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Nucleare, gli smartphone giapponesi rilevano le radiazioni

nucleare smartphone giapponesi radiazioniE’ stata talmente tanta la paura scaturita dai fatti di Fukushima (e fa paura anche adesso), che le aziende tecnologiche si sono adattate ed hanno deciso di sfruttare anche questo aspetto sociale. Per questo in Giappone se acquistate oggi uno smartphone potreste trovare una funzione che non esiste in nessun’altra parte del mondo: il rilevatore di radiazioni. Lo ha inventato la Softbank Corp, una società telefonica che ha una buona fetta di mercato in quel Paese.

Fukushima, nuovo incidente e fuoriuscita di acqua radioattiva

Ormai è una maledizione: Fukushima vive un’altra giornata di Passione. Ed essendo sotto Pasqua non può essere più azzeccata. Lo ha annunciato la stessa Tepco, ma anche se l’incidente è capitato sempre alla stessa centrale nucleare, la natura dei problemi è ben diversa. Questa volta a preoccupare è una conduttura che collega l’impianto di desalinizzazione con cui viene raffreddata la centrale al serbatoio di stoccaggio.

Nucleare, nelle cerimonie giapponesi in migliaia dicono no all’atomo (gallery)

C’era da aspettarselo, il Giappone del dopo-Fukushima non è più lo stesso. I politici, che nel Paese del Sol Levante non erano considerati una casta ma un gruppo di persone rispettabilissime che fanno il bene dei cittadini, hanno trascorso la cerimonia barricati nel Teatro Nazionale di Tokyo. Una cerimonia chiusissima al pubblico in cui gli unici presenti erano autorità di ogni ordine e grado ed i giornalisti di tutto il mondo che avevano il compito di mostrare il dolore del potere. Insomma, l’isolazionismo al contrario quattro secoli dopo Tokugawa.

Nucleare, un anno dopo Fukushima 50 Paesi continuano con il loro programma

Dopo Chernobyl molti Paesi hanno pensato che fosse il caso di lasciar perdere con il nucleare. Qualche anno dopo però quasi tutti quelli industrializzati avevano almeno una propria centrale in casa. Quasi trent’anni dopo in Giappone abbiamo avuto il bis, con la centrale di Fukushima che ha messo letteralmente in ginocchio l’economia nipponica, la terza al mondo. Anche in questo caso abbiamo avuto la stessa reazione, e cioè all’inizio decidere di abbandonare il nucleare, ma passata la paura sembra non sia cambiato molto.

Fukushima, un anno dopo il Giappone esce dal nucleare (temporaneamente)

E’ passato un anno dal disastro nucleare di Fukushima, il secondo per danni della storia, dopo Chernobyl, ed il Giappone che troviamo oggi è molto diverso da quello di 365 giorni fa. I giapponesi del 2011 erano un popolo che si fidava ciecamente del suo Governo, delle autorità, si sentivano talmente tecnologicamente avanzati da poter sfidare la natura ed erano uno dei popoli più ricchi del pianeta. E soprattutto erano fortemente dipendenti dal nucleare. Tra un mese non ci sarà più un solo watt prodotto dalle centrali atomiche.

Fukushima dopo tsunami, recuperati il 5% dei rifiuti

A circa un anno dal sisma che ha devastato parte del Giappone e causato l’incidente nucleare di Fukushima, si contano ancora i danni e si raccolgono (poco o quasi nulla) dei rifiuti. E’ stimato che solo il 5% dei detriti dovuti al sisma siano stati recuperati, inceneriti o smaltiti. A dare la notizia è lo stesso ministro dell’Ambiente giapponese, Goshi Hosono, che chiede un maggior sostegno da parte dei governi locali per arginare il problema.

