessità per la Commissione Europea di operare all’interno di un Piano Strategico che punti, secondo quanto stabilito dallo stesso Consiglio Ambiente del 20 dicembre 2010:

su una maggiore integrazione dell’ambiente nelle politiche di settore (agricoltura, pesca, trasporti, energia, industria), sullo sviluppo dell’economia verde e disarticolando il binomio crescita economica-degrado ambientale; puntare sulla promozione di eco-innovazione, ricerca, competitività; porre maggiore attenzione all’ambiente urbano e alla lotta all’inquinamento.

Uova alla diossina: CIA, prodotti italiani sono sicuri

Per quel che riguarda l’allarme sulle uova alla diossina occorre evitare nel nostro Paese gli allarmismi. Questo perché i controlli in Italia funzionano e perché quindi anche per questo i prodotti italiani sono sicuri e si deve evitare che si generi un effetto psicosi tale da danneggiare il settore agricolo.

E’ questa, in estrema sintesi, la posizione della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, sui casi, in Germania, di uova con contaminazione da diossina che, tra l’altro, hanno portato alla chiusura di numerose fattorie. Al riguardo la CIA sottolinea come grazie all’etichettatura d’origine le autorità preposte possono rintracciare le uova importate e toglierle dal mercato italiano a fronte comunque di livelli di importazione di uova dalla Germania che sono molto ridotti.

Uova alla diossina in Germania, rischi per l’Italia minimi per Fazio

Diossina, torna l’allarme. La notizia della recente chiusura di ben 4700 allevamenti animali in Germania, la maggior parte dei quali localizzati nella Bassa Sassonia, ha scatenato il panico in tutta Europa, Italia inclusa. La contaminazione delle uova, in misura esorbitante visto che si tratta di quantitativi tossici fino a 77 volte superiori al livello consentito, sarebbe dovuta all’impiego nei mangimi di residui di biodiesel, un combustibile tossico se immesso nella catena di produzione alimentare.

E sarebbero tremila le tonnellate di grassi alimentari contenenti diossina, giunte agli allevatori, tramite 25 diversi fornitori. Sotto accusa lo stabilimento di produzione Hales e Jentzsch, che si trova nello stato federale di Sleswig Holstein, nella Germania settentrionale. E’ stata aperta un’inchiesta dalla magistratura tedesca contro l’azienda, imputata di comportamento criminale.
Ed il pericolo si fa concreto non solo per i consumatori tedeschi, ma anche per i Paesi che hanno importato prodotti a base di uova ed uova contaminate.
Si è infatti già appreso che sia in Olanda che in Gran Bretagna sarebbero state distribuite sia uova che mangimi contaminati dalla diossina.

Nucleare Germania, i termini dell’accordo

Ne avevamo parlato già ieri: il governo tedesco ha accettato di prolungare la vita attiva dei suoi reattori nucleari per una media di 12 anni. Si tratta di una mossa innovativa che potrebbe essere il culmine della strategia energetica della “nazione più rinnovabile d’Europa” per i decenni a venire. Oggi però vengono alla luce anche i termini economici più nel dettaglio, e per capire meglio questa strategia non potevamo tralasciarli.

Dopo aver messo il sigillo su un accordo molto complicato tra le varie correnti politiche, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha salutato quest’iniziativa come una “rivoluzione nella fornitura di energia” che metterà la Germania in “prima linea” tra le nazioni più rispettose dell’ambiente e più efficienti al mondo.

Eurobike 2010, le novità sulle biciclette ecologiche

Eurobike 2010, la più grande esposizione europea dedicata alle biciclette, si è tenuta nella cittadina tedesca di Friedrichshafen, sulle sponde del lago di Costanza, dal 1 al 4 settembre.

Moltissime le biciclette elettriche, i prototipi e le bici innovative ed ecologiche presentate al salone internazionale. La fiera della bicicletta è un appuntamento fisso per tutti gli appassionati delle bici e del viaggiare senza inquinare, della pedalata sull’asfalto e delle città senza macchine.

