Eolica Expo Mediterranean 2010 alla Fiera di Roma, news e prototipi sull’energia dal vento

ZeroEmission 2010 è cominciata ieri nella Capitale ma già fa molto parlare di se: news e prototipi, novità sulle rinnovabili, ma anche molti consigli e incentivi per passare alle energie pulite.
Oggi vediamo in dettaglio la prima esposizione della Fiera di Roma, Eolica Expo Mediterranean, il Salone internazionale dedicato all’energia eolica.

Eolica Expo Mediterranean è uno dei Saloni di maggior rilievo di ZeroEmission perché l’energia eolica è il futuro dell’Europa, come hanno dichiarato gli organizzatori dell’evento. L’eolico solo nell’ultimo anno ha raggiunto una crescita del 23% ed è stato il principale fattore di ripresa dell’economia europea. Inoltre l’uso dell’energia pulita e rinnovabile proveniente dal vento è ben vista dall’85% dei consumatori italiani.

Energie rinnovabili, Roma è ZeroEmission dal 7 al 10 settembre

Al via, oggi 7 settembre, la Fiera di Roma dedicata alle rinnovabili, ZeroEmission 2o1o. Nei padiglioni espositivi della Capitale si discuterà di energia pulita, di fonti rinnovabili, di sostenibilità ambientale e di emission trading, ossia di strategie economiche per abbattere le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.

La Fiera è aperta a tutti, a partire dalle società della Green economy che potranno confrontarsi sul tema dell’EnerJob, l’energia dà lavoro. Sono previsti molti seminari, conferenze e workshop a vari livelli.

Fonti rinnovabili: fisco leggero per l’energia verde prodotta in famiglia

Il Fisco “apre” alla tassazione “leggera” per l’energia verde che viene prodotta in famiglia e comunque con scopi e finalità non commerciali. A chiarirlo con una risoluzione, la numero 88/E, pubblicata nella giornata di ieri, giovedì 26 agosto 2010, e disponibile sul proprio sito Internet, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare in particolare la possibilità di poter andare a fruire di cessioni agevolate che riguardano quei contribuenti che, per fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, vanno a produrre elettricità con piccoli impianti e con finalità d’uso prettamente domestica.

Questo significa che non risulta essere imponibile, ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), la tariffa fissa omnicomprensiva che il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, versa sia alle persone fisiche, sia agli enti non commerciali; il tutto a patto che sia le persone fisiche, sia gli enti commerciali, vadano a produrre l’energia pulita con impianti aventi una potenza complessiva pari a non oltre i 20 Kw con la finalità di alimentazione per l’abitazione privata o per la sede dell’organizzazione.

Energia pulita dall’acqua, la nuova scoperta italiana

Un gruppo di ricercatori italiani ha sviluppato un sistema di elettrodi formati da nanotubi di carbonio che sono in grado di innestare un processo di fotosintesi artificiale per produrre energia pulita, dall’acqua.

Il processo è come quello che si sviluppa in natura: come le foglie dall’acqua e dal sole producono zucchero e ossigeno, così l’équipe composta da studiosi del Cnr di Padova e da ricercatori delle Università di Padova, Trieste e Bologna, ha messo a punto un processo di fotosintesi artificiale, un traguardo mai raggiunto finora.

Energia dal mare, gli obiettivi per il 2050

Il mare fornisce energia pulita già da alcuni anni, ma gli esiti di alcuni progetti pilota pubblicati dall’European Ocean Energy Association, hanno messo in luce la possibilità di investire nell’idroelettrico per produrre fino a 188 GW di energia marina.

Questo l’obiettivo enunciato nella Road Map Europea dell’Energia Oceanica 2010- 2050 per il 2050, ma già per l’anno 2020 è prevista la produzione di 3,6 GW di energia pulita.

Fonti rinnovabili e Cina, il mercato del futuro

paesaggio della Cina

La Cina è il Paese con la maggior quantità di emissioni di anidride carbonica, quello più inquinante in assoluto, persino dopo gli USA. Eppure pian piano l’interesse per l’ambiente e per la natura si sta diffondendo e in Oriente si comincia a parlare di fonti rinnovabili e di energia pulita.

