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Ecologia, dal vento energia pulita per tutto il Pianeta

eolicoDal vento potrebbe arrivare la risposta al fabbisogno energetico di tutto il Pianeta. A dare la sorprendente notizia è Kate Marvel una ricercatrice californiana del Lawrence Livermore National Laboratory. Secondo il suo studio l’energia generata sulla superficie terrestre sarebbe pari a circa 400 terawatt, mentre in alta quota le correnti a getto e i venti producono un’energia pari a circa 1.800 TW, Il fabbisogno energetico della popolazione terrestre è di circa 18 TW, ciò vuol dire che utilizzando la sola forza del vento si potrebbe produrre molta più energia di quella realmente necessaria al fabbisogno energetico di “tutto il Pianeta”.

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Eolico, le turbine atmosferiche soddisferanno il 100% del fabbisogno mondiale

eolico turbine atmosferiche fabbisogno mondialeL’energia eolica è attualmente una delle principali fonti con le quali molti Paesi mirano a soddisfare il loro fabbisogno energetico. E’ presente in quasi tutte le nazioni del mondo e molte di queste, come per esempio la Scozia ed altre insulari, puntano su di lei per mirare al 100% di energia pulita. Una nuova invenzione però potrebbe rendere l’energia eolica talmente efficiente da soddisfare il fabbisogno energetico non di una nazione soltanto, ma dell’intero pianeta.

Ambiente, bioenergie per contrastare le emissioni di CO2

Il bisogno energetico mondiale andrà sempre più aumentando e causerà una crescita delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030. A lanciare l’allarme è l’Agenzia Internazionale dell’Energia che ha stimato un aumento di oltre il 50% del fabbisogno energetico nel prossimi vent’anni. L’impiego più massiccio dell’energia, prodotta per l’80% dai combustibili fossili, farà registrate un aumento esponenziale delle emissioni inquinanti contro ogni previsione. Inutili gli attuali tentativi di riduzione di CO2 e il raggiungimento degli obiettivi assunti dal G20 di Cannes se non cambieranno i piani energetici e non si punterà sulle bioenergie.

Energia: mondo al 100% rinnovabili? E’ possibile entro il 2050 e vi spieghiamo come

Recentemente molti Paesi, a causa delle crisi del petrolio e del nucleare, stanno pensando di soddisfare il proprio fabbisogno energetico nazionale attraverso le rinnovabili. Eppure la frase che si sente ripetere spesso è che le rinnovabili non sono in grado di coprire il 100% del fabbisogno energetico di un Paese. Questo è in parte vero, ma solo per oggi. Se guardiamo la questione più a lungo termine cambia tutto.

Una società di consulenza energetica internazionale, la Ecofys, ha prodotto un rapporto dettagliato su come possiamo soddisfare quasi il 100% del fabbisogno mondiale di energia con fonti rinnovabili entro il 2050. Circa la metà dell’obiettivo verrebbe raggiunto tramite una maggiore efficienza energetica per ridurre la domanda di energia; l’altra metà si ottiene con il passaggio a fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Vediamo come.

L’eolico può fornire un quinto dell’elettricità negli Stati Uniti orientali. In Italia anche di più

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L’energia eolica è scarsa ed inaffidabile? Niente affatto. Questa è spesso la tesi che portano i detrattori di tale tecnologia, i quali non sanno effettivamente quale potenziale il vento, e la tecnologia moderna, sono in grado di esprimere. L’energia eolica potrebbe fornire, da sola, il 20% dell’energia elettrica per la metà orientale degli Stati Uniti entro il 2024, ma solo se la nazione facesse un notevole investimento finanziario, secondo il rapporto del nuovo Governo. Si tratta di fornire un quinto dell’energia tramite vento, e considerate le potenzialità della tecnologia fotovoltaica, si potrebbe arrivare in quegli anni a garantire oltre la metà del fabbisogno energetico tramite le rinnovabili.

Circa 90 miliardi di dollari saranno necessari per l’installazione di una rete di terra e di mare basata sulle turbine eoliche, e circa 22.000 chilometri di nuove linee elettriche, secondo lo studio pubblicato dal U.S. Energy Department’s National Renewable Energy Laboratory, il Dipartimento per l’Energia Rinnovabile degli Stati Uniti.

Il mondo senza petrolio raccontato da Dario Fo

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Inutile negarlo: il petrolio non è una fonte inesauribile. Prima o poi le riserve dell’oro nero finiranno e la nostra vita cambierà inesorabilmente. Secondo il celebre drammaturgo Dario Fo, il vertiginoso aumento del prezzo del petrolio è legato alla scarsità delle risorse del greggio.
Nel libro L’apocalisse rimandata- ovvero benvenuta catastrofe! (ed. Guanda, 15,00 euro), Fo immagina cosà ci accadrà quando il petrolio sarà realmente finito.

A cosa siete disposti a rinunciare per ridurre gli sprechi energetici?

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Il Festival dell’energia svoltosi a Lecce lo scorso maggio, ha riscosso consensi oltre ogni previsione, aprendo la riflessione ed il dibattito su temi scottanti come il risparmio energetico, le energie alternative, il nucleare e gli investimenti sul rinnovabile.

Il maggior risultato ottenuto è stato quello di avvicinare problemi di così ampia portata come il fabbisogno energetico alla gente comune, allo scopo di far comprendere come ogni piccolo gesto quotidiano dei singoli faccia la differenza nella risoluzione di gravi e vaste problematiche ambientali.
Ma l’intento era duplice: far conoscere alla gente e voler conoscere la gente, le abitudini, i consumi energetici, il livello di conoscenza degli aspetti più scientifici del rinnovabile, le idee, la coscienza civica.
Un obiettivo raggiunto, tra l’altro, attraverso la somministrazione di sondaggi.
L’ultimo dei quali riguarda un argomento che ci sta molto a cuore: il risparmio energetico.
E’ stato chiesto ai cittadini a cosa fossero disposti a rinunciare per evitare gli sprechi di energia.

Italia: ritorno al nucleare? Tutte le cose da tenere bene a mente.

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In Italia, si torna a parlare di nucleare dopo le dichiarazioni del Ministro Scajola circa la costruzione, nel nostro paese, di centrali nucleari di nuova generazione. Il nuovo governo Berlusconi auspica un ritorno al nucleare per fronteggiare la debolezza strutturale di cui è affetto l’approvvigionamento energetico dell’Italia che è costretta ad acquistare all’estero l’energia di cui necessita. In seguito al referendum popolare del 1987, l’Italia ha chiuso le sue centrali nucleari e, ad oggi, è uno dei pochi paesi a non possedere il nucleare.

Vi sono nel mondo, attualmente, secondo International Atomic Energy Agency, 439 reattori nucleari funzionanti e 34 sono ancora in fase di costruzione. L’energia generata da questi reattori è pari al 17% della produzione mondiale di elettricità, ed il maggior produttore di energia da nucleare sono gli USA con i loro 104 reattori. Nell’Unione europea 15 dei 27 Stai membri hanno impianti nucleari, tra questi la Francia è il paese che ne ha di più (59 più uno, quello di Flamanville, in costruzione).