Nucleare, Germania allunga la vita alle centrali

Dire che l’Italia deve fare come la Germania è superficiale, roba da bambini.

Lo ha detto ieri il ministro dell’economia Giulio Tremonti, a margine del Workshop organizzato a Cernobbio dallo studio Ambrosetti.
La dichiarazione si riferiva in generale alla politica economica e industriale del Paese della Merkel, ma noi ci auguriamo si tratti di un principio valido anche per quanto riguarda l’energia nucleare.
E’ notizia di queste ultime ore, infatti, che le centrali nucleari tedesche hanno ricevuto un prolungamento nella vita in media di altri dodici anni. Ad annunciarlo il ministro dell’Ambiente tedesco, Norbert Rottgen.

Ci sono volute dodici ore di riunione per discutere di un accordo tra gli alleati della coalizione di governo (Cdu-Fdp) capitanata dalla cancelliera Angela Merkel e alla fine si è optato per lasciare operative altre otto anni le centrali più vecchie e quattordici anni quelle la cui operatività risale a tempi più recenti.

Un muro di biciclette, succede in Germania

Le due ruote ecologiche non smetteranno mai di stupirci. Il mezzo emissioni zero non solo non inquina, ma se usato quotidianamente per spostamenti brevi, andare a fare la spesa, piuttosto che recarsi in ufficio, o per tranquille passeggiate in bicicletta, aiuta a mantenersi in forma senza sforzo e migliora notevolmente anche il nostro umore.
Ecco perché qualsiasi trovata geniale per incentivarne l’acquisto e l’utilizzo è sempre gradita. Abbiamo visto fiorire in questi ultimi anni iniziative di bike-sharing in Italia, a Torino, Bari, Roma, Milano, e comuni più piccoli che si industriavano a promuovere l’utilizzo della bicicletta compartecipando ai costi sostenuti dai cittadini per l’acquisto e potenziando le piste ciclabili per garantire una maggiore copertura e più sicurezza ai ciclisti.

Quella di cui vi parliamo oggi è un’iniziativa commerciale, messa in campo da un negoziante in Germania, per la precisione a Altlandsberg, distante 60 km, tra andata e ritorno, da Berlino. Lui è Peter Horstmann, canadese di origine, e di professione vende biciclette. Quando un suo dipendente, tempo fa, gli chiese cosa farne delle quaranta biciclette che i clienti avevano lasciato al negozio, rispose: Appendile al muro.

Rinnovabili, Germania punta al 100% entro il 2050

centrale solare germania

La Germania è già leader mondiale nel settore dell’energia solare, ma questo è solo l’inizio, almeno stando agli annunci di questi giorni. Mentre l’Italia cerca sempre di sottrarsi agli obiettivi sull’energia rinnovabile, puntando molto più sul nucleare che sulle energie pulite, alcuni scienziati hanno già dimostrato che il Paese di Angela Merkel potrebbe produrre il 100% della sua elettricità da fonti rinnovabili entro il 2050.

Dopo l’annuncio, l’Agenzia per l’ambiente del Paese tedesco ha colto la palla al balzo e ha deciso che sarà questo l’obiettivo da raggiungere entro quella data. L’idea nasce prima di tutto come uno stimolo per gli altri Paesi i quali, vedendo gli obiettivi sull’energia pulita della Germania, potrebbero seguire lo stesso esempio.

La Germania dà il buon esempio: obiettivo di riduzione delle emissioni del 40% al 2020

eolico in germania

Alcune nazioni stanno già facendo retromarcia sulle politiche riguardanti i gas ad effetto serra e sugli impegni di riduzione a seguito del congresso di Copenaghen, ma non la Germania. Secondo la Reuters, il sesto più grande emettitore mondiale di carbonio ha intenzione di mantenere il suo obiettivo di riduzione delle emissioni del 40% entro il 2020, indipendentemente da ciò che faranno le altre nazioni.