Queste parole potrebbero essere due punti chiave per le industrie italiane e per le imprese che gravitano attorno al sistema delle fonti innovabili, perché? Esportare metodologie e macchinari per il riciclaggio dei rifiuti, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e, in poche parole, il Green made in Italy potrebbe essere una svolta per la nostra economia, e un sollievo per l’ambiente.

Fonti rinnovabili e risparmio energetico nella Regione Emilia-Romagna

fonti-rinnovabili-risparmio-energetico-regione-emilia-romagnaIn Emilia-Romagna la Regione, a seguito di una delibera che è stata approvata dalla Giunta, ha messo sul piatto ben 25,8 milioni di euro di risorse al fine di poter finanziare complessivi 34 progetti che coinvolgono gli enti pubblici, e che garantiranno sia il risparmio energetico, sia la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Dei 25,8 milioni di euro 13,6 sono già a disposizione, mentre per la restante quota degli stanziamenti la Regione si è impegnata a trovare i fondi attraverso l’assestamento di bilancio.

Gli enti pubblici interessati sono sparsi in tutte le Province della Toscana e riguardano, tra gli altri, enti parco regionali, aziende sanitarie locali, enti locali ed aziende ospedaliere affinché queste si dotino di sistemi per produrre negli edifici energia da fonti rinnovabili, ma anche di sistemi tecnologici orientati al miglioramento del rendimento energetico.

L’incidente della BP può accadere alle centrali nucleari

centrale nucleare inquinante

Per semplificare la questione, la capacità che qualcosa possa andare molto, molto male a causa della cattiva gestione tecnica (o altri problemi di fondo), può accadere a chiunque in qualunque momento. Ora, ci sono sicuramente un gran numero di cose che si potrebbero fare, come leggi più severe, maggiori controlli, o anche l’assunzione di più responsabilità da parte di chi gestisce le attività, ma alla fine si ritorna sempre al problema di fondo: gli incidenti possono capitare.

Successivamente alla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma BP, sono piovute richieste per passare all’energia pulita. Una buona cosa, se non fosse che per molti ciò significa nucleare. Il problema è che se ascoltassimo gli appelli per l’espansione del nucleare per ridurre il ricorso al petrolio, potremmo metterci in una situazione ben peggiore. Aumentando il numero delle centrali nucleari, per un semplice calcolo matematico, aumenta anche il rischio di incidenti. E cosa accadrebbe se un disastro come quello della BP accadesse in una centrale nucleare?

Energia Italia: aumenta la dipendenza da fonti rinnovabili

fonti-rinnovabili-energia-italia-rapporto-censis-confindustriaNel periodo dal 2000 al 2008 in Italia il peso percentuale del petrolio sul totale del mix energetico nazionale si è ridotto di oltre otto punti percentuali, passando dal 49,5% al 41,4%, mentre nello stesso arco di tempo il contributo da fonti rinnovabili è passato dal 6,9% all’8,9%.

Sono questi alcuni dati interessanti presenti ne “Il valore sociale dell’industria energetica italiana“, un rapporto a cura del Censis e di Confindustria Energia, presentato a Roma, che hanno fatto il punto sul nostro sistema energetico caratterizzato da ben 118 mila addetti, investimenti al ritmo annuo di almeno 16 miliardi di euro, ed un fatturato pari a ben 230 miliardi.

Dal seme alla lampadina, energia pulita dalla terra per 350 mila abitazioni

girasoli

L’Italia è il Paese dei mini-progetti rinnovabili, ma finalmente qualcosa sta cambiando. Se fino ad oggi la gran parte dei progetti riguardanti le energie pulite erano di piccole dimensioni tanto da alimentare solo una quantità molto limitata di abitazioni, un nuovo progetto promosso dal Ministero dell’Agricoltura potrebbe farci fare il salto di qualità.

Si chiama “dal seme alla lampadina” e si basa sulla produzione di energia elettrica proveniente  dai biocombustibili che sarà in grado di dare energia a 350 mila case. Il progetto, che ha ottenuto l’autorizzazione dal neoministro Giancarlo Galan, è stato ideato da Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia, PowerCrop e il gruppo Maccaferri, con un principio di base molto importante: non alimentare il conflitto tra le colture per la biocombustione e quelle alimentari.

