Solare: al via progetto per centrale più grande degli Usa, darà elettricità a 80 mila case

La General Electric, tra la più grandi aziende energetiche al mondo, ha fatto la sua fortuna con il passaggio dalle vecchie fonti combustibili agli investimenti nelle turbine eoliche. Sembra ora che il comparto rinnovabili gli abbia fatto guadagnare così tanto da voler allargare questo campo, puntando anche sull’energia solare. In particolare l’elemento principale della loro strategia riguarderà un nuovo impianto di pannelli solari a film sottile che è stato annunciato pochi giorni fa.

La posizione della centrale verrà resa nota entro tre mesi, ma sappiamo già che darà lavoro a 400 persone quando aprirà i battenti nel 2013 e grazie ai suoi pannelli ad alta efficienza riuscirà a generare 400 megawatt di elettricità all’anno, abbastanza per alimentare 80.000 case.

La foglia artificiale che produce energia

Produrre energia da una foglia artificiale in grado di mimare la fotosintesi. Ci sono riusciti al MIT, Massachussetts Institute of Technology. L’annuncio della creazione di una cella solare in miniatura è arrivato la scorsa settimana nell’ambito del 241esimo National Meeting della American Chemical Society.

Lo scienziato David Nocera spera che la sua invenzione possa trasformare le case in piccole stazioni produttrici di energia, garantendo l’autosufficienza energetica alle abitazioni.

Comuni rinnovabili 2011: un Comune su 8 in Italia è energeticamente autosufficiente

Abbiamo parlato in passato del sogno di far diventare l’Italia (e successivamente tutto il mondo) alimentata esclusivamente dalle centrali ad energia rinnovabile. Ogni volta che qualcuno ipotizza uno scenario simile sui media nazionali viene subito sbeffeggiato da chi è convinto che ciò non sarà mai possibile. Le rinnovabili, dicono, sono instabili, forniscono troppo poca energia e non sono mai abbastanza sicure.

Sarà, ma per fortuna non la pensano tutti così. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente denominato Comuni Rinnovabili 2011, pare proprio che un Comune su 8 in Italia (964 per l’esattezza) sia autosufficiente in termini energetici, ed il suo fabbisogno è interamente coperto dalle rinnovabili. Considerando che siamo nel 2011 e le previsioni di copertura al 100% delle rinnovabili parlano dell’anno 2050, forse non stiamo discutendo di fantascienza.

Incentivi strutturali per il solare termico

Il Decreto Rinnovabili recentemente approvato dal Governo, e che ha mandato su tutte le furie le Associazioni delle imprese che operano nel fotovoltaico, introduce comunque alcuni interessanti novità per l’altra tecnologia applicata al solare, ovverosia il solare termico. A farlo presente è stata Assolterm, l’Associazione Italiana Solare Termico che rappresenta e tutela gli interessi di una ottantina di operatori del comparto quali i progettisti, i produttori ed i distributori dei collettori solari e dei relativi componenti.

Nel dettaglio, il Decreto Rinnovabili che, lo ricordiamo, ha recepito la direttiva comunitaria 2009/28/CE, introduce infatti un incentivo di natura strutturale per gli impianti a solare termico di piccola taglia. Trattasi, nello specifico, di una sorta di “conto energia” per il solare termico i cui dettagli, comunque, risulteranno essere oggetto di approvazione di successivi decreti di attuazione; a questi decreti è demandata infatti la definizione dell’incentivo, i requisiti tecnici ed anche, tra l’altro, l’erogazione ed il monitoraggio.

Solare, una nuova tecnologia triplicherebbe l’efficienza dei pannelli

L’energia solare potrebbe fornire, già oggi, un’alternativa ai combustibili fossili, ma l’elevato costo delle celle solari e la loro scarsa efficienza sono stati i principali ostacoli alla loro diffusione. I ricercatori di Stanford hanno scoperto che l’aggiunta di un singolo strato di molecole organiche su una cella solare può aumentare la propria efficienza di tre volte, con la possibiiltà anche di renderla meno costosa rispetto ad oggi. I loro risultati sono stati pubblicati su ACS Nano.

Il docente di Ingegneria Chimica Stacey Bent, ha deciso di dedicarsi ad un nuovo tipo di tecnologia solare due anni fa. Ha così prodotto delle celle solari che utilizzano minuscole particelle di semiconduttori, chiamati “punti quantici”, che le rendono più economiche da produrre rispetto a quelle tradizionali, in quanto possono essere realizzate con semplici reazioni chimiche.

