Fiume Lambro, nuovo sversamento nella notte di mercoledì

Cinque mesi fa nel fiume Lambro, in Lombardia, vennero sversati 600 mila litri di petrolio. La lezione sulla mancanza di sicurezza delle cisterne non pare sia servita visto che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso è stato registrato un altro sversamento. Stavolta la quantità di petrolio perduta è stata inferiore perché i volontari delle guardie ecologiche e la polizia sono intervenuti in pochissimo tempo ed hanno limitato i danni, ma intanto l’allarme resta.

Non era ancora stato smaltito tutto il disastro provocato dallo sversamento del condotto della Lombarda Petroli che all’interno del Parco di Monza, all’altezza del ponte di viale Cavriga, sono state notate delle macchie oleose. I sommozzatori sono subito intervenuti ed hanno montato due barriere oleoassorbenti e circa quindici cuscinetti per contenere gli olii industriali, che sono riusciti nell’impresa di bloccare le perdite in pochi minuti.

Robert Kennedy III salverà il fiume Lambro dagli effetti della marea nera italiana

disastro fiume lambro

So bene cosa rappresenti il Lambro per i milanesi e la regione in cui abitano e ho deciso di vigilare finché non sarà pulito.

Con queste parole Robert Kennedy III, pronipote di John Kennedy, il 35esimo presidente degli Stati Uniti, ucciso a Dallas nel 1963, si assurge a protettore del fiume lombardo, tributario di sinistra del Po, lungo circa 150 chilometri. In un’intervista a Gente, in edicola da domani, l’erede della famiglia più famosa d’America spiega agli italiani le motivazioni di questo nobile gesto, prima tra tutte il suo impegno come ambasciatore di Waterkeeper. Si tratta di un’associazione no profit che si occupa della tutela dei corsi d’acqua di tutto il mondo e che ha scelto proprio il Lambro come primo fiume europeo da tutelare, in virtù del disastro ambientale avvenuto nella notte tra il 22 ed il 23 febbraio scorso.