Pericolosa accelerata nella distruzione della foresta amazzonica

Frantumati, carbonizzati, o nella maggior parte dei casi, tagliati. Così appaiono ettari ed ettari di terreno nella foresta amazzonica (o forse sarebbe meglio chiamarla ex foresta amazzonica) brasiliana. I nuovi territori dedicati al pascolo vedono decine di animali d’allevamento prendere il posto degli alberi. Quegli animali che alzano la testa e vedono in lontananza gli ultimi superstiti dei tronchi di legno di una vegetazione una volta fitta, che molto presto non ci sarà più.

Queste terribili scene sono sempre più presenti in molte zone del Brasile, in cui si sta facendo spazio ai ranch bovini in espansione a causa dell’incremento della domanda di carne sul mercato brasiliano, uccidendo letteralmente uno dei polmoni della Terra per meri fini economici.

Gisele Bundchen si spoglia per salvare la foresta brasiliana

La super-topmodel brasiliana Gisele Bundchen conosciuta più per il suo flirt con Leonardo Di Caprio che per le sue sfilate, ha deciso di seguire la moda che vuole tutte le star impegnate in qualche campagna in favore dell’ambiente, e lo fa a modo suo, puntando sulla sua bellezza.

Il prossimo anno infatti potremo vederla su tutti i muri con un nuovo calendario, ma non uno dei tanti, che serve solo per farsi pubblicità, ma per una buona causa: salvare la foresta brasiliana dal disboscamento che sta subendo in questi anni da parte di aziende senza scrupoli.

Dall’Amazzonia dipende il nostro futuro

L’Amazzonia è qualcosa di più di un ecosistema, di una grande foresta, di un immenso paese da proteggere: l’Amazzonia è il nostro futuro. Questo l’appello-monito di Greenpeace per il più grande polmone verde della Terra. Solo poco più di un quinto delle foreste originarie del pianeta è rimasto preservato, di quelle che restano almeno la metà è seriamente minacciata dalle attività minerarie ed agricole dell’uomo, ma soprattutto dallo sfruttamento ai fini dell’estrazione commerciale del legname.

Con i suoi 370 milioni di ettari l’Amazzonia brasiliana rappresenta la più grande estensione al mondo di foresta primaria, un terzo delle foreste totali di tutto il pianeta. Le multinazionali del legname oggi stanno mettendo a repentaglio l’integrità di questo patrimonio naturale. Dopo aver devastato le risorse forestali del Sud Est asiatico e dell’Africa Centrale, le grandi compagnie del legname asiatiche, nordamericane ed europee si stanno ora spostando sull’Amazzonia brasiliana.
Si tratta di compagnie che hanno una pessima fama per i loro abusi sociali ed ambientali.