Incidente nucleare in Francia, “Nessun pericolo per la popolazione”

E’ rientrato l‘allarme per l’esplosione di una fornace nell’impianto di trattamento delle scorie nucleari di Marcoule, nella Francia meridionale. Dopo cinque ore di allerta, la morte di un uomo e il ferimento di quattro persone, l’incendio è stato domato dai vigili del fuoco. Rassicura l’Autorità per la sicurezza nucleare francese

L’incidente non richiede interventi di protezione per la popolazione.

Incidente nucleare in Francia, ci sono rischi per l’Italia?

La notizia di un’esplosione avvenuta in queste ore nell’impianto nucleare di Marcoule, in Francia, ha scatenato immediate preoccupazioni per il rischio di fughe radioattive che interessino in qualche modo l’Italia visto che il sito in cui è avvenuto l’incidente è localizzato nel Sud del Paese, nell’area della Languedoc-Roussillon, vicino al Mar Mediterraneo. Finora il bilancio accertato è di almeno un morto e quattro feriti, uno pare versi in condizioni disperate. Non trapelano molte informazioni dalle autorità per la sicurezza nucleare. Per quanto riguarda le dinamiche e l’entità dell’incidente si sa che si tratta dell’esplosione di un forno, un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi.

Esplosione in un impianto nucleare in Francia

Si è verificata un’esplosione in un impianto nucleare in Francia. Riporta la notizia il Guardian citando come fonti le autorità locali e l’Autorità per la Sicurezza Nucleare francese. Si tratta dell’impianto di Marcoule, localizzato nella regione meridionale del Paese, l’area della Languedoc-Roussillon, vicino al Mar Mediterraneo.

In Cina esplodono i cocomeri, troppi additivi chimici?

In Cina esplodono i cocomeri. Non è una bufala: la notizia, riportata dall’agenzia Nuova Cina e ripresa in Italia dall’Ansa, in Inghilterra dal Guardian, è purtroppo vera. Lo strano fenomeno degli scoppi delle angurie è imputabile ad un altrettanto inspiegabile mistero non naturale stavolta ma tutto umano: la fretta di veder crescere i prodotti ortofrutticoli, senza alcun rispetto per il ciclo naturale, la stagionalità, le caratteristiche biologiche e territoriali.

Laddove sole, acqua e stagioni sono troppo lente per un mercato ansioso di produrre e cestinare alla velocità della luce, intervengono gli additivi chimici più aggressivi, usati in quantità talmente astronomiche da esplodere e vanificare il raccolto che sarà anche venuto su in fretta ma poi è esploso e che se ne faranno ora di una megafrittata di angurie?

Centrale Giappone: Wikileaks rivela che l’Aiea avvisava del rischio esplosioni già 3 anni fa

Un funzionario della Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) avvisò nel dicembre 2008 che le norme di sicurezza presenti nelle centrali giapponesi avrebbero potuto rappresentare un “problema serio” in casi di forti terremoti. A rivelarlo è un cablogramma pubblicato da Wikileaks nei giorni scorsi, in cui si rende evidente che il Governo nipponico era già da tempo a conoscenza di tali rischi.

Il Governo giapponese si è sempre impegnato a potenziare la sicurezza in tutte le sue centrali nucleari, ma ora ci si chiede se abbia davvero fatto abbastanza, o se abbia qualche responsabilità. Anche se ha risposto alle segnalazioni con la costruzione di un centro di emergenza proprio nello stabilimento di Fukushima (quello distrutto dallo tsunami), questo era in grado di resistere ad una magnitudo di 7.0. Il devastante terremoto di venerdì scorso ha registrato una magnitudo di 9.0.

Rischi nucleari in caso di terremoto, io non sono favorevole e tu?

Fuga radioattiva nella centrale di Fukushima in Giappone, a seguito del violento terremoto di magnitudo 8.9 che ieri ha squassato il Nord-Est del Paese, scatenando un devastante tsunami sulle coste del Pacifico. La gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori si è polverizzata a seguito di una violenta esplosione verificatasi durante le scosse di assestamento, il tetto del reattore è crollato. L’impianto di raffreddamento ha forti problemi di tenuta.

Un’area di 20 km intorno alla centrale nucleare è stata evacuata, 45 mila i residenti sfollati. Le autorità giapponesi invitano la popolazione a barricarsi in casa, chiudendo le finestre. Per proteggersi contro le radiazioni, gli esperti hanno invitato gli abitanti a coprirsi naso e bocca con asciugamani bagnati, a lavarsi le mani appena rientrati a casa e ad evitare di consumare verdure, acqua del rubinetto e cibi freschi per scongiurare potenziali rischi prima che siano compiuti tutti gli accertamenti del caso. Cosa può scatenarsi quando esplode un reattore?