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Il Ministro Orlando annuncia un piano per i rifiuti e contro il consumo di suolo

ministro orlando piano rifiuti consumo suoloQuesta settimana improvvisamente il Ministro Orlando è uscito dal guscio e si è dato molto da fare sui social network. Come sempre in ritardo rispetto al Paese, è venuto fuori quando ormai gli italiani stanno pensando alle vacanze, ma le cose che ha annunciato ci fanno ben sperare almeno per il ritorno dal mare. Orlando ha infatti annunciato i piani del Governo, ed in particolare del suo Ministero, in merito alle emergenze rifiuti e consumo di suolo, per cercare di invertire la rotta il prima possibile.

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Emergenza rifiuti in Norvegia, ce ne sono troppo pochi

emergenza rifiuti norvegiaAnche la Norvegia ha la sua emergenza rifiuti. Esattamente come noi. Ma con un problema contrario al nostro. Le strade di Oslo non sono ricoperte di immondizia, i cassonetti non sono dati alle fiamme e girando per i vicoli non si respira aria di putrefazione. No, il problema è che ne hanno troppo poca. Il motivo di tutta questa fortuna è da ricercare negli impianti di cogenerazione, che sono noti anche in Italia ma che stranamente nessuno ha avuto l’ardire di costruire. Si tratta di impianti che producono elettricità e riscaldamento partendo dai rifiuti.

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Rifiuti Roma, la svolta dal 25 gennaio

rifiuti roma decreto cliniSembra essersi trovato un accordo per porre fine all’emergenza rifiuti della Capitale, a pochi giorni dalla chiusura della discarica di Malagrotta. Il decreto sulla gestione dei rifiuti firmato dal ministro Corrado Clini, e pubblicato in Gazzetta ufficiale, da domani sarà operativo. Con esso si obbliga la Regione Lazio al trattamento della spazzatura negli impianti sul territorio.

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Emergenza rifiuti, il Centro-Sud sommerso dall’immondizia

emergenza rifiuti centro sud immondiziaNei giorni scorsi vi riportavamo la situazione di Foggia, in cui le strade assomigliano tanto a quelle di Napoli di qualche anno fa. Le carenze strutturali che vanno avanti da anni sono state peggiorate dalla criminalità organizzata che minacciava chi tentasse di raccogliere i rifiuti. Risultato: strade invase dai sacchetti e situazione invivibile. Purtroppo questa è solo la punta dell’iceberg visto che quasi tutte le Regioni del Centro-Sud sono in forte crisi.

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Rifiuti Roma, ancora non c’è soluzione post Malagrotta

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Non abbiamo scelto alcuna discarica per Roma. Abbiamo solamente raffrontato gli effetti che le diverse ipotesi hanno sull’ambiente. L’esame degli altri aspetti paesaggistici, sociali, sanitari e così via spetta a chi deve decidere la collocazione di una discarica residuale.

dunque la situazione per l’emergenza rifiuti della Capitale che tra pochi mesi sarà drammatica con la chiusura di Malagrotta, ancora non è stata definita. A nulla sono valsi, finora, le riunioni e i tavoli tecnici tra il ministro Clini e le amministrazioni locali e regionali, il piano rifiuti di Roma le manifestazioni e le proposte costruttive dei cittadini non sono state accolte e allora, cosa si fa?

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Rifiuti Roma, novità su Corcolle e Riano

rifiuti romaIl ministro dell’Ambiente Corrado Clini non esclude altri siti per la discarica che dovrà sostituire Malagrotta tra pochi mesi. Non solo Corcolle San Vittorino, Riano Quadro Alto, Osteriaccia, Pizzo del Prete Le Macchiozze, Castel Romano Quartaccio, Procoio Vecchio Pian Dell’ Olmo, Monti dell’ Ortaccio, altri luoghi fuori dal Comune di Roma potranno essere scelti per contenere la spazzatura della Capitale. Come ha dichiarato il Sindaco Gianni Alemanno

La ricognizione del ministro Clini sulle aree destinate alle nuove discariche temporanee è a 360 gradi e non riguarda solo i sette siti precedentemente indicati.

Rifiuti: Italia condannata per l’emergenza in Campania

L’Italia non può far vivere nei rifiuti i suoi cittadini, e per questo è stata condannata ad una pena simbolica da parte della Corte per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Il giudice, si legge nella motivazione, ha condannato l’Italia a causa di una emergenza infinita. Dal 1994 al 2009 infatti in Campania l’emergenza rifiuti è rimasta tale e quale, costringendo i cittadini a vivere un mezzo all’immondizia come in una bidonville del terzo mondo.

Rifiuti, ecco come la Danimarca ha risolto il problema

In questi giorni in cui l’emergenza rifiuti a Napoli sembra non aver fine, gettare uno sguardo fuori dai nostri confini e cercar di capire come mai gli altri Paesi non hanno questi problemi può servire per risolvere questo rompicapo che toglie letteralmente il respiro ai napoletani ormai da più di 20 anni. Un esempio da cui imparare molto è quello della Danimarca. Nel 1970 fu aperto l’impianto di Amagerforbrænding, appena fuori Copenaghen, il quale trasformava l’immondizia in energia.

Rifiuti Napoli, quando il futuro è messo al rogo

Emergenza rifiuti a Napoli, non si arrestano i roghi nel capoluogo campano, firmati dalla camorra così come le barricate secondo quanto affermato ieri dal neosindaco Luigi De Magistris. E mentre infuriano le polemiche sul potenziale aiuto delle Regioni del Nord nella risoluzione della drammatica situazione in cui versa la città partenopea, le emissioni di diossina sono libere di circolare, insinuandosi nelle crepe di una salute pubblica già compromessa ed esponendo a rischi a breve, medio e lungo termine le categorie più fragili: gli anziani, gli asmatici, i malati cronici, i bambini. Proprio per quanto concerne le conseguenze dei roghi sulla salute dei più piccoli è intervenuta nelle ultime ore la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), lanciando l’allarme sul potenziale impatto di una fase di stallo dell’emergenza.

Rifiuti Napoli, De Magistris: ” Dietro i roghi regia della camorra”

Rifiuti Napoli, ormai un dramma, l’ennesima emergenza degli ultimi giorni ha portato alla luce la necessità di provvedimenti d’urgenza per evitare il diffondersi di epidemie che mettano a rischio la salute pubblica oltre che, ovviamente, per ripristinare livelli accettabili nella qualità della vita dei cittadini e dare una ripulita all’immagine turistica di questa meravigliosa città, insozzata dalla monnezza, avvolta in un lezzo disgustoso che con il caldo delle ultime ore sta divenendo sempre più opprimente e pesa come una cappa di marciume sulle vite degli abitanti. A peggiorare una situazione già a dir poco drammatica contribuiscono i roghi appiccati ogni giorno ai cumuli, sporco che brucia diffondendo emissioni di diossina e trasformando la spazzatura accumulata in rifiuti speciali, ancora più ostici da smaltire.

Rifiuti Napoli, da emergenza ad urgenza

Parlare di emergenza rifiuti a Napoli è ormai un eufemismo. L’emergenza è una situazione di pericolo che si viene a creare all’improvviso, ma la situazione tragica del capoluogo campano va avanti da più di 20 anni. Per questo ieri è sceso in campo persino il Presidente della Repubblica, il quale ha definito la situazione dei rifiuti nella sua città un’urgenza. Ed ha ragione, dato che si tratta di una situazione insostenibile, aggravata dal fatto che la politica, per puri giochi di palazzo, sembra aver abbandonato la città.