Solar Revolution Summit 2011: a Roma il 15 e 16 Marzo

Si terrà il 15 ed il 16 marzo 2011, a Roma, presso il Palazzo Rospigliosi, al numero 43 di via XXIV Maggio, il Solar Revolution Summit, un appuntamento di grande rilevanza ed attrazione a livello nazionale ed internazionale nel corso del quale, nella due-giorni, ci si confronterà sulle prospettive e sui temi chiave legati allo sviluppo della filiera del solare sia in Italia, sia nei mercati esteri.

All’evento saranno presenti i principali player del comparto unitamente ad analisti, banche, rappresentanti delle istituzioni, ma anche esperti ed investitori a livello nazionale ed internazionale. Allo stato attuale, in particolare, è stata confermata la presenza all’evento dell’Ing. Gianni Chianetta, Presidente di Assosolare, del Capo Segreteria Tecnica della Direzione per l’Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, Luciano Barra, del Direttore Generale del Ministero per l’Ambiente, Corrado Clini, e del Capo Unità Fonti Rinnovabili dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, Andrea Galliani.

Solare, Obama finanzia programma per ridurre del 75% il suo costo entro il 2020

A differenza di quanto avviene in Italia, dove i politici fanno promesse che il giorno dopo hanno già dimenticato, negli Stati Uniti ogni promessa è debito, e così fa piacere notare come nei giorni successivi al discorso di Obama sullo Stato dell’Unione, in cui è tornato a parlare con forza delle rinnovabili, il presidente degli States abbia già intrapreso le prime iniziative.

Stephen Chu, Segretario all’Energia, ha infatti annunciato un grosso investimento nel campo dell’energia solare. Uno sforzo, finanziato dal Governo, per innovare la tecnologia necessaria in modo da rendere l’energia solare competitiva rispetto ai combustibili fossili. I dettagli di tale piano sono stati delineati: il Dipartimento dell’Energia spenderà 27 milioni dollari per un programma progettato per abbassare drasticamente il costo del solare, con una stima intorno al 75%.

Energia solare 4 volte più economica in 10 anni, parola di Steven Chu

Qualche giorno fa vi avevamo parlato della possibilità, calcolata da alcuni ricercatori di Stanford, che entro pochi decenni le energie rinnovabili potessero soddisfare il 100% del fabbisogno energetico mondiale. Per far ciò, il primo requisito è che diventino più economiche, e questo potrebbe essere presto realtà, secondo quanto ha recentemente affermato Steven Chu, Segretario all’Energia degli Stati Uniti.

Partendo dal recente discorso sullo stato dell’Unione fatto da Obama, in cui il Presidente invitava ad investire sulle rinnovabili, Chu è andato oltre, dicendo che sarà il solare l’energia del futuro in quanto si potrà sviluppare meglio grazie al fatto che sarà più economica. L’obiettivo è di ridurre i costi, tanto che questo tipo di energia sarà 4 volte più economica di quanto lo sia oggi, non fra cento anni, ma già entro il 2020.

Rinnovabili: entro 20-40 anni potrebbero fornire il 100% dell’energia al mondo

Il mondo che tutti sogniamo è un mondo alimentato da energia pulita, dove l’inquinamento verrà ridotto davvero al minimo indispensabile e dove non ci sarà petrolio o carbone, ma solo vento, sole e le altre forme rinnovabili di energia. Un’utopia? Forse no, secondo un nuovo studio effettuato dal ricercatore di Stanford Mark Z. Jacobson, che intravede concretamente un mondo in cui le fonti energetiche rinnovabili sostituiranno definitivamente i combustibili fossili.

Sulla base dei nostri risultati, non ci sono ostacoli tecnologici o economici per convertire il mondo intero alle fonti energetiche rinnovabili. La domanda è sapere se abbiamo la società e la volontà politica [per farlo]

spiega Jacobson, che insegna ingegneria civile e ambientale alla Stanford University.

Rinnovabile significa posti di lavoro, “Italia torna indietro con il nucleare”, parola di Epifani

All’assemblea dell’Associazione Bruno Trentin svoltasi ieri a Roma sono intervenuti ieri personaggi di spicco del mondo del lavoro italiano ed internazionale, tutti riuniti per dibattere del futuro dell’industria e soprattutto dei posti di lavoro. Tutti erano d’accordo: per creare occupazione c’è bisogno di green economy, e alla base della green economy ci sono le rinnovabili.

A parlare è principalmente Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, a cui si sono affiancati il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, il segretario dell’Ueapme (l’associazione europea delle piccole e medie imprese) Andrea Benassi, il presidente della Lega Coop Giuliano Poletti, il segretario della Cgil Susanna Camusso, e colui che ormai è diventato la voce internazionale dell’economia verde: Jeremy Rifkin.