Inizialmente la Germania aveva un obiettivo del 30% entro il 2020, ma lo ha elevato, sperando che insieme all’impegno dell’Unione Europea del 20% minimo, che potrebbe aumentare al 30% se le altre nazioni offriranno tagli sostanziali, potrebbe aumentare le probabilità di ottenere un forte accordo globale nei prossimi colloqui sul clima, nonostante i precedenti sforzi non abbiano prodotto alcun risultato concreto.

Germania: ideato metodo per allarmare la popolazione in caso di catastrofe naturale

germania

In passato, alcune sirene cittadine erano state installate in Germania per avvertire la popolazione delle alluvioni, dei grandi incendi o degli incidenti chimici. Oggi, tuttavia, non esiste più un tale sistema di allarme, in quanto la maggior parte delle sirene sono state smantellate dopo la fine della guerra fredda. I ricercatori del Fraunhofer Institute per l’analisi delle tendenze tecnologiche INT di Euskirchen desiderano che la popolazione fosse messa in guardia dai clacson delle auto.

Nella città di Batman, Gotham City, un gigantesco proiettore proietta il Bat-segnale in cielo, in caso di catastrofe per lanciare l’allarme alla popolazione ed avvisare che arriva il supereroe. In Germania, una fitta rete di sirene potrebbe essere utilizzata per le nuove catastrofi del ventunesimo secolo in maniera molto simile. Nel mese di gennaio, i ricercatori dell’INT hanno richiesto un brevetto per una tecnologia che permette ai clacson delle auto parcheggiate di essere attivati in caso di catastrofe. La tecnologia si basa sul sistema di emergenza eCall, che sarà presente sulle nuove auto a partire dal settembre 2010.

Parte la corsa allo stoccaggio di Co2 e alle centrali a carbone pulito

Sembrava dovesse trattarsi solo di fantascienza, ed invece sta diventando realtà. La future centrali a carbone pulito stanno per essere effettivamente realizzate. Dopo mesi di polemiche, esperimenti ed ipotesi, i primi due Paesi ad iniziare la corsa in questa direzione sono Germania ed Australia, che hanno, nella giornata di ieri, annunciato di voler far partire i primi esperimenti.

Per partire con la spiegazione di come funzioneranno, bisogna prima di tutto cominciare con il chiarire, una volta per tutte, cosa significa centrale a carbone pulito. A differenza di quanto accennato dai nostri politici sottovoce, in quando non capiscono nulla di nuove tecnologie energetiche, non esiste alcun carbone pulito. Il carbone che si utilizza oggi e che si utilizzerà domani per produrre energia elettrica sarà lo stesso identico carbone che si usava anche 100 anni fa.

La centrale a carbone pulito significa che ha un sistema di recupero della CO2, la sostanza che viene rilasciata dopo la combustione del carbone, in maniera da non farla disperdere nell’ambiente e non aumentare l’inquinamento. Una volta recuperata la CO2, bisogna immagazzinarla da qualche parte in cui non possa far danni, e qui sono cominciate le polemiche sul come e dove farlo.

Eolico, in Italia il 37% in più nel 2008

Eolico alla riscossa, persino in Italia. L’energia del vento ha visto un bell’aumento – decisamente insperato – nel Bel Paese durante il 2008:  è passata da 2.726 megawatt di potenza

Dalla Germania arriva la luce via sms

Ridurre il consumo di elettricità a vantaggio del portafoglio dei cittadini, sempre più vuoto a causa della crisi economica e della salute dell’ambiente, sempre più inquinato. E’ questo il principale obiettivo del curioso progetto realizzato a Lemgo, un paese del Nord della Germania. Qui sono i cittadini a scegliere se e quando accendere i lampioni di una determinata via grazie all’uso del comune cellulare. L’idea è di Dieter Grote, un cittadino di Lemgo, che, con il supporto del Comune, ha ideato un innovativo sistema che consente agli abitanti del paese di accendere le illuminazioni stradali attreverso l’invio di un semplice sms dal proprio cellulare. L’sms, dal costo di 50 centesimi di euro, viene inoltrato ad un computer centrale che provvede ad accendere i lampioni della strada indicata per circa 15 minuti, il tempo utile a percorrere la via desiderata.