Eni, i progetti di sostenibilità in Angola

Eni è fortemente presente in Angola con progetti di sostenibilità importanti, che si articolano su fronti molto diversi tra loro. Tra questi l’accesso alla energia e all’acqua, lo sviluppo socio-economico, la salute, l’educazione e l’ambiente. Ed è proprio tenendo al centro dell’attenzione queste importanti variabili che Eni lavora ogni giorno con serietà e dedizione, con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore sostenibilità.

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Biodiesel Eni Diesel Plus Ecofining

Biodiesel, Eni Diesel + riduce consumi ed emissioni

Biodiesel Eni Diesel Plus Ecofining
Da alcuni giorni l’italiana Eni ha iniziato la commercializzazione di un nuovo carburante denominato Eni Diesel + e caratterizzato dal 15% di componente rinnovabile. Questo prodotto ha ridestato anche in Italia l’attenzione attorno ai biocarburanti grazie ad una serie di innovazioni che hanno permesso di aumentare la componente biologica rispetto al biodiesel tradizionale senza ereditarne le limitazioni tecniche.

Greenpeace vs Renzi, le foto della protesta contro lo Sblocca Trivelle

Greenpeace contro il Governo Renzi e il decreto Sblocca Trivelle: l’associazione ambientalista ha occupato una piattaforma nel canale di Sicilia al largo della costa di Licata esponendo enormi striscioni che ritraggono il volto di Matteo Renzi accompagnato dallo slogan “Più trivelle per tutti” e altre frasi di protesta come “Stop fossil, go renewable”. Ecco le foto e i dettagli sull’ultima iniziativa di Greenpeace.

Taranto oltre Ilva, l’Eni potenzia la raffineria aumentando l’inquinamento

taranto ilva eni raffineria inquinamentoCome sanno bene i cittadini, a Taranto non c’è solo l’Ilva, e in questi giorni è giunta la notizie che l’Eni potenzierà la raffineria di Taranto aumentando anche le emissioni inquinanti, come ammesso dalla stessa azienda. Il comune si era detto contrario al potenziamento, ma il parere dell’ente locale ha avuto poco peso: con Governo e Regione Puglia favorevoli, il progetto Tempra Rossa per l’ampliamento dello stabilimento tarantino è stato approvato.

Ambiente, al via bonifica petrolio da oleodotto Eni in Basilicata

Da diverso tempo la stampa e i media avevano parlato dell’inquinamento da petrolio nelle acque della Basilicata, ma oggi la notizia è più allarmante: da sabato scorso dal pozzetto HV 519 dell’oleodotto Eni di Metaponto che serve il tratto Viggiano-Taranto sono tracimate decine di metri cubi di olio. La località Pizzica-bivio Giulianello è quella più colpita anche se, rassicura la compagnia petrolifera “non ci sono danni alle falde acquifere”; ma gli enti locali e i Verdi si dicono preoccupati e chiedono maggiori spiegazioni.

Un green data center Eni a Pavia

Occupa 44 mila metri quadri il data center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, messo in cantiere dall’Eni, inaugurato ieri alla presenza di Marcello Raimondi, assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti.
Nato da un progetto interamente italiano, elaborerà dati, secondo quanto garantiscono gli ideatori, consumando 1/3 in meno rispetto agli altri data center oggi disponibili.
L’impianto, alimentato da turbogas a metano e che dovrebbe essere ultimato entro la fine dell’anno, va ad unificare tutti i centri di elaborazioni attuali della compagnia e secondo le stime fornite dai gestori dovrebbe garantire un risparmio annuo di emissioni di CO2 pari a circa 335 mila tonnellate.

L’Eni mira ad un progetto che distruggerà il Congo

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Che cosa si ottiene quando si combinano la distruzione della foresta pluviale, sabbie bituminose, e piantagioni di palma da olio tutto in un progetto? Avete indovinato, un incubo ambientale. Questa tempesta perfetta di cattive perturbazioni climatiche può essere ritrovata nei piani della società petrolifera italiana Eni per lo sviluppo di catrame e di palma da olio nel bacino del Congo, uno dei luoghi più ricchi di biodiversità sulla Terra.

Questa sarebbe la prima esplorazione per sabbie di catrame in Africa in una delle piantagioni più grandi di olio di palma, che producono l’olio usato in migliaia di prodotti per la casa, dai detergenti alle Pringles. L’amministratore delegato della società, Paolo Scaroni, ha recentemente esortato le Nazioni Unite al Forum di New York ad intraprendere un’azione forte sul cambiamento climatico. Ma mentre i colloqui di Scaroni andavano avanti, la sua società stava investendo in alcuni dei progetti che contribuiranno a peggiorare il clima.

Enel: “Costruiremo 4 centrali nucleari in pochi anni”

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Al discorso dell’altro giorno di Scajola sono seguiti subito gli applausi delle grandi industrie energivore del paese, Enel su tutte, che ha subito colto la palla al balzo per avviare grandi progetti. Nei prossimi giorni, Fulvio Conti, amministratore delegato dell’azienda, presenterà al Governo il piano per la costruzione di 4 (forse anche 5) centrali nucleari entro il 2020.

L’idea di iniziare i lavori entro il 2013, espressa ieri dal Ministro dello Sviluppo Economico, non era avventata, anzi anche troppo pessimistica, secondo i calcoli dell’Enel perchè, a detta loro, ci vogliono 2 anni per cambiare la legge e due per l’iter delle autorizzazioni. Quindi entro il 2012 (massimo 2013 in caso di imprevisti) le costruzioni potrebbero essere avviate.