Anche se negli ultimi anni l’inquinamento mondiale è mediamente diminuito, ancora sono troppi i decessi che sono direttamente collegabili a questo fenomeno. Lo affermano gli esperti dell’NRDC che hanno redatto un rapporto disarmante: in tutto il mondo ogni anno muoiono 3,2 milioni di persone a causa dell’aria irrespirabile. Gli effetti più evidenti si hanno nelle città dove la fuliggine ed il particolato sono dei killer sempre più diffusi.
fuliggine
Inquinamento, ridurre la fuliggine potrebbe tagliare di mezzo grado il riscaldamento globale
Altro che CO2. La principale causa del riscaldamento globale potrebbe essere la fuliggine. Un nuovo rapporto dell’UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) evidenzia che sempre più ricerche mostrano come questo sia un fattore trascurato ma che incide molto. Chiamata anche nerofumo o black carbon, questa sostanza viene emessa dalla combustione di combustibili fossili, nei processi industriali e con la combustione di legno e altre biomasse, specialmente nelle cucine delle nazioni più povere.
La fuliggine non scalda solo l’aria, ma quando cade sui ghiacciai ne accelera la fusione. La buona notizia è che non è presente in grandi quantità nell’atmosfera ed i modi per fermarla sono molto meno complessi rispetto alla riduzione dell’anidride carbonica, metano e altri gas ad effetto serra. E, come osserva la relazione, gli effetti del taglio della fuliggine potrebbe essere enormi.
Turismo spaziale, la nuova frontiera dell’inquinamento
Se pensavate di aver visto tutti i possibili modi di inquinare l’ambiente, è arrivato il momento di ricredersi. I tentativi di diverse compagnie di avviare un programma di turismo spaziale creeranno, secondo un nuovo studio, una quantità di agenti inquinanti, primo fra tutti la fuliggine emessa dai razzi, tanto da incidere fortemente sul cambiamento climatico globale nei prossimi decenni.
I ricercatori della The Aerospace Corporation di El Segundo, in California, hanno notato che una rapida crescita del mercato del turismo spaziale suborbitale potrebbe svilupparsi nel corso del prossimo decennio, ed hanno esaminato l’impatto sul clima delle emissioni di biossido di carbonio e fuliggine dei circa 1.000 voli suborbitali a razzo che si stima possano partire in un anno. Il numero è approssimativo ed è quello pubblicizzato durante le recenti campagne di promozione del turismo spaziale.
Il 90% della fusione dell’Himalaya è dovuta a fuliggine e aerosol
Abbiamo segnalato diverse volte diversi studi che puntano il dito contro l’aerosol, una componente tra le più importanti per quanto riguarda i cambiamenti climatici, e la fuliggine, dato che il nerofumo accelera lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya. Ora, alcune nuove ricerche dal Lawrence Berkeley National Laboratory quantificano questa preoccupazione, dimostrando che finora eravamo stati anche fin troppo ottimisti.
Surabi Menon ha spiegato a Space Daily:
Le nostre simulazioni hanno mostrato che i gas a effetto serra da soli non sono abbastanza per essere responsabili dello scioglimento delle nevi. La maggior parte dei cambiamenti nella neve e nel ghiaccio – circa il 90% di essa – è dovuta all’aerosol. La fuliggine da sola contribuisce almeno al 30% di questa somma.
L’articolo prosegue spiegando che la fuliggine può dare un contributo ancora più grande (forse fino a quattro volte superiore, dice Menon) perché le scorte di dati utilizzati nelle simulazioni hanno dato diverse misurazioni a seconda delle diverse stazioni in India. Sfortunatamente però, questi dati misurati non sono tanto completi da poter essere incorporati in questi particolari modelli climatici.
I ghiacciai in Tibet si stanno sciogliendo e potrebbe sparirne una grossa parte entro il 2050
Della fuliggine nera depositata sui ghiacciai del Tibet ha contribuito in modo significativo alla ritirata di una delle più grandi masse di ghiaccio polare al mondo, secondo la nuova ricerca dagli scienziati della NASA e dell’Accademia Cinese delle Scienze. La fuliggine assorbe la radiazione solare in entrata ed è in grado di velocizzare la fusione glaciale, quando si deposita sulla neve in quantità sufficienti.
Le temperature sull’altopiano tibetano, a volte chiamato “terzo polo della Terra”, si sono scaldate di 0,3 ° C per decennio negli ultimi 30 anni, circa il doppio del tasso dell’aumento della temperatura globale. La ricerca sul campo suggerisce che l’influenza del riscaldamento dei ghiacciai del Tibet potrebbe rivaleggiare con quella dei gas ad effetto serra.
I ghiacciai del Tibet si stanno ritirando ad un ritmo allarmante. La fuliggine nera è probabilmente responsabile della metà dei scioglimento dei ghiacci, ed i gas ad effetto serra sono responsabili per il resto
ha detto James Hansen, coautore dello studio e direttore del NASA’s Goddard Institute for Space Studies (GISS), a New York City.
Non solo CO2, nei trattati internazionali si sottovalutano gli effetti di altri agenti inquinanti
Come se ottenere un trattato globale sul clima non fosse già abbastanza difficile, Stacy Jackson, ricercatore della University of California di Berkeley, dice che dobbiamo cominciare a pianificare il futuro per un vertice che affronti specificamente a breve e medio termine le componenti del riscaldamento globale che fino ad ora sono state un po’ “tralasciate” come la fuliggine, l’ozono, e il metano.
Dal momento che queste sostanze provocano fino a metà del riscaldamento osservato nel periodo di tempo in cui permangono nell’atmosfera (dalle poche settimane della fuliggine, a qualche decennio per il metano), sarebbe prudente effettuare un’azione forte per mitigare i loro effetti, e non solo quelli della CO2 e di poche altre sostanze inquinanti prese in esame.
Edifici grigi addio! Cambiamenti climatici e carburanti verdi coloreranno le città di muschio e licheni
Il colore dei palazzi di numerose metropoli e città del mondo è destinato a cambiare da un grigio cupo e spento a toni più accesi, come il verde, il giallo, l’arancione. Sembra, infatti, che l’era delle stufe a carbone e dei carburanti ricchi in solfati stia per lasciare il posto ad un nuovo green time, fatto di serbatoi più ecologici e meno inquinanti e che questa scelta possa avere ripercussioni profonde sull’aspetto cromatico delle nostre città.
Ma a spodestare il grigiore dai vecchi edifici saranno anche i cambiamenti climatici in atto: le piogge più frequenti laveranno via letteralmente la fuliggine accumulata sulle facciate delle costruzioni antiche, mentre le temperature più alte favoriranno la crescita di muschi e licheni negli angoli e nelle crepe dei muri, dando un tocco di verde qua e là.
Queste previsioni sono il frutto di un recente studio condotto dai ricercatori Peter Brimblecombe e Carlotta Grossi dell’università dell’East Anglia e pubblicato sulla rivista Science of the total environmental.
Emissioni: sotto accusa le grandi navi da carico

Sono gli allarmanti risultati di un recente studio condotto dagli scienziati del NOOA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e dai ricercatori della University of Colorado e pubblicato dalla rivista Geophysical Research Letters.
In realtà, le enormi imbarcazioni adibite al trasporto delle merci da una parte all’altra del mondo, inquinano eccome.
La fuliggine responsabile di danni alla salute e dei mutamenti climatici
Nuovo filtro diesel ecosolidale in lavorazione a Dresda
