Case del futuro, le donne britanniche le sognano verdi

È probabile che il tipo di tecnologia che oggi si pensa possa esistere in futuro assomigli a quella vista negli episodi di Star Trek, ma una nuova ricerca su ciò che i consumatori si aspettano dalla cucina dei loro sogni fra 30 anni indica un forte desiderio di un “ritorno alla natura“.

Una nuova ricerca effettuata dal rivenditore Ikea su ciò che vogliono i consumatori ha rivelato che le caratteristiche nella loro cucina dell’anno 2040 nel Regno Unito e Irlanda dovranno prevedere efficienza energetica ed uno

spazio verde in cui il giardino emerge in cucina, permettendo di coltivare il proprio cibo.

Firenze, inaugurato primo edificio a impatto zero (fotogallery)

E’ stato inaugurato oggi a Firenze il primo edificio residenziale della città a impatto zero, realizzato dall’impresa UrbanoCacciamani.
Sono intervenuti al taglio del nastro l’assessore all’ambiente Stefania Saccardi, il consigliere regionale Marco Carraresi, l’assessore provinciale all’ambiente Renzo Crescioli, il presidente dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia (AFE) Sergio Gatteschi e il direttore CasaClima di Bolzano Norbert Lantschern, che ha consegnato al costruttore la prima targa classe A.

Il fabbricato, ad alta efficienza energetica, si trova al centro del capoluogo toscano, in via Cittadella, angolo via delle Ghiacciaie. I 17 appartamenti dello stabile godranno di un risparmio energetico senza precedenti stimato nell’80% dei consumi, che sfrutta le nuove tecniche di costruzioni edili e la cosiddetta tecnologia del cappotto.
In pratica il microclima interno è garantito dalla dispersione di calore nulla e dalle facciate esterne ventilate in travertino.
Il riscaldamento degli ambienti avviene grazie ad una piccola caldaia a condensazione dei fumi con l’ausilio delle pompe di calore.

Obiettivo Italia sulle rinnovabili: raggiungibile con incentivi e regole trasparenti

incentivi-rinnovabili-regole-obiettivo-italiaIn Italia, per quel che riguarda lo sviluppo energetico da fonti rinnovabili, ci stiamo spingendo purtroppo nella direzione opposta all’Europa che, infatti, spinge con forza sull’economia verde. Questo perché, in accordo con quanto riporta Legambiente, nell’ultima manovra finanziaria si è intervenuti sui certificati verdi mettendo a rischio, anzi bloccando di fatto, lo sviluppo delle rinnovabili ed alimentando purtroppo un clima di incertezza.

Eppure secondo l’Associazione Ambientalista, in base alle risultanze emerse da un convegno organizzato in collaborazione con Globe Europe ed Anev, gli obiettivi dell’Italia sulle rinnovabili sono raggiungibili semplicemente adottando una chiara ed efficiente politica di incentivi unitamente a regole trasparenti.

Fonti rinnovabili: l’economia si può salvare con un futuro più verde

fonti-rinnovabili-greenpeace-economia-verdeL’economia e la finanza mondiale sono dentro un pantano. Neanche il tempo di smaltire la crisi dei mutui subprime che la speculazione ha fatto barcollare la moneta con la quale facciamo la spesa di tutti i giorni. Il tutto in un contesto che vede una disoccupazione galoppante, non solo in Italia, ed uno scenario di bassa crescita nel nostro Paese così come nell’intera Eurozona che rischia di farci tornare indietro di decenni sotto molti punti di vista.

Come uscire dunque da questa situazione? Come si può salvare un’economia capitalistica e consumistica che negli ultimi 10-15 anni ha pensato solo ai profitti infischiandosene spesso del bene comune e della tutela della collettività?

Una utility riduce gli sprechi energetici tanto da alimentare 18.000 abitazioni

vecchi frigoriferi

Consumers Energy, una utility del Michigan, ha dovuto adeguarsi alle esigenze della legge di riforma energetica del 2008, la quale impone che questo tipo di aziende debbano lavorare con i propri clienti per ridurre l’uso di elettricità del 5,5% e di gas naturale del 3,85% entro il 2015. Il loro lavoro non si è però limitato a raggiungere gli obiettivi, ma li hanno superati alla grande. Ad oggi l’energia elettrica risparmiata dai suoi clienti è stata il 134% del target ed il risparmio di gas naturale del 132% rispetto all’obiettivo che si erano prefissi.

Secondo le stime sulle misure di efficienza energetica installate durante i primi sei mesi, il programma farà risparmiare oltre 145.000 megawatt-ora (MWh) di elettricità l’anno ed oltre i 397 milioni di metri cubi annui di gas naturale. Per avere un’idea dell’enormità delle cifre basti pensare che quest’elettricità risparmiata equivale al consumo di circa 18.000 clienti privati, ed il gas naturale per circa 3.700 clienti.

Risparmio energetico: Ford guadagna 1,2 milioni di dollari tagliando la Co2

ford

Abbiamo scritto molte volte sulle strategie per il risparmio energetico, in particolar modo per quanto riguarda i computer. Non c’è ragione infatti per non approfittare dei vantaggi del risparmio energetico, i quali vanno dalla bolletta elettrica più leggera al minor inquinamento prodotto dagli impianti di generazione energetica. E se non avete un’idea di quanto questo risparmio possa essere concreto, prendete l’esempio più recente che proviene dall’americana Ford.

