Rifiuti Napoli, altre 23mila tonnellate in Toscana

Rifiuti della Campania anche in Toscana, questa mattina è stata ratificata l’intesa tra le due regioni per accogliere la spazzaturadella provincia di Napoli e delle aree limitrofe. La regione Toscana fino al 31 dicembre si farà carico di 23mila tonnellate di rifiuti campani, le prime 10mila tonnellate già sono in viaggio per le due discariche di Scapigliato (Comune di Rosignano) e di Legoli (Peccioli). I rifiuti campani rappresentano circa lo 0,6% dei rifiuti urbani prodotti ogni anno dalla Toscana, dunque si tratta di una piccola percentuale per le discariche toscane. L’assessore all’Ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini, dopo aver accolto la richiesta del capoluogo campano, ha aggiunto

Ora ci auguriamo che le autorità della Campania prendano provvedimenti per risolvere l’emergenza.

Emergenza rifiuti a Napoli, De Magistris: “Grazie, Genova!”

Emergenza rifiuti a Napoli, in lieve miglioramento la situazione (almeno fino alla prossima crisi!). Il neoeletto sindaco del capoluogo campano, Luigi De Magistris, ringrazia Genova per le 20mila tonnellate di spazzatura napoletana (differenziata) che ha accettato di accogliere. Ai microfoni di SkyTg24 l’ex magistrato non risparmia una frecciatina al decreto del Governo:

La situazione sta migliorando giorno dopo giorno, con sforzi enormi quasi in solitudine, dopo che il Governo ha approvato un decreto legge pilatesco. Esprimo grande soddisfazione per l’intesa avuta con il Comune di Genova.

Emergenza rifiuti a Napoli, rischi sanitari di topi e blatte

Emergenza rifiuti a Napoli: a rischiare in questi giorni, a causa dell’ennesima crisi spazzatura nel capoluogo campano, è la tenuta del Governo, per via dell’ostruzionismo della Lega sul trasporto della monnezza meridionale al Nord, è la credibilità del Ministero dell’Ambiente così come la tenuta delle promesse del neosindaco Luigi De Magistris sulla risoluzione dell’annoso problema che da tempo immemorabile angoscia periodicamente la città partenopea. A rischiare, più di tutti, però, e i danni maggiori, non all’immagine bensì al benessere fisico, sono i cittadini che ci vivono nei rifiuti. Qualche giorno fa abbiamo raccolto il monito lanciato dalla Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) sulle conseguenze dei roghi sulla salute dei più piccoli, costretti a respirare diossina con un aumento correlato di disturbi respiratori. Anche senza roghi, però, i rischi in gioco non sono certo risibili. Ce li illustra l’ANID, l’associazione delle imprese italiane di disinfestazione.

Emergenza rifiuti a Napoli: il Partito Verde Europeo fa appello alla Commissione esecutiva Ue

La situazione disastrosa di Napoli sbarca a Bruxelles. Monica Frassoni, Presidente del Partito Verde Europeo, ed altre colleghe hanno scritto al Commissario all’Ambiente Potocnik e a quello per la salute dei consumatori Dalli, chiedendogli di intervenire. La richiesta è molto chiara: Napoli è una città europea che al momento non sembra avere gli stessi diritti delle altre città europee. In particolare la richiesta è di fare pressioni sul Governo affinché sblocchi la situazione con la Lega Nord per liberare la città dalla spazzatura.

Rifiuti a Napoli, tremila tonnellate di cumuli lungo le strade della città

Rifiuti a Napoli: l’emergenza che conferma la regola. Sarebbero tremila le tonnellate di spazzatura accumulatesi lungo le strade della città  nelle ultime ore. Napoli suda e trasuda immondizia: nel surreale clima elettorale è la città stessa ad essere impresentabile, a causa delle diverse facce che si sono avvicendate sui manifesti, sorridendo coi loro faccioni in posa positiva ed ispirafiduciapopolo, tutte senza scendere da quei manifesti, senza risolvere l’annoso problema dei rifiuti.

Oggi è tornato a parlare l’assessore all’Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli, spiegando che l’impasse non si crea a causa della mancata raccolta bensì del conferimento:

Gli impianti al momento sono pieni, fermi e, dunque, non riusciamo più a conferire.

Rifiuti Napoli, Bertolaso: “Non viene applicata la legge”

Ancora emergenza rifiuti a Napoli. La scorsa notte a Terzigno sono stati dati alle fiamme due autocompattatori. E sale a 46 il bilancio dei mezzi di Enerambiente danneggiati all’interno del deposito della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. Le autorità hanno deciso di far scortare gli automezzi dalle forze dell’ordine fino alla discarica, ma i manifestanti si sono frapposti e si sono registrati scontri con la polizia. Nei tafferugli è rimasto ferito da un sasso che lo ha colpito al volto il vice questore aggiunto Sergio Di Mauro, dirigente del commissariato di Acerra (Napoli).

Decine i roghi appiccati nella notte ai cumuli di rifiuti sparsi nelle strade. Una guerra civile che lascia incredulo il direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che dichiara

Una nuova emergenza-spazzatura? Vedo un tentativo di speculare e strumentalizzare una situazione che dovrebbe essere in teoria sotto controllo. Abbiamo realizzato una serie di discariche a norma, approvate a livello europeo ed abbiamo aperto e collaudato il famoso termovalorizzatore di Acerra, che sta funzionando meglio dei termovalorizzatori del Nord.

Emergenza rifiuti a Napoli: uno scontro senza fine

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Non sembra attenuarsi l’emergenza rifiuti che ha colpito la Campania.
Nel capoluogo campano, aumentano le manifestazioni di protesta, sempre più accese e violente. Nel corso della notte sono stati appiccati ben 84 incendi, mandando in fiamme cumuli e cumuli di spazzatura. Presi d’assalto i vigili del fuoco, un auto andata in fiamma e danneggiato l’ingresso della sede dell’Inps in via Medina, pieno centro.

E’ solo l’ultimo dei bollettini neri che stanno funestando la città campana negli ultimi mesi, e nulla accenna a migliorare.