Gas serra

Gas serra

Sono detti gas serra quei gas dell’atmosfera terrestre, di origine naturale o antropica, che sono trasparenti alle radiazioni solari in entrata ma sono in grado di trattenere, in modo consistente, le radiazioni infrarosse emesse dalla superficie terrestre, dall’atmosfera e dalle nuvole. Questa loro proprietà è nota come effetto serra.
I principali gas serra presenti nell’atmosfera sono il vapore acqueo (H2O), l’anidride carbonica (CO2), l’ossido di di azoto (N2O), e il metano (CH4). Le emissioni di questi ultimi tre gas serra sono regolamentate dal protocollo di Kyoto. Spesso l’ozono (O3) è confuso tra i gas serra, ma in realtà esso non trattiene le radiazioni infrarosse, ma filtra invece i raggi solari UVB e UVC.

Vi sono poi molti gas rilasciati nell’atmosfera terrestre dall’attività umana come gli alocarburi, tra cui i più comuni sono i clorofluorocarburi (CFC) utilizzati fino alla metà degli anni ’80 come propellenti per bombolette spray, e tante altre molecole contenenti cloro e fluoro. Le emissioni dei gas alogenati, regolamentate da un trattato internazionale firmato nel settembre 1987, il protocollo di Montreal, sono molto inferiori rispetto agli altri gas serra e la loro concentrazione nell’atmosfera è molto bassa, ma questi gas possono avere un tempo di vita molto lungo, anche fino a 400 anni, e un grande effetto come forzanti radioattivi, da 3.000 a 13.000 volte superiore dell’anidride carbonica. Il forzante radioattivo è la misura d’influenza di un fattore nell’equilibrio tra energia entrante ed energia in uscita nel sistema terra-atmosfera. Il calcolo della misura in cui un gas serra contribuisce all’effetto serra, il Global Warming Potential (GWP, potenziale di riscaldamento globale) è effettuato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Gruppo Consulente Intergovernativo sul Mutamento Climatico) per convertire le emissioni di gas serra in emissioni di CO2 equivalenti.

Inceneritore

Inceneritore

Gli inceneritori sono impianti per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura, l’incenerimento, appunto. I rifiuti vengono così ridotti in effluenti gassosi, polveri e ceneri, ma anche usati per produrre energia elettrica, ottenuta dal vapore sprigionato durante la combustione o teleriscaldamento. In tal caso gli impianti sono detti inceneritori con recupero energetico, o termovalorizzatori.

I rifiuti che vengono smaltiti mediante inceneritore sono principalmente quelli che finiscono in discarica poiché non riciclabili: i RSU (Rifiuti Solidi Urbani), i rifiuti speciali ed in alcuni casi anche i fanghi di depurazione, i rifiuti dell’industria chimica ed i rifiuti medici. Prima di essere inceneriti, i rifiuti vengono sottoposti a trattamenti per eliminare i materiali non combustibili, come metalli, vetro e inerti, e la frazione umida, ossia la materia organica e gli scarti alimentari, agricoli. I rifiuti trattati sono detti CDR, combustibile derivato dai rifiuti, o ecoballe.