L’Empire State Building sarà alimentato al 100% dall’energia eolica

Probabilmente si tratta dell’edificio per uffici più famoso del mondo, o almeno è quello che pensano i proprietari (ma anche il sottoscritto). Ora l’Empire State Building è anche il più verde tra gli edifici del pianeta, ed il più grande acquirente commerciale di energia rinnovabile di New York City. Ma come ha fatto a raggiungere questo titolo?

La società proprietaria dell’edificio preferito di King Kong ha appena firmato un contratto con la Green Mountain Energy per fornire il 100% dell’energia elettrica necessaria, all’incirca intorno ai 55 milioni di chilowattora, i quali proverranno dall’energia eolica, tramite certificati di energie rinnovabili di un’azienda associata alla Green Mountain che si occupa di energia rinnovabile nello Stato di New York, la NRG Energy.

Energia dalle nuvole, la nuova fonte rinnovabile

Mark Moore, ricercatore della NASA, potrebbe aver scoperto una nuova forma di energia rinnovabile. Dei nanotubi di lunga portata che raggiungono le nuvole potrebbero alimentare una turbina che vola dai 600 metri ai 9 km di altezza per raccogliere energia eolica da inviare sulla Terra. Il macchinario potrebbe avere una forma di dirigibile con una turbina sul retro o un palloncino con alette che ruotano, un paracadute o un aquilone. Ognuna di queste idee è attualmente al vaglio degli scienziati.

Moore lavora come ingegnere aerospaziale presso l’Analysis Systems Branch del NASA Langley Research Center, e sta sfruttando un fondo da 100.000 dollari per realizzare la sua idea.

Una Prima rinnovabile, alla Scala il teatro è impatto zero

Per la tanto attesa Prima del 7 dicembre alla Scala di Milano, fa il suo debutto una verde novità. Grazie ad una partnership con Edison, infatti, il teatro milanese sarà il primo in Italia ed Europa a mandare in scena una Prima ecologica, illuminata da energia rinnovabile, assolutamente ad impatto zero.

L’Edison che è stata anche l’azienda che nel 1883 rifornì per prima di luce elettrica la Scala, rinnova la sua offerta, in tutti i sensi, garantendo al teatro un rifornimento energetico carbon free.
Un “Die Walkure” di Richard Wagner green, quello che ci si appresta a vedere, le cui emissioni, 80 tonnellate in tutto, verranno azzerate o meglio compensate dall’utilizzo di energia eolica. Emissioni che vengono generate dagli esosi consumi elettrici per le luci, gli impianti, le prove, l’allestimento delle scene, per un totale di 40 tonnellate circa, e altre 40 tonnellate si stima vengano prodotte dai mezzi di trasporto degli ospiti che si recano a teatro per assistere all’evento. Avvalendosi del sistema di Verified Emission Reduction, Edison dovrà comprare una quantità di crediti di carbonio pari alla CO2 emessa nel complesso per mandare in scena la Prima.

Etanolo (alcool etilico)

Etanolo

Il combustibile etanolo è l’alcool etilico dello stesso tipo che si trova nelle bevande alcoliche. Esso viene utilizzato come carburante per l’autotrazione, soprattutto come additivo per la benzina e, proveniendo da materie prime biologiche, è chiamato biocarburante. La produzione mondiale di etanolo per carburanti da trasporto è triplicata tra il 2000 e il 2007 da 17 miliardi a più di 52 miliardi di litri. Nel 2009, a livello mondiale, la produzione di combustibile etanolo ha raggiunto i 73,9 miliardi di litri.

I due Paesi che più di tutti gli altri utilizzano l’etanolo sono Brasile e Stati Uniti, i quali insieme costituiscono l’86% del consumo totale (dati anno 2009). Questa sostanza viene mescolata alla benzina normale. Negli Stati Uniti la maggior parte dei casi prevede che l’etanolo sia il 10% della composizione totale della benzina, in Brasile è addirittura diventata una miscela obbligatoria, e dal 2007 la legge stabilisce che un pieno dev’essere composto dal 25% di etanolo e dal 75% di benzina.

