frutta scomparsa cambiamenti climatici

Ecologia, il 75% della varietà di frutta in Italia è andata persa

frutta scomparsa cambiamenti climaticiIl 75% delle varietà di frutta in Italia è andato perduto nell’ultimo secolo. A lanciare l’allarme è la FAO nel convegno “Frutti del passato per un futuro sostenibile” svoltosi a Roma, nel ministero delle Politiche Agricole e Forestali in collaborazione con l’Ispra. L’indagine denuncia la scomparsa tra le tante di varietà di albicocco, ciliegio, pesco, pero, mandorlo e susino.

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Il mondo rischia di rimanere senza frutta, la previsione di Greenpeace

mondo senza frutta greenpeaceLa gran parte della frutta del mondo potrebbe un giorno sparire. A presentare oggi questo scioccante scanario è Greenpeace, l’associazione ambientalista che, tra le tante sue battaglie, oggi ci spiega l’importanza delle api. Non che sia una novità, è ben noto sin dalle scuole elementari che questi insetti fanno letteralmente “girare il mondo” grazie alla loro funzione impollinatrice. Ma il fatto che il loro numero si stia assottigliando sempre di più ogni anno che passa sembra essere alla base della crisi alimentare mondiale. Ed anche per quella futura.

spesa giugno

Frutta e verdura di stagione a giugno

spesa giugnoEccoci con il consueto appuntamento di inizio mese: cosa mettiamo nel carrello a giugno? Tanta buona frutta e verdura perché con la bella stagione aumentano i colori e i sapori della natura e, tra macedonie di frutta e verdure grigliate c’è solo l’imbarazzo della scelta! Da giugno si assiste ad un trionfo di colori e di sapori per la frutta e la verdura. Va bene mettere nel carrello in questo mese: mirtilli e lamponi, frutti di bosco e fragoline, fragole, albicocche, fichi, pesche, prugne, susine e ciliegie.

Frutta e verdura di stagione, cose acquistare a Novembre

Sugli scaffali dei supermercati non troverete solo frutta e verdura di stagione, ma per acquistare prodotti saporiti e a basso costo, bisogna essere informati su quali sono gli acquisti mese per mese. Novembre è il mese delle verdure e degli agrumi. Ecco qualche consiglio per acquistare prodotti freschi e di stagione, e anche per cimentarsi nell’arte della coltivazione.

Frutta e verdura di stagione a settembre

Frutta e verdura di stagione: cosa comprare a settembre per essere sicuri di non portare in tavola ortaggi fuori da un calendario che si dica rispettoso dei tempi della natura? Anche se ormai troviamo di tutto e tutto l’anno, per avere la garanzia di consumare cibi freschi ed in questo caso tardo-estivi, pre-autunnali, bisogna conoscere non solo cosa ma anche quando metterlo nel carrello. La nostra eco-bussola per la spesa di settembre deve orientarsi  sulla scelta delle ultime verdure estive ancora disponibili ma per poche settimane soltanto e sulla frutta che matura in questo periodo dell’anno, non solo per operare una scelta orientata all’alimentazione sostenibile ma anche per risparmiare, il che non guasta, e per  acquistare prodotti ortofrutticoli di qualità e locali. Vediamo nello specifico quali sono.

Allarme caldo, al bioparco gli animali si difendono come possono

Il caldo di questi giorni è davvero insopportabile per noi esseri umani, figuriamoci per degli animali con pelo e pelliccia, abituati a difendersi anche dalle temperature polari invernali. Per questo al bioparco di Roma i gestori e i veterinari hanno deciso di alleviare le loro sofferenze con dei metodi naturali che potrebbero interessare anche noi. Alla base di tutto c’è l’alimentazione ma, perché no, ogni tanto anche gli animali si possono portare al mare.

Come evitare gli sprechi di frutta e verdura

A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di comprare frutta e verdura fresca in grandi quantità in estate, per rifornirsi di minerali e vitamine e fare il pieno di acqua, e doverne gettare via gran parte perché il caldo torrido l’aveva ridotta in poltiglia?

Nei mesi estivi, aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione è fondamentale per rimanere idratati e proteggersi dal colpo di calore e dalla disidratazione. Si tratta di alimenti genuini e semplici che non appesantiscono pur garantendo un apporto nutritivo equilibrato. Ma come evitare che vadano a male per via del caldo ed arginare gli sprechi? Ho rispolverato alcuni consigli della Coldiretti, sempreverdi e sempre utili a riguardo, visto che i primi caldi si fanno già sentire. Vediamoli.

