Madrid, al via le Olimpiadi dell’architettura a emissioni zero

Al via le Olimpiadi dell’architettura a emissioni zero a Madrid, una diciotto giorni che condurrà all’incoronazione del progetto che avrà superato le dieci prove del Solar Decathlon. All’interessante iniziativa, quest’anno giunta alla decima edizione (la seconda in Europa), partecipa anche e per la prima volta un progetto interamente italiano intitolato Med in Italy.

Vino ad emissioni zero, esperimento a Montepulciano

In un mondo che vede le auto ad emissioni zero, le case ad emissioni zero e quasi ogni attività umana tendere verso le emissioni zero, perché non provarci anche con il vino? E’ questa la missione che si è promessa di portare a compimento un’azienda toscana, la Salcheto di Montepulciano, dove si produce il famoso vino esportato in tutto il mondo. L’ente Certificazione Qualità e certificazioni Iso ha infatti intenzione di inserire una nuova etichettatura che prevede la dichiarazione di quanta CO2 viene emessa per produrre una bottiglia di vino, in modo da premiare gli sforzi di aziende come questa che non vogliono emettere nemmeno un grammo di anidride carbonica.

Per l’Earth Day anche Topolino è a Impatto Zero(R)

In occasione dell’Earth Day di oggi anche Topolino, il settimanale Disney dedicato ai bambini, aderisce al progetto Impatto Zero(R) di LifeGate ed esce in edicola con un numero tutto green.

Topolino per la 41^esima Giornata delle Terra abbatte le emissioni di anidride carbonica e di gas serra, generate per la realizzazione delle copie in uscita questa settimana, contribuendo alla creazione e alla tutela delle foreste in crescita in Costa Rica.

Nissan Leaf NISMO RC, l’auto da corsa emissioni zero

Nissan Leaf NISMO RC

Nissan Leaf NISMO RC. Un’auto da corsa che mette d’accordo ecologia e adrenalina, così la descrivono in casa Nissan. RC sta per Racing Competition e Leaf, che ve lo dico a fare, la conosciamo tutti, come l’etichetta del primo veicolo al mondo a emissioni zero prodotto per il mercato di massa.

Un cuore a propulsione 100% elettrica alimentato da una batteria agli ioni di litio per la vettura che promette una competizione a ridotto impatto ambientale e che fa il suo debutto al New York International Auto Show del 2011.

Birò, lo scooter elettrico a quattro ruote

Se l’anno 2010 si è chiuso con un bilancio negativo per l’ambiente, come si legge nel rapporto WWF, il nuovo anno sarà all’insegna della biodiversità e dell’energie pulite, almeno questo è quello che noi tutti speriamo! E’ importante che tutti noi nel nostro piccolo facciamo qualcosa per limitare i consumi e ridurre l’inquinamento.

Un modo semplice per cominciare è munirsi di un veicolo elettrico per raggiungere la sede di lavoro, l’Università in cui si studia, o per fare shopping a basso impatto ambientale. Su segnalazione di un lettore oggi vi parliamo di uno dei molti modelli di scooter elettrici ad emissioni zero, Birò della casa Estrima.

Smart lancia lo scooter elettrico

Al Salone di Parigi, che prenderà il via il prossimo 2  ottobre e fino al 17, non mancheranno le sorprese per quanto riguarda la mobilità sostenibile. D’altronde le auto verdi

Zero emission race, l’eco-giro del mondo parte ad agosto

auto zero emission race

Nel 2008 Louis Palmer decise di compiere una delle più grandi imprese ecologiche al mondo, facendo il giro del globo a bordo di un’auto solare. Si trattava di un prototipo da lui stesso progettato, ma che sperava venisse ripreso dalle case automobilistiche negli anni seguenti.

Se però l’idea di un’auto completamente alimentata dal sole è lontana dal diventare popolare, ha attecchito quella del giro del mondo ad emissioni zero, tanto che quest’anno l’Unep ha deciso di indire una vera e propria gara. Si chiama Zero Emission Race, corsa a zero emissioni, e toccherà 150 tra le principali città di tutto il pianeta per un totale di 30 mila km e 80 giorni di cammino (viaggi in mare e soste esclusi). L’intero tour durerà all’incirca 5 mesi.

L’Australia mette il limite alle emissioni al 2020 al 5%, ma per gli attivisti potrebbe essere al 100%

centrali solari australiane

Le battaglie verdi in Australia, uno dei maggiori emittitori mondiali di CO2, cominciano a diventare un po’ più concrete. Purtroppo il Governo del maggiore Paese dell’Oceania è recentemente riuscito a far passare una legge che potrebbe ridurre le emissioni ad un misero 5% entro il 2020 (l’obiettivo dell’Europa è al 20%). In risposta, Beyond Zero Emissions (un gruppo di attivisti ambientali) ha esposto un piano che dimostra come l’Australia potrebbe arrivare ad essere ad emissioni zero, senza grandi progressi tecnologici.

