Da qualche tempo la ricerca nell’energia solare ha fatto “partorire” a molti scienziati l’idea di un pannello 3D che possa incrementare la produzione energetica. L’idea era però rimasta sulla carta per un bel pezzo, finché una ricerca dell’MIT di Boston non l’ha analizzato ed ha individuato potenzialità incredibili. Secondo i ricercatori americani impilare diversi moduli realizzati in forma di cubi o come semplici torri tridimensionali potrebbe aumentare di 20 volte la produzione energetica solare.
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Fotovoltaico, Lombardia prima Regione in Italia
L’energia solare è uno dei punti di forza per quanto riguarda l’Italia nella battaglia delle rinnovabili, e a quanto risulta dall’ultima rilevazione del GSE pare proprio che stia prendendo molto piede il fotovoltaico installato sugli edifici industriali. Si tratta di pannelli che producono energia elettrica che vengono montati sui tetti, facciate o pensiline delle aziende, allettate dalla possibilità di ridurre i propri costi energetici ed aiutate dagli incentivi statali. E quando si tratta di produzione industriale, la Lombardia risulta come sempre prima.
Solare, record di efficienza per un pannello: superato il 33%
L’industria dell’energia solare ormai vola, e con essa anche la scienza collegata. La principale critica che veniva rivolta a questa tecnologia era che non fosse efficiente. Fino a qualche anno fa infatti appena il 10% della potenza dei raggi solari che raggiungevano un pannello veniva poi trasformata in energia. Questa percentuale è andata via via crescendo fino all’ultima invenzione dell’Instituto de Energia Solar di Madrid che ha inventato un pannello con efficienza pari al 33%.
Rinnovabili: investimenti per 200 miliardi nel 2011
Nonostante la crisi economica, il mercato delle rinnovabili regge, e lo fa in tutto il mondo. Secondo i calcoli di Bloomberg New Energy Finance, presentati presso le Nazioni Unite, il 2011 è stato un anno positivo per l’energia pulita visto che in tutto il pianeta ha visto un investimento totale di 260 miliardi di dollari (circa 205 miliardi di euro), in aumento del 5% rispetto al 2010 che pure aveva registrato numeri altissimi.
Solare, in Bangladesh è l’unica fonte di energia per milioni di persone
Il Bangladesh è una delle nazioni più povere del mondo, e di conseguenza non ha dei servizi essenziali come l’energia elettrica. Si calcola che oltre 80 milioni di abitanti non siano raggiunti dall’elettricità, ma questa situazione è destinata a cambiare grazie alle rinnovabili. Un’iniziativa della banca etica Grameen Shakthi ha infatti promosso il progetto denominato Shs (Solar Home System), cioè un sistema low cost per far arrivare l’elettricità grazie all’energia solare anche nelle aree non raggiunte dalla rete elettrica nazionale.
Solare: entro il 2018 sarà più economico di carbone e nucleare
Si sente spesso dire che le rinnovabili non possono decollare perché, a parità di produzione, un chilowatt ad esempio di solare costa più di uno di nucleare. Ma a questo punto le domande che sorgono sono tante, e la principale è: allora perché in tutto il mondo privati e Governi stanno puntando sulle energie rinnovabili? Ovviamente non sono tutti impazziti e non lo fanno perché si sono improvvisamente trasformati in figli dei fiori, ma soltanto perché sanno che, investendo oggi, avranno un vantaggio economico domani.
Falsi miti sui pannelli solari
Quali sono i falsi miti sull’energia solare, nello specifico sui pannelli solari? Parliamo di quelle convinzioni spesso insinuate nella mente di conoscenti ed amici che non sono molto esperti dai detrattori dell’energia pulita più democratica che esista. O magari di frasi buttate a caso in trasmissioni televisive da sapientoni che accusano i verdi di essere degli illusi se pensano che si possa generare tutta l’energia che occorre dalle rinnovabili e per dimostrarlo, invece di usare dati attendibili sull’esigenza, per il momento, di un mix con i fossili, dati che tra l’altro esistono e sono veritieri, preferiscono ricorrere a delle supposizioni campate in aria e poco credibili.
Solare: pellicole trasparenti aumenteranno l’efficienza dei pannelli
L’industria solare potrebbe presto fare un balzo in avanti grazie ad una tecnologia in grado di abbassare i costi dei pannelli ed aumentarne le prestazioni, seppur non di molto, almeno in modo significativo. L’invenzione, studiata presso le Università di Sheffield e di Cambridge, si basa sull’idea di utilizzare grandi volumi di pellicole stampate su scala nanometrica su celle solari polimeriche (cellule 1000 volte più sottili della larghezza di un capello umano), le quali dovrebbero comportare un incremento dal 7 al 10% dell’efficienza energetica dei pannelli che le montano.