Enel Green Power cresce a Siena nel geotermico

Enel Green Power, la società delle rinnovabili del colosso energetico italiano Enel S.p.A., cresce in Provincia di Siena nel geotermico con la centrale geotermica di Radicondoli 2. A darne notizia è stata nei giorni scorsi la stessa Enel Green Power dopo che l’impianto è stato messo in marcia il 10 novembre scorso con una potenza pari a 20 MW che, unitamente ai 40 MW della centrale già esistente, porta la potenza complessiva cumulata nel Comune di Radicondoli a 60 MW.

Trattasi, nello specifico, di una potenza complessiva cumulata in grado di produrre a regime energia elettrica per ben 140 milioni di chilowattora, tanti quanti ne bastano per soddisfare i consumi di ben 55 mila famiglie, e di risparmiare annualmente la bellezza di 200 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) che, quindi, non saranno immesse in atmosfera.

Pale eoliche dai ripetitori dei cellulari, perché no?

Più parchi eolici costruiamo, più la rete elettrica sarà alimentata da energia pulita. Un principio che non fa una piega, se non fosse per il particolare problema dell’energia eolica: c’è bisogno di tanto spazio per installare pale e turbine.

Una soluzione però potrebbe arrivare da Oltreoceano: e se sfruttassimo le strutture che già esistono? I ripetitori dei telefoni cellulari, ormai presenti dappertutto, sembrano delle torri eoliche senza pale. Esse permettono una trasmissione a lunga distanza e l’interconnessione tra reti regionali, abbattendo i costi di costruzione. Inoltre sono già esposte al vento, dato che di solito si trovano in posti in cui non ci sono abitazioni.

Energia Idroelettrica

Energia Idroelettrica

L’energia idroelettrica (o energia dall’acqua) è la più importante fonte di energia rinnovabile al mondo, l’unica abbastanza competitiva da contendere il primato di energia più sfruttata ai combustibili fossili e all’energia nucleare. Negli ultimi trenta anni circa, la produzione di energia nelle centrali idroelettriche è triplicata, ma la quota di diffusione è stata aumentata solo del 50% (dal 2,2% al 3,3%). Le centrali nucleari nello stesso periodo facevano registrare una crescita di quasi cento volte più alta nella produzione ed una quota di 80 volte maggiore.

Questa disparità è stata causata delle restrizioni di cui soffre l’energia idroelettrica. Non può essere utilizzata in tutti i settori, perché ha bisogno di abbondanza di acqua che scorre veloce, e che deve essere sempre presente durante tutto l’anno, perché l’elettricità non può essere accumulata a buon mercato. Per alleviare l’effetto delle oscillazioni dei livelli d’acqua, sono state costruite alcune dighe, specialmente nei laghi.

Solare, l’esercito americano si converte al fotovoltaico e rilancia la green economy

Giovedì scorso il New York Times ha riferito che i militari americani hanno dato una “spinta aggressiva” per sviluppare, testare e distribuire energia rinnovabile per diminuire la loro necessità di trasporto dei combustibili fossili, al fine di evitare attacchi sempre più frequenti sui convogli per il rifornimento. La distribuzione di energia rinnovabile per le basi militari è stata inseguita per anni, ed ora i primi battaglioni stanno cominciando a trasportare i pannelli solari in Afghanistan.

Anche se questo servirà a proteggere le truppe americane, eliminando la necessità per i convogli di trasportare grandissime quantità di carburante, potrebbero esserci conseguenze ben più ampie. Vale a dire, che il rapido sviluppo e produzione di impianti solari per scopi militari apriranno il mercato statunitense alle energie rinnovabili, rendendo migliore e più conveniente la tecnologia per i consumatori.

Scozia: 100% energia elettrica da rinnovabili entro il 2025

L’Irlanda del Nord ha appena annunciato di puntare ad ottenere il 40% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 e, per non essere da meno, il Primo Ministro della Scozia Alex Salmond pensa che non sia un obiettivo ambizioso a sufficienza. Parlando alla Reuters, Salmond ha dichiarato che la Scozia dovrebbe essere in grado di produrre il 100% della sua elettricità da fonti a basse emissioni di carbonio entro il 2025.

