L’energia idroelettrica è spesso considerata la “cugina povera” tra le rinnovabili. Quando si parla di energia pulita si pensa subito al solare ed all’eolico, ma spesso ci dimentichiamo che l’idroelettrico per secoli è stata la principale tra le fonti rinnovabili nei Paesi industrializzati (se non l’unica), ed in molte parti lo è ancora oggi. Oltre all’energia dello scorrere dell’acqua però, la tecnologia moderna ci permette anche di sfruttare quello che una volta non poteva essere utilizzato: le onde. Ed è proprio quello che si cercherà di fare a breve in Messico.
energia dalle onde
La lista della spesa per un mondo 100% rinnovabile
Sognare un mondo 100% rinnovabile è un conto, fare i conti di quanto e cosa occorre per togliere l’etichetta utopia alla completa sostituzione del fossile con le energie pulite da qui al 2030, è un calcolo ben più complesso del semplice fantasticare con occhi verdi. Ci hanno pensato Mark Delucchi dell’Università della California e Mark Jacobson di Stanford, pubblicando sulla rivista Energy Policy la lista della spesa per un Pianeta che vada solo ad eolico, ad acqua e a solare.
Attualmente l’apporto delle rinnovabili si attesta al 13% contro un 80% di energia che ancora proviene dai combustibili fossili. Impensabile quindi sperare in una rivoluzione energetica in chiave rinnovabile di facile attuazione. Eppure visto così, nero su bianco, tutto ciò che serve, non la fa sembrare un’impresa poi così titanica: basta qualche milione di turbine eoliche, un 90 mila centrali solari e la pillola amara del petrolio torna giù, in quegli abissi dove sporco non è.
Gli impianti offshore possono favorire la rinascita della barriera corallina
La barriera corallina sta sparendo? Nessun problema: la soluzione la trova ancora una volta il mondo dell’ecologia. Gli impianti per l’energia eolica offshore e quelli per creare energia dalle onde possono aumentare l’abbondanza locale di pesci, granchi, e della barriera corallina, la quale a sua volta favorisce il proliferare di mitili e balani. Ma c’è di più: è possibile aumentare o diminuire l’abbondanza delle varie specie alterando la loro progettazione strutturale.
Questo è stato dimostrato da Dan Wilhelmsson del Dipartimento di Zoologia, Università di Stoccolma, in una tesi di recente pubblicazione.
Le superfici dure sono spesso difficili da gestire nel mare, e le strutture possono funzionare come barriere artificiali. Le rocce sono spesso disposte intorno alle strutture per prevenire la loro erosione, e questo rafforza la funzione di barriera.
Una maggiore espansione dei parchi eolici offshore è in corso lungo le coste europee, e l’interesse sta crescendo in paesi come gli Stati Uniti, Cina, Giappone e India. Inoltre, anche le tecnologie che riguardano l’energia delle onde si stanno sviluppando molto rapidamente. Molte migliaia di impianti eolici di grandi dimensioni oggi coprono diversi chilometri quadrati di oceani e mari. Se la vita marina si ribelli a questo non è chiaro, ma diversi progetti di ricerca stanno indagando sull’impatto del rumore, le ombre, i campi elettromagnetici, e i cambiamenti nell’idrologia.
In Spagna un nuovo impianto per generare elettricità dalle onde del mare
Ci siamo occupati già diverse volte della possibilità di generare energia elettrica sfruttando la potenza delle onde. Si tratta di sistemi altamente potenziali ma ancora poco sviluppati ed avanzati tecnologicamente su cui molti studiosi stanno ancora lavorando. Oggi parleremo di un nuovo progetto avviato in Spagna, nei Paesi Baschi, dove ha preso il via, qualche giorno fa, la costruzione di un nuovo impianto in grado di sfruttare l’energia delle onde per ottenere elettricità.