Energia in Italia, un fatturato da 250 miliardi di euro grazie alle rinnovabili
Se c’è un settore in cui l’Italia deve investire per il futuro è senza dubbio l’energia rinnovabile. Se il nucleare, il carbone (sporco o meno sporco, non esiste quello pulito), il gas e le altre fonti tradizionali creano problemi e profitti, le rinnovabili creano solo profitti, e quasi senza costi. E che profitti! Basta dare un’occhiata alla ricerca che ha effettuato Nomisma per il Sole 24 Ore per rendersene conto: dei 250 miliardi di fatturato del settore dell’energia nel 2010, quasi il 10% spetta al solare.
Solare: un pannello su ogni tetto garantirebbe la metà del fabbisogno cittadino
Un’idea che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi è quella di installare un pannello solare sul tetto degli edifici. In questo modo si sfrutterebbe uno spazio altrimenti inutilizzato, portando al contempo energia pulita e risparmio sulle bollette. Ma quanto possono servire tutti questi pannelli? Più di quanto ci si potrebbe immaginare. Per avere un’idea è stato fatto un calcolo sulla città più grande del mondo, New York City, ed i risultati sono stati sorprendenti.
Solare: partita sperimentazione sulla centrale che funziona di notte
Il più grande limite dell’energia solare, come tutti sappiamo, è che da una certa ora in poi il sole tramonta e, fino all’alba successiva, non si può più produrre energia. Ma ciò non significa che non si possa usare. Per questo un importante progetto è finalmente partito e, a quanto pare, funziona. E funziona anche bene. Kevin Smith, l’amministratore delegato di Solar Reserve, espone nel video (pubblicato in fondo all’articolo) il vasto potenziale che possiede l’energia solare concentrata, che potrebbe rivoluzionare il mondo delle rinnovabili.
Energia: stop al nucleare, il Giappone riparte dal sole
Diventa quasi superfluo affermare che, dopo il disastro di Fukushima, l’energia nucleare non è esattamente ciò che i giapponesi chiedono. Eppure bisogna specificare questa che può sembrare un’ovvietà, visto che ancora oggi in Italia molti politici continuano a spiegare che, nonostante le varie fusioni, sia i nipponici che il resto del mondo continuano a puntare sull’atomo.
Dato questo per assodato, va considerato che in Giappone il parere del popolo conta, tanto che il Governo sta cercando altre fonti per garantire il fabbisogno energetico futuro del Paese. L’ultima iniziativa è stata battezzata “Sunrise Plan”, che non si dovrebbe tradurre tanto letteralmente come “piano dell’alba”, ma più che altro in senso figurato, come una sorta di “rinascita dal sole”.
Fotovoltaico: il sole per sterilizzare gli strumenti medici
Gli studenti della Rice University della facoltà di ingegneria hanno trovato una nuova applicazione per l’energia solare: alimentare un’autoclave che sterilizza gli strumenti medici e contribuisce così a risolvere un problema che può riguardare noi, ma soprattutto i Paesi in via di sviluppo che spesso, quando hanno a disposizione gil strumenti medici, non li possono sterilizzare come dovrebbero.
Gli studenti (in foto) hanno utilizzato un Capteur Soleil, un dispositivo creato decine di anni fa dal francese Jean Boubour, inventato per catturare l’energia del sole in luoghi dove l’elettricità, o qualsiasi tipo di combustibile, erano difficili da ottenere. Collegando il macchinario all’autoclave, gli studenti si dicono certi di poter trasformare il dispositivo in un potenziale “salvagente”.
Rinnovabili: l’Afghanistan riparte dall’energia pulita (video)
Abbiamo già scritto in passato su alcuni strategemmi ecologici, utilizzati dall’esercito americano, che hanno fornito un certo vantaggio sui terroristi, come ad esempio l’utilizzo dell’energia solare molto più sicura dei combustibili fossili in Afghanistan per dare elettricità alle basi. Quella tecnica, che in pratica eliminava o riduceva al minimo la necessità di rifornimenti tramite convogli pieni di combustibile, ha avuto come diretta conseguenza quella di ridurre tali viaggi così rischiosi, e dunque di risparmiare vite, tempo e risorse.
E così è stato talmente un successo l’utilizzo delle energie alternative sul campo che queste risorse sono state allargate alla popolazione. Enormi aree dell’Afghanistan sono senza elettricità (molte lo erano anche prima della guerra), e così un team di neozelandesi ha deciso di aiutare la popolazione a risorgere dalle ceneri della battaglia tentando di fornire energia ai cittadini, specialmente in questo periodo in cui il gasolio, l’unico combustibile che i poveri potevano permettersi, sta diventando troppo costoso.