Prima della settimana scorsa la Scozia aveva un obiettivo già ottimale sull’energia rinnovabile, e cioè il 50% di fabbisogno coperto entro il 2020, ma questa è stata portata all’80% nei giorni scorsi. Salmond pensa però che questo limite non basta.

Energie rinnovabili, Roma è ZeroEmission dal 7 al 10 settembre

Al via, oggi 7 settembre, la Fiera di Roma dedicata alle rinnovabili, ZeroEmission 2o1o. Nei padiglioni espositivi della Capitale si discuterà di energia pulita, di fonti rinnovabili, di sostenibilità ambientale e di emission trading, ossia di strategie economiche per abbattere le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.

La Fiera è aperta a tutti, a partire dalle società della Green economy che potranno confrontarsi sul tema dell’EnerJob, l’energia dà lavoro. Sono previsti molti seminari, conferenze e workshop a vari livelli.

Eolico offshore, a settembre parte in Francia il progetto da 10 mld di euro

La Francia ha messo in atto un grande progetto per l’eolico offshore che partirà il prossimo settembre, con uno stanziamento iniziale di 10 miliardi di euro.

L’iniziativa verde nasce con l’obiettivo di rendere il Paese indipendente dal punto di vista energetico e di dare impulso al business delle fonti rinnovabili e dell’energia pulita, dopo il nucleare di terza generazione.

L’Indonesia punta a quadruplicare l’energia geotermica, facendo impallidire l’Europa

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L’Indonesia è una delle aree del mondo con il più basso reddito procapite. Eppure, contrariamente a quanto dicono i sedicenti “esperti” anti-rinnovabili, ha avviato un programma per il recupero e la produzione di energia rinnovabile da far invidia anche ai Paesi più ricchi.

Il Paese asiatico infatti ha deciso di attingere molto del suo potenziale di potenza geotermica per fornire elettricità e riscaldamento alla sua popolazione. Il piano della nazione insulare è di aggiungere un ulteriore 4000 MW (in Italia siamo fermi ancora a circa 1000 MW) di energia geotermica ai suoi attuali 1200 MW, con l’obiettivo di aumentare la percentuale di cittadini con accesso all’elettricità dal 65 al 90% entro il 2014.

Climate REDI: il nuovo programma ambientalista di Obama per i Paesi poveri

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Può sembrare una iniziativa relativamente piccola rispetto agli investimenti precedenti dell’amministrazione Obama nei programmi di energia rinnovabile e nello sviluppo, ma la creazione di un programma chiamato “Climate REDI” è un’altra tappa importante nella crescita del neonato mondo dell’economia dell’energia pulita. Sulle fonti rinnovabili e l’efficienza di distribuzione lancia l’iniziativa oggi il ministro dell’Energia Stephen Chu: un totale di 350 milioni di dollari di fondi sarà destinato ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie pulito e nella distribuzione in tutto il mondo.

In base ai progressi climatici, gli Stati Uniti contribuiranno con 85 milioni dollari per un piatto a livello mondiale di 350 milioni (tra gli altri Paesi aderenti c’è anche l’Italia) per contribuire ad accelerare la crescita e la diffusione di tecnologie pulite e progetti rinnovabili. Il finanziamento sarà orientato su 4 programmi principali che vedremo dopo il salto.

Ecco che fine fanno i primi rifugiati del cambiamento climatico

capo bernard piul island

Le nazioni insulari del Pacifico sono in prima linea nel fronte dei cambiamenti climatici, ma nonostante siano viste come le prime vittime, alcune di esse hanno cominciato a schierarsi in prima posizione per guidare il mondo nel settore delle infrastrutture energetiche rinnovabili.

Il Capo di Piul Island, una gruppo di isolette di Papua Nuova Guinea, Bernard Tunim, affronta la questione di petto. Ha infatti spiegato che

Non abbiamo creato il riscaldamento globale, ma noi siamo le prime vittime. Il mondo industrializzato deve agire in modo incisivo al vertice di Copenaghen, prima che sia troppo tardi per tutti.