Oggi, 8 marzo 2014, è la festa della donna. Per l’occasione vogliamo ricordare i nomi e le storie di 10 eroine che, seppur sconosciute ai più, si battono contro la povertà e la fame nel mondo, 10 donne importanti, in un settore o nell’altro, in un modo o nell’altro, per il nostro pianeta.
fame nel mondo
Ambiente, una ricerca contro il consumo di carne afferma che è uno spreco di calorie
Se gli Stati Uniti smettessero di allevare bovini potrebbero nutrire tre volte tanto il numero di persone che sfamano ora
Questo in sintesi il succo di una ricerca condotta dall’Università del Minnesota contro il consumo di carne nel mondo. Le calorie assunte da una persona che mangia carne bovina, equivalgono ad appena il 10% di quelle acquisite dall’animale dal suo nutrimento con prodotti agricoli. Questo significa che dall’allevamento al consumo di carne si perde il 41% delle calorie. Quindi se non si mangiasse carne bovina si potrebbero sfamare tre volte tanto il numero di persone che oggi consumano carne.
Legambiente, dossier Italia a tavola 2012
Verrà presentato domani il IX rapporto di Legambiente e del Movimento Difesa del Cittadino Italia a tavola 2012, il dossier sulla sicurezza alimentare. Dopo analisi e studi effettuati da accreditati enti di ricerca, potremo scoprire cosa arriva nei nostri piatti, dalle contraffazioni alle sofisticazioni che “colpiscono al cuore la cucina italiana”. L’appuntamento è per tutti a Roma, nella Sala Parlamentino del Ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise 6, alle ore 10.00.
Fao, fermare la fame nel mondo per un futuro sostenibile
La Fao torna a sottolineare l’urgenza di fermare la fame nel mondo per porre le basi per un futuro sostenibile: il tema è al centro del suo ultimo rapporto, preparato per il meeting ambientale di Rio+20 e intitolato “‘Verso il futuro che vogliamo: fermare la fame e attivare la transizione verso sistemi agricoli e di cibo sostenibili”. Considerato anche l’incremento demografico che ci attende nei prossimi 40 anni, migliorare la governance alimentare, sostiene la Fao, è un passo fondamentale per costruire un futuro equo e sostenibile.
World Food Day, sabato 16 ottobre Giornata Mondiale dell’alimentazione (video)
Oggi è la Giornata mondiale dell’alimentazione, organizzata dall’Onu e dal FairFood International che incoraggia la sostenibilità nel settore alimentare, contribuendo alla lotta contro la povertà e la fame nel mondo. Quella di quest’anno è la trentunesima edizione della manifestazione e, grazie allo sviluppo del web, l’organizzazione ha scelto di utilizzare una nuova forma di media sociale per promuoverla: un internet-film.
FairFood International ha creato un sito web dove ognuno può filmare sé stesso mentre mangia. Il film poi viene rallentato e riportato indietro. Questo escamotage, secondo loro, funzionerà perché
ci pone di fronte alla domanda: da dove proviene il nostro cibo?
Fame e sicurezza alimentare, in attesa della 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione
A pochi giorni dalla 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre 2010, si è riunito nella sede della Fao a Roma il Comitato per la sicurezza alimentare. I temi da affrontare sono molti, a cominciare dall’aumento del costo del cibo a livello internazionale che riduce fortemente l’accesso ai prodotti alimentari nei Paesi più poveri; e dal land grabbing, ossia la svendita delle terre ai privati con il conseguente impoverimento dei piccoli produttori agricoli.
Il Comitato che deciderà le strategie da applicare per lo sviluppo delle politiche alimentari nei Paesi del terzo mondo è composto da Ong, Organizzazioni della società civile, membri delle Nazioni Unite, e soggetti privati provenienti da 35 Paesi, tutti insieme per combattere contro la fame nel mondo, come recita lo slogan della 30^ Giornata mondiale, Uniti contro la fame
Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.
Fame nel mondo, rapporto Fao: in diminuzione affamati, ma bisogna investire nell’agricoltura
Gli affamati nel mondo sono in diminuzione: scendono da 1 miliardo e 300 milioni fatto registrare nel 2009 ai 925 milioni di oggi. Sono i dati esposti oggi a Roma,
Sviluppo sostenibile, nasce nuovo organismo Onu
L’ONU ha istituito un nuovo organismo per lo sviluppo sostenibile per risolvere in modo concreto la povertà e la fame nel Mondo. Si tratta del Panel on global sustainability, un ente predisposto alla crescita delle popolazioni disagiate e alla tutela dell’ambiente.
