Energia idroelettrica, la fonte alternativa più snobbata d’Italia

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Ultimamente non si fa altro che parlare di energia fotovoltaica, e a volte anche di eolico, rendendole portabandiera dell’energia alternativa.
Quello che però non sappiamo è che c’è un’altra energia alternativa che non ha bisogno di grossi investimenti, è sempre presente, e soprattutto è molto utilizzata in Italia già da decine di anni: l’energia idroelettrica.

L’energia idroelettrica è quel tipo di energia che sfrutta la trasformazione dell’energia potenziale gravitazionale (posseduta da masse d’acqua in quota) in energia cinetica nel superamento di un dislivello, la quale energia cinetica viene trasformata, grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina, in energia elettrica.

Wikipedia recita così alla voce “energia idroelettrica”, ed ecco la spiegazione per quanti non hanno capito cosa significa.

L’energia potenziale gravitazionale è quell’energia che si sprigiona all’impatto di un corpo con un altro dovuto alla caduta del primo da una grossa distanza (ad esempio le cascate); l’energia cinetica deriva dal suo movimento (ad esempio un corso d’acqua), alternatore e turbina sono componenti che servono a “tradurre” quest’energia in elettricità.

Biogas: genesi, produzione, usi e consumi, la situazione italiana

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Il biogas è un combustibile composto da una miscela di vari gas (per lo più metano), prodotta tramite un processo di fermentazione di materiale organico.
Il processo di fermentazione prevede varie fasi e benchè possa riguardare potenzialmente tutte le sostanze organiche, le più indicate e le più impiegate sono i liquami zootecnici, i rifiuti domestici organici, gli ortaggi, la frutta, il latte, gli oli e i grassi vegetali e animali.
Il biogas si forma spontaneamente nelle discariche e ovunque ci sia un grande ammasso di rifiuti organici. Per evitare che si diffonda deve essere opportunamente captato.
Diverso è il discorso negli impianti preposti alla produzione di biogas, dove la fermentazione avviene in apposite vasche, i fermentatori. E’ quì che i rifiuti organici, in anaerobiosi (assenza di ossigeno), grazie alla presenza di batteri, fermentano. Il processo chimico della fermentazione decompone il carbonio legato alle molecole organiche delle sostanze. Il carbonio si lega successivamente agli atomi dell’idrogeno, componendo in tal modo il metano (CH4).

Ecoedilizia: la casa del futuro è verde

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Il mercato dell’edilizia ecosostenibile sta acquistando credito anche in Italia, nonostante resti ancora molto da fare per sensibilizzare costruttori e acquirenti ad orientarsi a favore dell’ambiente.
I costi di costruzione delle abitazioni verdi sono ancora piuttosto elevati, proprio a causa della bassa percentuale delle richieste.
Tuttavia, il risparmio energetico che ne deriva, in pochi anni coprirebbe i costi iniziali degli ecoimmobili, con enormi vantaggi economici, e non solo.

A giovarne è, infatti, anche la salute degli inquilini, dal momento che le case bioecologiche impiegano materiali che riducono l’inquinamento interno.
Nella casa sana vi deve essere un equilibrato ricambio d’aria e uno smaltimento dell’umidità efficiente, un utilizzo di materiali naturali non trattati e certificati (legno, calce, terra, cotto, sughero, lana) in modo da prevedere un’adeguata manutenzione e il possibile riciclaggio di tutti i materiali.