Mothen Nature Network spiega precisamente come ciò potrebbe accadere:

Secondo il piano, il 60% dell’energia della nazione potrebbe derivare dal CSP (concentrazione solare termico) e il 40% dal vento. Il gruppo non vede la necessità di inserire l’energia nucleare nel mix che, continua a ricorrere ad una risorsa in diminuzione, l’uranio. Il sole e il vento si completano a vicenda e in combinazione con lo stoccaggio di sale fuso e la combustione di biomasse rinnovabili, si potrebbe creare anche un flusso di energia elettrica per i 21 milioni di abitanti della nazione.

Record di volo per un aereo a zero emissioni senza pilota: quasi 24 ore di fila

ion tiger

Lo Ion Tiger, un aereo senza equipaggio con celle a combustibile alimentate a idrogeno sviluppato dal Naval Research Laboratory, ha appena registrato un record ufficioso di volo: ha volato per 23 ore e 17 minuti su un’area di prova. E ha fatto il tutto con emissioni zero.

Viaggiando in aria per quasi un giorno intero, il record del Tiger riguarda la durata di volo per un veivolo a motore a celle combustibile. Queste celle svolgono un ruolo a bordo non solo super-efficiente, ma il sistema elettrico con celle a combustibile ha una propulsione super silenziosa, un altro vantaggio durante l’atterraggio, in quanto il motore è a combustione interna. È relativamente leggero, tutto il piano pesa solo 37 chili.

Norvegia: obiettivo emissioni zero entro il 2030

norvegia

La Norvegia ha appena annunciato di aver deciso di prendere l’iniziativa sulla scena mondiale in merito al taglio del carbonio. Se un trattato globale può essere negoziato a Copenaghen il prossimo dicembre, la nazione si impegna a fare di più, e cioè spera di riuscire a ridurre le emissioni di carbonio del 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020. Ma l’obiettivo più ambizioso fissato da qualsiasi nazione sviluppata al mondo, quello della Norvegia, è impegnarsi a diventare completamente ad “emissioni zero” nei soli 10 anni successivi.

L’annuncio ha contribuito a riaccendere le speranze che un trattato globale sul clima fosse possibile, e ha già trascinato l’ambizioso Giappone sui piani di contenimento delle emissioni. Sembra che ci sia una volontà crescente di seguire tali percorsi sul fronte del clima nella comunità internazionale. Almeno da parte delle nazioni più sensibili al problema.

Arrivano (finalmente) le auto ad aria compressa in Europa

airpod

Gli olandesi in molti campi sono molto più avanzati rispetto al resto d’Europa, ma anche del mondo, e per questo vogliono mantenere questo primato anche in un campo dove finora non hanno avuto punte di eccellenza, l’automobile. Per questo Amsterdam sarà la prima città europea a sperimentare le automobili ad aria compressa.

Promesse già nel lontano 2001 e tecnicamente pronte solo in India grazie alla Tata, finalmente esse sbarcano anche in Europa, grazie alla Motor Development International (MDI) che ha sede non nei Paesi Bassi, ma in Francia, a pochi chilometri da Nizza.

Le caratteristiche di quest’automobile sono a dir poco strabilianti. Prima di tutto, possono lottare ad armi pari con le piccole auto da città, il modello del futuro, visto che sono lunghe soltanto due metri, ma danno posto anche a 3 passeggeri, a differenza delle due delle auto mini finora utilizzate. Ma le caratteristiche che la fanno essere l’auto più ecologica del mondo sono altre.

La Volvo tra biocarburanti e motori elettrici

L’auto ecologica continua ad essere al centro dell’attenzione dei grandi dell’automobile che lavorano da anni allo sviluppo di auto elettriche o ibride ad emissioni zero. Tutte le case automobilistiche hanno lanciato programmi ecologici per la realizzazione di auto a bassissime emissioni nocive. In quest’ottica la Volvo ha avviato un programma che prevede nell’immediato l’utilizzo dei biocarburanti e in un futuro più lontano lo sviluppo del “plug in“, l’auto elettrica senza l’impiego del motore a combustione. La Volvo, dunque, sceglie di puntare inizialmente sui biocarburanti ed in particolare sul bioetanolo. Già oggi sono disponibili alcuni modelli, come la V70 e la S80, che montano motori Flexifuel turbo-compresso da 2,5 litri e con 5 cilindri il cui consumo di carburante si attesta attorno ai 9,2 l/100 km con cambio manuale e ai 10,2 l/100 km in caso di cambio automatico.