Global Wind Day, Italia terzo produttore di energia eolica in Europa

eolico in Italia

Notizie in chiaroscuro arrivano dal Global Wind Day per l’Italia. La manifestazione che si tiene oggi in tutto il mondo, per ricordare l’importanza dell’energia del vento, è anche l’occasione per fare il punto della situazione Paese per Paese, e renderci conto in che direzione il mercato delle rinnovabili sta andando.

Per quanto riguarda l’Italia, spiegano dall’EWEA (European Wind Energy Association), siamo il terzo produttore europeo di energia eolica, con cifre da far invidia alle più grandi potenze mondiali. La cattiva notizia è che, a causa delle decisioni anti-ambientaliste di questo Governo, con ogni probabilità questa crescita verrà smorzata nei prossimi anni.

Economia rinnovabili 2009: nonostante la crisi, il mercato cresce dell’11,4%

installazione pannelli solari

Nonostante un anno molto difficile per la maggior parte delle industrie nel 2009, i tre rami principali del settore dell’energia pulita hanno evidenziato una crescita significativa.

Nel 2009, le entrate globali complessive per i tre principali settori di energia pulita – solare fotovoltaico, energia eolica, e biocarburanti – sono cresciute del 11,4% dal 2008, raggiungendo 139,1 miliardi dollari. Questi tre settori si prevede raggiungeranno 325,9 miliardi dollari entro il 2019 , secondo il rapporto Clean Energy Trends 2010 pubblicato oggi da Clean Edge Inc., società di ricerche nel settore dell’alta tecnologia.

Dopo il salto le conclusioni principali della relazione.

Fotovoltaico, eolico e geotermia: gli Usa accelerano sulle nuove energie

energie-puliteGli Stati Uniti devono sviluppare nuovi metodi sia per produrre, sia per utilizzare le energie rinnovabili. Ad affermarlo è stato il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il quale ha di conseguenza proposto un incremento di $ 217 milioni dei fondi da destinare per sostenere i progetti di ricerca. L’America, Paese leader su tanti fronti, con l’avvento della nuova Amministrazione, dopo la lunga “regnanza” di George W. Bush, decisamente più “vicino” alle major del petrolio, non vuole lasciarsi scappare l’obiettivo di diventare su scala globale il leader per quel che riguarda le nuove energie, e chiaramente al Paese le risorse e le potenzialità in tal senso non mancano.

E così, a valere sull’anno fiscale 2011, che partirà nel prossimo mese di ottobre, Barack Obama ha altresì proposto un incremento di altri 108 milioni di dollari di stanziamenti da destinare alle energie rinnovabili nell’ambito del budget proposto per il Dipartimento dell’energia che ammonta a ben 28,4 miliardi di dollari, con un incremento del 6,8% rispetto all’anno fiscale 2010.

Politica verde o no? Il primo anno di Obama alla Casa Bianca

Obama_Solare

Obama è entrato nello Studio Ovale su un piedistallo di aspettative impossibili, che lui stesso ha contribuito a costruire durante la campagna elettorale. Ora, molti americani si lamentano perché non tutte le promesse sono state mantenute, mentre alcune sì. Mente gli States rimangono divisi sulla riforma sanitaria e le altre politiche interne, cerchiamo di capire cosa il primo presidente nero ha fatto per l’ecologia.

1. Cancellare le leggi sul clima di Bush: Obama ha dato il via al suo mandato sul fronte ambientale con il ribaltamento o la sospensione di una serie di regole dell’amministrazione Bush riguardo alle specie in via di estinzione e la conservazione. Bush aveva approvato una serie di leggi che fecero infuriare gli ambientalisti, e Obama diede un chiaro segnale che avrebbe fatto andare le cose in modo diverso.

2. Stimolo all’industria dell’energia pulita: Il disegno di legge di stimolo industriale è stata la vera grande novità, e ha rappresentato il più grande investimento nelle tecnologie pulite mai fatto da un Governo degli Stati Uniti. Sono inoltre compresi i tagli alle tasse per il miglioramento energetico, l’efficienza e le iniziative volte a stimolare la crescita dei posti di lavoro verdi.