In un clima già teso a causa della nuova legge dell’Unione Europea sul taglio delle emissioni delle automobili si inserisce una nuova polemica che rischia di avvelenare ulteriormente il clima. Per avere il quadro di quanto ogni auto inquina, la commissione dedicata si è sempre affidata alle auto-rilevazioni delle case produttrici. È capitato così che qualcuno ne approfittasse. Che ci fossero dichiarazioni false, era già noto da tempo. Ma da pochi grammi non denunciati il fenomeno si è allargato ed ha assunto una proporzione gigantesca.
emissioni automobili
Inquinamento in Italia cresce nel 2011
Zone a traffico limitato e prezzi della benzina alle stelle non hanno fermato gli italiani che nel 2011 hanno fatto registrare un incremento nell’utilizzo dell’auto e, di conseguenza, anche quello dell’inquinamento. Questa è però soltanto una delle cause che hanno portato lo scorso anno all’incremento del pm10 nelle città italiane. Lo studio, realizzato dall’Istat, ha infatti registrato il superamento medio dei limiti del particolato nelle principali città italiane di 54,4 giorni, numeri migliori rispetto a due anni fa (68,9) ma molto peggiori rispetto all’anno precedente (44,6). Ricordiamo che il livello consentito dall’Europa è 35 giorni.
Auto a gas naturale, non sono così ecologiche
In principio era la benzina, poi arrivò il diesel che era un po’ meno inquinante, e poi infine il gas naturale. Ad oggi risulta evidente che questa sia la scelta più ecologica rispetto alle altre due, ma non la più ecologica in assoluto visto che di emissioni ce ne sono molte meno se si acquista un’auto ibrida o elettrica. Ma quanta CO2 si risparmia con un’auto a gas? Secondo una recente valutazione congiunta di diversi istituti di ricerca americani, non è poi una scelta così green.
Auto, italiano inventa metodo per dimezzare i consumi
Con la benzina che sta ormai arrivando alla soglia di 2 euro al litro, ci vorrebbe proprio un’invenzione che dimezza i consumi. Ci ha pensato il signor Leonardo Grieco, che di mestiere fa il ristoratore e come hobby ha le invenzioni. L’ultima che ha ideato è eccezionale, ed è stata anche testata dal Sole 24 Ore per evitare di cadere nell’ennesima bufala trovata online.
Emissioni diesel, più pericolose di quello che si pensava
Gli scienziati dell’Health Effects Institute presso l’Università di Ottawa hanno effettuato un’estesa analisi epidemiologica che si è basata sui dati di 350.000 persone con più di 18 anni, più un ulteriore campione di 150.000 minorenni per valutare gli effetti dell’impatto delle particelle dovute alle emissioni delle auto nell’aria sulla salute. Questo è stato fatto perché qualche benpensante qualche tempo fa disse che non era molto pericolosa. Purtroppo, non c’è nessuna buona notizia:
La revisione ha ritenuto che il rischio di avere una condizione alterata, precursore di attacchi di cuore mortali per le persone che vivono in zone con molto inquinamento, è del 24% anziché del 12 come precedentemente si pensava.
Il New York Times scrive che i settori rilevati inclusi nello studio erano 116 città americane, con i più alti livelli di particelle di inquinamento trovate, in particolare nei settori della periferia orientale di Los Angeles e la valle centrale della California, Birmingham, Alabama; Atlanta, l’Ohio River Valley, e Pittsburgh. Una varietà di fonti di produzione di particelle sottili che comprendono i motori diesel, pneumatici di automobili, centrali termoelettriche a carbone e raffinerie di petrolio concentrate in quelle zone.