Robin Hood in difesa dei Parchi italiani nella clip Una freccia per la foresta

Robin Hood scaglia una freccia per la foresta nella videoclip realizzata dalla Universal Pictures Italia in collaborazione con Parks.it, il portale dei parchi italiani, e la Cooperativa L’Arca.

Un breve ma suggestivo filmato volto a promuovere la difesa delle aree naturali protette presenti sul nostro territorio, lanciato sul web in occasione dell’uscita in DVD e Blu-ray del Robin Hood diretto da Ridley Scott. E per una campagna a difesa del patrimonio boschivo non si poteva scegliere testimonial migliore del leggendario arciere della foresta di Sherwood, l’eroe della contea di Nottinghamshire che ruba ai ricchi per dare ai poveri.

Penan, è di nuovo protesta

I Penan sono cacciatori-raccoglitori. Un popolo che non si arrende, e che scende per l’ennesima volta, pacificamente, per le strade. Perché devono affrontare una nuova emergenza, ed è per questo che devono lasciare i loro villaggi, nelle foreste del Sarawak, la regione malese del Borneo, e scendere in strada.

Qui la notizia. Perché le strade portano troppo spesso nella vita di questi indigeni motoseghe, bulldozer, e lo stupro della foresta che è la loro casa.

Una politica economica contro la deforestazione: il disegno di legge Lieberman-Warner

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Nei Paesi poveri e sottosviluppati si fa del denaro, abbattendo le foreste. Questi Paesi potrebbero essere pagati per non tagliare i loro alberi? Sembrerebbe di si, a quanto emerge dalla nuova politica economica americana volta a bloccare i cambiamenti climatici, guadagnandoci. Per la serie agire eco è giusto, ma se ci si guadagna pure è anche meglio, ecco emergere nuove prospettive economiche salva foreste.

E’ risaputo che le piante funzionano come dei veri e propri pozzi di assorbimento del carbonio, che altrimenti si libererebbe tutto nell’atmosfera.
Nel 1997, i firmatari del protocollo di Kyoto, aggiunsero una piccola clausola: gli “inquinanti” avrebbero potuto controbilanciare la produzione di gas serra, piantando nuove foreste. Questo includeva anche la possibilità per alcune grandi corporazioni di compensare le emissioni prodotte in un Paese, piantando alberi in un altro.
E se creare nuove foreste è un beneficio, non lo sarebbe ancora di più preservare quelle esistenti?