Energia pulita: arrivano i pannelli solari biodegradabili

Vivere ecologico significa usare le energie rinnovabili come il sole. Vivere ecologico significa anche utilizzare materiali biodegradabili per non creare grandi quantità di rifiuti. Quando poi queste due opportunità convergono nello stesso oggetto, questo sì che significherebbe mettere davvero l’ecologia al primo posto nella propria vita.

L’invenzione arriva come al solito dagli Stati Uniti, e più precisamente dalla dottoressa Diane Hinkens, neolaureata all’Università del South Dakota, che è riuscita a risolvere il “problema” dell’inquinamento creato dallo smaltimento dei pannelli solari dismessi, costruiti con il silicone usualmente, inventando un materiale biodegradabile capace di accumulare energia solare.

Lo spazio diventa fonte di energia solare

Preoccupati perchè vorreste mettere i pannelli solari, ma verso casa vostra il sole batte poco? Fate pressione sul vostro comune per installare impianti solari, ma la risposta che ricevete è che da voi piove sempre e il sole non c’è mai? Nessun problema, adesso l’energia solare la si può prendere direttamente dalla fonte, e cioè dallo spazio.

Un ex scienziato della NASA, stanco della pensione, è riuscito ad utilizzare le onde radio per trasmettere energia solare dallo spazio per 148 km tra due isole hawaiane, dimostrazione che è possibile prendere energia solare dall’esterno della Terra, in maniera tale da fornire anche il nostro pianeta.

Una macchina per creare il ghiaccio ad energia solare

Creare ghiaccio dal sole: sembra un’impresa impossibile eppure c’è chi, nuovo Archimede, è riuscito nello straordinario intento.
Si tratta di un gruppo di ingegnosi studenti della San Jose State University che hanno messo a punto una macchina capace di produrre ghiaccio dalla luce solare, grazie allo sfruttamento di una semplice reazione chimica, senza alcun genere di elettricità.

Questa straordinaria invenzione dovrebbe risultare utile in casi di emergenza ed è stata progettata proprio per fronteggiare fenomeni come calamità naturali, fabbisogno idrico nei campi profughi e fini umanitari come il miglioramento delle condizioni igieniche e l’apporto di acqua per l’agricoltura nei Paesi in via di sviluppo. Ma cerchiamo di capire insieme come funziona la tecnologia di questo particolare macchinario.

Graphene: la tecnologia che raddoppierà l’efficienza delle rinnovabili

Uno degli argomenti spesso portati contro le energie rinnovabili è che esse hanno scarsa capacità di fornire energia. Un grande impianto spesso non supera il 50% (nel migliore dei casi) del fabbisogno di una casa media. Da oggi però anche questa argomentazione potrebbe essere smentita.

Ingegneri e scienziati dell’Università di Austin (Texas) hanno fatto un grande passo avanti sull’uso di una struttura di atomi chiamata “Graphene“, che sarebbe una nuova base di carbonio che serve ad immagazzinare elettricità in dispositivi ultracapaci, in maniera tale da raddoppiare le prestazioni dei collettori delle energie rinnovabili, sole e vento in testa.

Rabi Rashmi Abasan: il primo complesso residenziale in India alimentato ad energia solare

 

In India, a causa della rapida industrializzazione e dell’incremento demografico, la domanda di energia elettrica è cresciuta notevolmente. Secondo i dati della Planning Commission l’India, per far fronte alla maggiore richiesta energetica, dovrà produrre, entro il 2030, almeno 700 mila MW di energia in più. Il governo indiano sta cercando di rispondere a questa necessita attraverso l’impiego di fonti di energia rinnovabili, istituendo anche un apposito ministero: Ministry of Non-Conventional Energy Sources.

 

Nell’ottica dello sfruttamento delle energie rinnovabili si inserisce perfettamente il Rabi Rashmi Abasan, il primo complesso residenziale in India alimentato completamente ad energia solare. La struttura, costruita dalla West Bengal Renewable Energy Development Agency (WBREDA) e da Bengal DCL, è situata a New Town in Calcutta e rappresenta un notevole passo avanti nell’utilizzo di energia alternativa.

Catturare l’energia solare direttamente dallo spazio

Come abbiamo più volte ripetuto, quello dell’energia solare rappresenta un settore in continua evoluzione. Il costante aumento del prezzo dei carburanti, poi, ha dato il via, ultimamente, a tutta una serie di innovazioni per limitare il più possibile la dipendenza dal petrolio e dai suoi derivati.

Una di queste idee consiste nel catturare l’energia del sole direttamente dallo spazio. Pravna Mehta, coordinatore delle operazioni in India per lo Space Island Group, per risolvere la carenza di elettricità in India ha pensato di catturare l’energia del sole attraverso appositi satelliti.

La finestra che produce elettricità concentrando l’energia solare

Negli ultimi anni l’energia solare ha compiuto passi da gigante soprattutto per quel che concerne le tecnologie ad essa collegate. Pannelli solari più potenti, tegole e nastri fotovoltaici sono tutte innovazioni in grado di fruttare al meglio l’energia del sole. In questa direzione si colloca l’ultima tecnologia ideata da alcuni scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Si tratta di una finestra in grado di produrre energia attraverso l’utilizzo di un concentratore solare. I concentratori solari, di norma, funzionano catturando la luce del sole da una vasta area e concentrandola in una più piccola. In particolare, la finestra sviluppata dal MIT concentra la luce solare lungo i suoi margini.