Frutta e verdura di stagione, cosa comprare a gennaio

Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. Se le feste vi hanno lasciato come regalo sgradito qualche chilo in più e/o tossine in eccesso, niente di meglio che purificare l’organismo con una dieta che privilegi frutta e verdura. Ovviamente locali e di stagione.

A gennaio, per quanto riguarda verdure e ortaggi, continua la stagione felice degli spinaci, via libera anche ai broccoli, alla bietola da costa, a cavolfiori, carciofi e cavoli. E ancora ai finocchi, alle erbette, ai porri ed al tartufo nero.
Semaforo verde anche per barbabietole, cardi, carote, catalogna, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cicoria, cicorino, crauti. Reperibili inoltre lattuga, indivia, radicchio rosso, rape, scorzobianca e scorzonera, topinambur, valerianella e zucca.

Frutta e verdura, il vademecum della Coldiretti contro gli sprechi

caldo conservare frutta e verduraUn frutto su quattro d’estate finisce nel cassonetto. E’ il dato diffuso dalla Coldiretti ed è ancora più allarmante se pensiamo al fatto che nei mesi estivi si acquista e si consuma ancora più frutta e verdura del solito.

Il caldo afoso, ce lo ricordano da più parti, si combatte a tavola aumentando gli alimenti ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, utili per reintegrare i liquidi persi dall’organismo con la sudorazione eccessiva. Inutile però correre dal fruttivendolo e svaligiare il bancone presi dalla foga dell’acquisto salutistico. Le insidie e gli sprechi sono infatti in agguato e sono dovute soprattutto ai problemi di conservazione, con una perdita di prodotti stimata dalla Coldiretti al 25%, tra produzione, commercio e consumo, dovuta proprio all’eccessiva maturazione.

Greenpeace, “salvate le foreste del Congo”

Greenpeace lancia un nuovo allarme per la protezione delle foreste del Congo. Non è poco il quantitativo gestito e modificato dalle aziende che di questo si occupano, e il problema sembra non trovare soluzione, come segnalato più volte dall’associazione. Il governo del Congo confermerà 65 concessioni, (e i 10 milioni di ettari di foresta cui fanno riferimento non sono pochi). Una cifra, quella prevista, che va ben oltre, dunque, i 4,4 milioni di ettari cui si sarebbero dovute limitare le concessioni secondo le promesse fatte fino ad ora dalle autorità.

Industria vs Ambiente. Il punto è proprio questo: il mercato che spinge e schiaccia, e la tutela di persone e luoghi. Realtà verso utopia, praticamente. Molte imprese forestali, infatti, dato il rischio di cancellazione dei contratti, hanno presentato una serie di ricorsi. Le aziende non ci stanno, ma, per una volta, le cifre “legali” si sono rivelate dalla parte dell’ambiente: solo 19 ricorsi su 87 sono stati accolti.

Fruttarismo:uno stile di vita in armonia con l’ambiente. Impariamo a conoscerlo.

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Nella società dei fast food dei take away e del mangiare fuori casa c’è ancora chi riesce a restarne fuori scegliendo di mangiare solamente frutta rigorosamente cruda. Sono i cosiddetti fruttariani la cui dieta consiste esclusivamente in frutta cruda e semi. Secondo l’ideologia del fruttarismo, l’uomo deve compiere un viaggio a ritroso nel tempo e tornare all’alimentazione delle origini composta di sola frutta.

La frutta è, quindi, per i fruttariani, un alimento completo in grado di nutrire l’organismo in modo equilibrato. Essa, inoltre è considerata un cibo sensuale e magico in grado di deliziare i sensi con il suo gusto, il suo odore e i suoi colori. Lo stile di vita fruttariano esclude il consumo dei cibi cotti considerati non salutari per l’uomo e nocivi per l’ambiente, causa di squilibri nutrizionali e di malattie, degli sbalzi d’umore e della perdita di bellezza e vitalità.

Investimenti nelle rinnovabili per 50 miliardi di euro

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Dallo studio promosso da AGICI Finanza d’Impresa, sotto la guida di Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi, arrivano i dati relativi agli investimenti dei principali gruppi elettrici europei e italiani, nel periodo che va dal 2008 al 2015. Lo studio riguarda tutti i maggiori player europei (Atel, Centrica, Edf, EdP, Enel, E.On, Iberdrola, Rwe, Statkraft, Suez e Gdf considerati sia singolarmente che post fusione, Vattenfall, Verdbund, A2A, Acea, Edison, Erg, Iride, Sorgenia). Con uno sforzo finanziario di oltre 50 miliardi di euro e un tasso di crescita al 285%, i 14 gruppi europei considerati porteranno la loro capacità produttiva da rinnovabili da 13 mila megawatt nel 2007 a 50 mila megawatt nel 2015 (escludendo l’idroelettrico tradizionale).