Il concetto di sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta nel 1987 dal rapporto Brundtland della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (WCED), così chiamato dal nome della presidente di quell’anno. Come si legge nel testo dello Our Common Future,
Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
Biocarburanti, allarme fame in Africa per furto coltivazioni alimentari
Del paradosso dell’ecologia, i biocarburanti di prima generazione, abbiamo discusso di frequente sulle pagine di Ecologiae. Oggi torniamo a parlarne in virtù dell’allarme lanciato da un nuovo rapporto diffuso dall’associazione ambientalista Friends of the Earth. Nella relazione, intitolata Africa, up for grabs, si parla di un vero e proprio furto di terreni destinati alle coltivazioni alimentari, sottratti, spesso illecitamente, da produttori europei per piantare colture destinate alla produzione di biocarburanti.
La conseguenza principale di questa appropriazione indebita, attuata senza consultare adeguatamente le comunità locali, aggrava la già drammatica crisi negli approvvigionamenti di risorse alimentari nei Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati. Il risultato è la fame. Ma le aziende europee sotto accusa, imputate di affamare il Terzo Mondo, sottraendo terreno fertile alle colture alimentari, non ci stanno e si difendono affermando che i terreni destinati alla coltivazione di risorse primarie per i biocarburanti in realtà sono quelli non adatti alle colture alimentari.
Insetti per combattere la fame nel Mondo
Si è svolto in questi giorni un importante convegno presso il Royal Entomological Society di Londra, la società inglese fondata nel 1883 per la diffusione e la divulgazione di informazioni tra gli entomologi e per lo studio degli insetti.
I ricercatori hanno proposto di far fronte ai problemi di alimentazione nel Mondo e alla crescente domanda di cibo, attraverso una dieta a base di…insetti. L’ipotesi è stata accolta non senza interesse dalla Fao.
La fame nel mondo continua ad aumentare, le nuove cause sono siccità, crisi economica e inondazioni
Nel 2009, la popolazione di persone malnutrita si calcola sia superiore ad un miliardo per la prima volta in base alle nuove stime pubblicate dalla FAO. È difficile immaginare 1 miliardo di persone, e per questo si tende a sottovalutare tale dato. Il più recente aumento registrato dalla FAO non è la conseguenza della scarsa raccolta di cibo a livello mondiale, ma è dovuto in larga parte alla crisi economica mondiale che ha portato ad abbassare ulteriormente il reddito delle famiglie e ad incrementare la disoccupazione.
Il secondo problema che riguarda la sicurezza alimentare è la desertificazione, le inondazioni, l’adattamento delle comunità alla tecnologia moderna, la stagionalità delle colture alimentari e le corrispondenti scarsità dei raccolti. Ma c’entra anche la qualità dell’alimentazione, che vede un incremento di mancanza di ferro, con conseguente anemia, e tabù che inibiscono le persone a mangiare cibi che sono ancora disponibili (ad esempio le mucche in India).
Un riso due volte più produttivo sconfiggerà la fame nel mondo
Uno dei temi più caldi che stimola l’ingegno di scienziati e cervelli di tutto il mondo è l’individuazione di soluzioni concrete e valide all’annoso problema della fame nel mondo. Migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, muoiono ogni giorno nelle aree sottosviluppate della Terra per malattie legate alla malnutrizione, o peggio, si spengono letteralmente di fame e di stenti.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Alberta ha trovato il modo di raddoppiare la produzione dalle colture di riso, in alcuni dei Paesi pià poveri del mondo, facilitando in tal modo l’approvvigionamento alimentare delle popolazioni in difficoltà.
Girolamo Bernier, un dottorando del Department of Agricultural, Food and Nutritional Science ha identificato un gruppo di geni del riso che consentono un rendimento fino al 100 per cento in più anche in gravi condizioni di siccità.
Piante geneticamente modificate per risolvere la fame nel mondo
Uno dei problemi principali alla base della grave crisi alimentare nei Paesi sottosviluppati e in via di sviluppo è rappresentato dalla scarsa quantità d’acqua che mette a rischio le coltivazioni
Mangiare tartine di cimici, fagottini di termiti e bruchi fritti la soluzione alla fame nel mondo?

E’ quanto dicono ricercatori americani dell’università statale dell’Ohio, criticando lo snobbismo occidentale nei confronti di ragni, cavallette e altri prelibati insetti.
Sull’argomento interviene anche la Fao, che in questi giorni sta cercando una soluzione alla crisi alimentare nel corso del vertice di Roma:
Ci vorrà del tempo, è solo una questione di abitudine.