Nel Wordl Allergy & Asma Congress 2013, in corso a Milano dal 22 al 26 giugno si sono svolti degli incontri sul tema delle allergie nella programmazione fetale e su come i fattori ambientali influenzano il bambino prima della nascita. dai recenti studi è emerso che i rischi allergici sono programmati nei periodi di sviluppo del sistema immunitario già nella formazione intrauterina. Attualmente 1/4 dei bambini in età scolare in Europa soffre per una malattia allergica alimentare o respiratoria, dovute in parte all’inquinamento e alle peggiori qualità della vita che le nostre cottà offrono.
fattori ambientali
Inquinamento, è boom di allergie a Milano e Palermo
Muffe, fumo domestico, smog, questi i principali fattori di rischio ambientali additati dagli esperti come causa del boom di allergie che si registra nelle grandi città. A Palermo il dato raccolto dalle ultime rilevazioni finanziate dall’ARPA Sicilia è a dir poco preoccupante: un ragazzo su quattro soffre di rinite allergica e congiuntivite, un terzo lamenta allergie.
Stando a quanto riportato dall’indagine epidemiologica condotta dall’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-Cnr), ai fattori ambientali si deve fino al 41% delle patologie respiratorie. L’analisi è stata effettuata su un campione di 2.150 studenti palermitani di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, e pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica Pediatric Allergy and Immunology.
Inquinamento e tumori: l’Aiom annuncia documento che ne attesta il legame
Non c’è bisogno di fare allarmismi, ma nemmeno di sottovalutare il problema. E’ questo il succo delle anticipazioni che l’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha annunciato prima della pubblicazione del suo ultimo documento che certamente diventerà un punto di riferimento nel dibattito sul legame tra tumori e inquinamento.
I dati sono a volte contrastanti (dipende molto da chi finanzia la ricerca), e la querelle tra chi dice che l’inquinamento, specie quello dei rifiuti, provochi tumori, e chi invece lo nega, continua ormai da anni. Ciò che per certo si può dire in questo momento è che litigare sulla questione dei rifiuti è, almeno adesso, inutile. Non ci sono dati sufficienti per supportare l’una o l’altra tesi, e quindi è controproducente affermare che provochino il cancro oppure no.