Aereo Solare, Piccard annuncia la nuova sfida Solar Impulse del 2011

Il 2010 è stato l’anno cruciale per il trasporto aereo alimentato dall’energia solare. Per questo ora si possono gettare le basi per rendere il 2011 l’anno delle nuove sfide sulla mobilità vera e propria: il trasporto pulito delle persone anche per via aerea. E’ questa l’intenzione di Bernard Piccard e soci di qui al 2013, dopo gli straordinari successi dello scorso anno di Solar Impulse, l’aereo con le ali tempestate di pannelli solari, in grado di volare per oltre 26 ore di fila.

Certo, per ora è ancora presto parlare di aerei di linea alimentati esclusivamente dall’energia solare, ma visti gli enormi progressi ottenuti negli ultimi due anni, non sembra più fantascienza. Il 2011 si preannuncia come un anno di rodaggio in cui gli esperimenti del 2010 potranno essere confermati, e per questo la coppia Piccard-Borschberg ha annunciato che Solar Impulse volerà nei cieli europei.

Il Paese più green al mondo? Il Vaticano

Esattamente una settimana fa vi davamo la notizia che il Papa aveva chiesto la costruzione di una nuova Papamobile alimentata al 100% da celle solari. Ora, tralasciando le varie polemiche sulle posizioni extra-ambientali, condivisibili o meno ma che a noi qui non interessano, alla Chiesa cattolica romana bisogna riconoscere un merito: ha fatto dei passi da gigante in materia di energie rinnovabili, aprendo la strada verso l’impegno per l’energia solare in molti modi.

Oggi il Daily Energy Report evidenzia il fatto che, con il completamento del suo ultimo progetto, sempre basato sull’energia dal sole, la Città del Vaticano diventa in qualche modo la nazione più ecologica del pianeta. La recente installazione di pannelli solari ha aiutato lo Stato Pontificio a raggiungere il record di produzione di energia solare pro capite, con circa 200 Watt per abitante. I funzionari dicono che l’installazione dei pannelli nella sala conferenze del Vaticano ha permesso allo Stato di risparmiare quasi 90 tonnellate equivalenti di petrolio.

Congresso di Cancun: Italia protagonista su Kyoto ed energia solare

Mentre a Cancun i colloqui sul clima entrano nel vivo, nella giornata di ieri l’attenzione si è spostata su quei Paesi che possono fare la differenza. E tra questi c’era anche l’Italia. Interrogata sul nodo principale della questione, il prolungamento del protocollo di Kyoto, il Ministro Stefania Prestigiacomo ha ribadito il solito concetto che anche altri Paesi hanno espresso: siamo disponibili a prolungare l’accordo se lo faranno anche altri. Ma stavolta il ministro dell’Ambiente italiano ha voluto precisare meglio la sua posizione:

la proposta avanzata dal ministro inglese di approvare un secondo periodo di Kyoto senza numeri non è casuale e va approfondita. L’obiettivo non è quello di arrivare ad un testo finale dove ci siano i numeri, ma di porre l’architettura generale dell’accordo.

La dichiarazione però lascia qualche perplessità, come ad esempio i dubbi dei Paesi asiatici che non vogliono impegnarsi se l’Occidente non “dà i numeri”, mentre qui continua a regnare la confusione tra chi vuole regole precise ed altri che preferiscono un impegno generico.

L’albero di Natale più ecologico al mondo? L’albero solare

L’acquisto di un albero di Natale non è esattamente la cosa più verde che si possa fare per le vacanze, ma se sei intenzionato a seguire la tradizione, rimanendo sempre fedele ai “dettami verdi”, allora potresti essere interessato ad una nuova tendenza sugli alberi ecologici. Stellar Solar ha fornito la sua stazione solare mobile per alimentare due lotti di alberi di Natale presso la San Diego Purdy Farms, contribuendo a lanciare un’idea molto interessante sulle energie rinnovabili: l’albero solare.

Questa forma pulita di energia potrebbe servire per molteplici scopi, che vanno dall’alimentazione delle luci fino alle motoseghe elettriche usate per tagliare i tronchi. E’ facile dimenticare che insieme all’impronta ecologica degli stessi alberi tagliati, si aggiunge anche quella dovuta alle emissioni per produrre energia per questi apparecchi. Usando queste stazioni solari, si aiuta a minimizzare l’impatto di questi alberi, magari facendo progredire il mercato delle energie rinnovabili.