Dopo il divieto dei fuochi d’artificio in gran parte delle regioni d’Italia a causa , non solo della pericolosità di alcuni botti, ma anche delle polveri sottili e dello smog che in diverse città del Nord non tendono a diminuire, arriva un’istantanea della qualità dell’aria del cielo di Capodanno. A monitorare i livelli di inquinamento provocati dai botti di fine anno sono le centraline dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che in tempo reale registrano la presenza di particelle, metalli e molto altro, presenti nell’aria.
fuochi d’artificio
La Turchia mette al bando i fuochi d’artificio per salvare le tartarughe marine
Soprattutto durante i mesi estivi, il suono dei fuochi d’artificio è parte della colonna sonora della sera in Turchia, dove i fuochi pirotecnici sono spesso utilizzati per celebrare matrimoni, vittorie e cerimonie ufficiali. Ma un comune sulla costa del paese del Mediterraneo ha posto un divieto su tali manifestazioni, dicendo che quest’usanza può fatalmente spaventare le tartarughe marine, già in pericolo per la loro sopravvivenza.
Questa settimana, il comune Kızılot nel distretto di Antalya, ha annunciato che intende vietare i fuochi d’artificio durante la stagione estiva, quando le tartarughe marine Caretta caretta nascono e sono visibili lungo i sette chilometri di spiaggia segnalati dall’Anatolia News Agency. Ma grosse limitazioni saranno imposte anche dalla fine di marzo ai primi di giugno, quando la stagione della nidificazione si sviluppa, fino a raggiungere il suo picco nei mesi di giugno e luglio, a seconda della spiaggia di nidificazione. Altre limitazioni riguarderanno molte zone turistiche in merito alle luci degli hotel e altre illuminazioni artificiali perché possono portarle fuori strada.
Ma i fuochi d’artificio sono ecologici?
Sono da poco terminati i festeggiamenti per capodanno, quando milioni di tonnellate di fuochi d’artificio sono state sparate in segno di augurio. Ma probabilmente per l’ambiente non c’è molto da festeggiare. Julie Heckman, direttore esecutivo della American Pyrotechnics Association, stima che 18.000 fuochi d’artificio vengono sparati, in tutti gli Stati Uniti, nel solo giorno del 4 luglio. Il totale per Capodanno è probabilmente simile, con l’unica differenza che questo non avviene più solo negli Usa, ma in tutto il mondo.
Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza dei fuochi d’artificio, gli Stati Uniti hanno consumato circa 123 milioni di chilogrammi di fuochi d’artificio nel 2006, di cui solo 9,5% erano “legali”. I restanti botti sono venduti in bancarelle lungo la strada ed utilizzati per celebrare eventi privati. I fuochi d’artificio sono azionati da polvere nera (polvere da sparo aka). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono creati. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto. A differenza della benzina, la polvere nera contiene già un ossidante in modo che i risultati della combustione siano meno CO2 rispetto al peso iniziale della sostanza.