Giappone senza energia nucleare (temporaneamente)

Vivere senza il nucleare si può, anche se sei una nazione fortemente dipendente da questa fonte energetica. La dimostrazione è il Giappone che ancora non è uscito dal tunnel di Fukushima e che sta ora effettuando gli stress test su tutte le centrali nucleari del Paese. In questo momento in cui scriviamo, su 54 reattori in tutto il territorio nazionale, ne sono attivi appena 2, ed entro un paio di mesi anche quei due verranno spenti.

Fukushima: il Giappone tenta di “resettare” l’area intorno alla centrale

Sono passati oltre 25 anni dal disastro nucleare peggiore della storia, quello di Chernobyl, ed ancora l’area intorno alla centrale ucraina è inabitabile. Questo è dovuto alla precauzione presa dall’allora Governo sovietico che rese off-limits le terre per diversi chilometri intorno alla centrale, le quali sono state abbandonate fino ad oggi, e chissà per quanto ancora. Visto che il Giappone non ha così tanto spazio però, il Governo nipponico ha deciso di bonificare l’area intorno a Fukushima per non doversi ritrovare tra 30 anni con un deserto.

Fukushima: “Raggiunto arresto a freddo ed emissioni radioattive”

I reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno raggiunto condizioni di arresto a freddo. Possiamo dire che la situazione è stabile

Parole rassicuranti quelle pronunciate stamattina dal premier giapponese Noda che decreta chiusa la questione Fukushima con l’arresto a freddo e una nuova fase di riassetto della centrale nucleare danneggiata dallo tsunami del marzo scorso. Non tutti però si sentono al sicuro dall’affermazione di stamane, in primo luogo perché la Tepco (Tokyo Electric Power Company) non può misurare effettivamente le temperature del combustibile fuso nei reattori danneggiate, così come può farlo per quelli funzionanti e poi perché centrali nucleari sicure non esistono.

Fukushima, cesio radioattivo nel latte in polvere per neonati

E’ stata la stessa azienda produttrice del latte in polvere per neonati, la Meiji Holdings, a dare l’allarme per la contaminazione dei suoi prodotti. Un video, passato sulla tv di Stato giapponese da ieri mattina, ha informato sulla positività del test al cesio radioattivo per alcuni campioni di latte in polvere, inferiore rispetto al limite imposto dalla legge, ma comunque presente nell’alimento. La società ha subito ritirato le confezioni vendute, offrendo uno scambio gratuito ai clienti, ma la paura rimane.

Fukushima: presentatore mangiò verdure contaminate, ora ha la leucemia

L’operazione rassicurazione in Giappone ha fallito di nuovo. Otsuka Norikazu, famoso presentatore televisivo giapponese, è salito agli onori della cronaca internazionale pochi mesi fa perché, nel panico generale che si stava creando attorno al problema della centrale nucleare di Fukushima, cercò di tranquillizzare gli spettatori, mangiando delle verdure raccolte proprio nell’area vicino al disastro. Ora ha la leucemia.

Fukushima: a rischio una nuova fissione

Credevamo di esserci liberati dell’incubo Fukushima, a quasi 8 mesi dal disastro che ha fatto diventare un’intera regione un deserto, ed invece ecco spuntare un nuovo problema: il reattore 2 ha mostrato segni di fissione. Cosa significa? Che se non si interviene subito potrebbe esserci un’esplosione.

Tonnellate di rifiuti minacciano la West Coast e le Hawaii, il dopo Fukushima

Cominciano a vedersi i primi danni del dopo Fukushima. Questa volta non si tratta, per fortuna, di ulteriori vittime o di alimenti o oggetti contaminati dalle radiazioni ma di rifiuti, tonnellate di rifiuti che si stanno riversando sulla West Coast e nelle splendide spiagge delle Hawaii. Nel giro di pochi mesi arriverranno lungo le coste degli USA circa 20 milioni di tonnellate di rifiuti tra relitti di barche, frigoriferi, pezzi di abitazioni, milioni di frammenti di detriti che dalle coste del Giappone viaggiano noncuranti verso gli Stati Uniti.