Microsoft tenta di abbattere di un terzo le sue emissioni entro il 2012

Microsoft sta tentando di cavalcare, come il resto del mondo, l’onda ecologica, e tenta di concentrarsi sulla riduzione delle proprie emissioni. Già in precedenza si sapeva che l’impegno iniziale si era basato sul tentativo di aumentare l’efficienza energetica dei data center, ma la società sta cercando di fare di più per abbattere la propria impronta ambientale.

La società ha fissato come obiettivo il ridurre le emissioni di carbonio per unità di reddito del 30% rispetto ai livelli del 2007 entro il 2012, in pratica portare le emissioni dagli 880 milioni di tonnellate di CO2 all’anno fino a non più di 600. Questo è un obiettivo molto importante, che Microsoft cerca di ottenere per dare un buon esempio a tutta la società, dato che chiunque è in grado di farlo, o almeno di provarci. Ma come farà il colosso americano a raggiungere il suo obiettivo?

All’Umbria l’oscar delle rinnovabili

Chi l’ha detto che in Italia non si fa nulla per l’ecologia, ed in special modo per le energie rinnovabili? Certo, potremmo fare di più, molto di più, soprattutto a livello collettivo, ma intanto ci sono già delle eccellenze che sono state premiate.

Martedì sera a Bruxelles c’è stata la notte degli oscar per l’energia rinnovabile, e l’ambito premio è andato ad un progetto tutto italiano, quello del “Consorzio Produttori Agricoli Acque Minerali Umbre s.r.l., Acquasparta” nella categoria del premio ” Comunità Energetiche Sostenibili”.

Una rivoluzione energetica anche in Italia, firmato accordo su energie rinnovabili tra ambientalisti e industriali

Mentre a Poznan si conclude la conferenza dell’Onu sul clima, con l’adozione di una road-map, un programma di negoziati da adottare nei prossimi dodici mesi, e a Bruxelles i 27 rappresentanti dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo soddisfacente, ridurre le emissioni del 20%, arrivare al 20% di fornitura dell’energia totale da fonti rinnovabili e pulite entro il 2020, in Italia ambientalisti e industriali iniziano a venirsi incontro, raggiungendo un’intesa che riguarda proprio le energie rinnovabili.

L’idea alla base dell’accordo è quella di scatenare una vera e propria rivoluzione energetica anche nel nostro Paese, dando un’enorme spinta al settore delle rinnovabili, evitando che ristagni in progetti scarsamente finanziati che finiscono per rivelarsi buoni solo per l’ambiente ma improduttivi per gli industriali. D’altra parte, Il nome del patto è già di per sè programmatico degli intenti da raggiungere: Una rivoluzione energetica anche in Italia.

Obama inaugura il “Green New Deal”

Diciamoci la verità, siamo tutti un pò invidiosi dell’America e del nuovo Presidente (ancora non in carica) che si ritrova. Lo vorremmo anche noi un capo del Governo che vede in internet una opportunità anzichè una minaccia, e nell’ecologia il modo per risolvere i problemi dello Stato, e non una scocciatura.

Per fortuna che la nazione-modello del mondo ha deciso una svolta storica, e si tratterà di una svolta ecologica. Annunciando le riforme che Obama attuerà a partire dal prossimo 20 Gennaio, data di insediamento alla Casa Bianca, il discorso del neo Presidente eletto si è incentrato su due punti fondamentali: le infrastrutture e l’ambientalismo. A noi ovviamente interessa il secondo.

ThermaProof: le finestre super-isolanti che fanno risparmiare e riducono le emissioni di CO2

Risparmiare sulla bolletta energetica e ridurre le emissioni di anidride carbonica grazie ad una delle finestre più efficienti al mondo. Si chiama ThermaProof ed è stata ideata dalla Serious Materials, azienda californiana leader nel settore dei materiali da costruzione. ThermaProof è una eco-finestra super isolante in grado di migliorare notevolmente l’isolamento termico e di ridurre le perdite di energia fino al 40%. Le finestre ThermaProof, secondo la Serious Materials, sarebbero, in base al  modello scelto, dal 200 al 400% più efficienti, dal punto di vista energetico, di qualsiasi altra finestra in circolazione e per garantire al massimo il prodotto, l’azienda offre una garanzia a vita. L’elevato isolamento delle nuove finestre ThermaProof è ottenuto grazie all’impiego di una o due sottili e sospese pellicole di vetro in grado di sigillare efficacemente l’apertura della finestra.

L’esercito statunitense fa la guerra rinnovabile

Aveva fatto un po’ discutere qualche tempo fa su Ecologiae la notizia di alcune rivoluzionarie divise mimetiche dei soldati australiani, funzionanti grazie alla luce solare.
Ora anche l’esercito americano ha una svolta ambientalista, anche se è un po’ un controsenso fare la guerra in maniera ecologica. Credo sia un paradosso irrisolvibile.

In effetti, le divise solari non ci rendono certo più digeribile il fatto che si combatta, nè che si definisca una guerra “giusta”.
Tuttavia vogliamo pensare, ottimisticamente, che il fatto di ridurre l’impatto ambientale non sia una mossa populista studiata dall’esercito americano per raccogliere consensi e che la svolta verso le energie rinnovabili dei soldati trovi applicazioni concrete solo in operazioni di pace.
E’ di questi giorni la notizia di un ulteriore potenziamento nell’utilizzo di energia pulita voluto dall’US Army, che ha diffuso in un comunicato stampa diverse nuove iniziative che l’esercito si appresta a realizzare per diventare un “modello per i militari e la nazione” in termini di efficienza energetica.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sceglie il solare. Presentato progetto per realizzare impianti fotovoltaici.

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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha deciso di volersi mettere al passo con i tempi in campo energetico, puntando sull’energia solare. Il Consiglio direttivo dell’Ente ha infatti approvato recentemente un progetto preliminare per la costruzione di impianti fotovoltaici nel territorio del Parco. Il progetto in questione mira ad una maggiore autonomia ed efficienza energetica del parco e all’utilizzo di energie rinnovabili all’interno delle strutture dell’Ente e in particolare del comune di Pescasseroli (L’Aquila) dove si trova la sede principale del Parco.

“La nuova frontiera del Parco in campo energetico” è il nome che il presidente del Pnalm ha scelto di dare al progetto che prossimamente verrà presentato al Ministero dell’Ambiente per ottenere la sua valutazione e per partecipare ad un bando per il finanziamento di tali interventi fino al 50%.