Tutti i computer della società sono stati settati in modo da avere un risparmio energetico. Lo scorso anno il risparmio nella megabolletta del colosso delle automobili è stato stimato in 1,2 milioni di dollari (quasi 900 mila euro), mantenendo tra 16.000 e 25.000 tonnellate la propria CO2 emessa nell’atmosfera.

Anche gli alimenti hanno la loro efficienza energetica

efficienza energetica cibo

Un post del The Oil Drum rende noti alcuni dati interessanti sulla quantità di energia necessaria per produrre diversi tipi di alimenti. Organizzati nel grafico qui sopra, i vari tipi di alimenti sono stati classificati in base al loro utilizzo di energia per la produzione da Graham Hill, fondatore del sito Treehugger, in merito al lancio dell’iniziativa di una settimana vegana, piuttosto che una vegetariana, in quanto alcuni alimenti come il formaggio sono ad alto consumo energetico come la carne.

La tabella è in inglese, ma è facile capire i dati. Il cibo che costa meno in termini energetici è sicuramente il cereale, che consuma meno di un kw/h per produrne una tonnellata. Di certo un cibo eco-friendly che fa anche bene al corpo, visto che è consigliato in tutte le diete. Appena sotto ci sono il latte e le mele, tutti prodotti naturali che come unico consumo energetico hanno soltanto il consumo d’acqua per innaffiarli o poco più.

Poi a scendere troviamo le uova e il pollo che arrivano sulla soglia dei 5 kw/h per tonnellata, ed infine formaggio, carne suina e, più di tutti, la carne bovina, che ricordiamolo, oltre a consumare enormi quantità di energia, è anche quella più inquinante, dato che il metano prodotto dai bovini in grande quantità va ad aggiungersi a tutti gli altri gas serra emessi dall’uomo.

Passivhaus: cos’è e come fare per averla

passivhaus vittoriana

Nel mondo Occidentale gli edifici storici sono in grave pericolo: l’efficienza energetica dei cosiddetti “antichi” è solo una favoletta, quando in realtà, la maggior parte degli edifici possono essere isolati, chiusi e portati fino ad un livello molto più alto di efficienza, sfruttando anche quei concetti architettonici di una volta, che oggi per la fretta di costruire interi palazzi in una notte, non si osservano più.

Ecco perché questa casa a schiera vittoriana a ovest di Londra è così interessante, i costruttori non solo stanno facendo una ristrutturazione, ma la stanno rifacendo in stile “Passivhaus“, o meglio, casa passiva. Lo standard Passivhaus è difficile da incontrare oggi (si spera non lo sia più tra qualche anno), ma richiede tantissimo isolamento, infiltrazioni d’aria molto basse e una forma compatta. Le vecchie case spesso soddisfano quasi tutti questi requisiti, tranne che il solito punto dolente delle fughe d’aria.

Un nuovo dispositivo restituirà l’elettricità attraverso il ghiaccio

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Diverse aziende elettriche nel Sud della California ed una in Colorado hanno recentemente firmato un contratto che servirà per distribuire i dispositivi che immagazzinano energia attraverso il ghiaccio, da installare sui tetti delle case. Le unità utilizzeranno energia elettrica per fare il ghiaccio durante la notte quando la domanda di energia è bassa, e poi usarlo per raffreddare gli edifici di giorno.

Il New York Times descrive l’invenzione così:

Il sistema immagazzina in modo efficace l’elettricità prodotta la notte prima, quando i generatori stanno con le mani in mano, e poi la usa per ridurre la domanda di energia elettrica nei pomeriggi caldi, quando il sistema di generazione è massimizzato. Come nel caso degli impianti di condizionamento d’aria ordinaria, il ghiaccio viene prodotto utilizzando un compressore. Tuttavia, poiché il ghiaccio è prodotto di notte, quando l’aria condizionata è scarsamente richiesta, i costi dell’energia elettrica sono relativamente bassi.

Reti intelligenti: la prima sperimentazione riduce di un quinto l’elettricità consumata

contatore smart grid

L’argomento delle cosiddette “smart grid“, ribattezzate in italiano “reti intelligenti“, è il punto più dibattuto nell’ecologia moderna, ed è quello su cui si spera si baseranno le politiche energetiche del mondo in futuro. Sentiremo sempre più parlare delle reti intelligenti, ed in parte su questo sito potete già trovare alcune idee per applicarle. Ma in cosa consistono queste reti?

La parola “intelligenti” ovviamente non significa che è stata inventata una tecnologia in grado di pensare da sè, e superare l’intelletto umano, ma si tratta di un uso più efficiente dell’intera rete elettrica. Le smart grids hanno fatto il loro esordio con degli apparecchi che, acquistabili in molti negozi in America, ed on-line in Italia, possono abbattere l’utilizzo elettrico degli elettrodomestici, senza farcene accorgere.

Anche la Apple entra nel mercato della “smart-grid”

apple risparmio domestico

Può la Apple migliorare l’efficienza energetica di tutti i suoi prodotti come ha fatto per gli smartphone? Pare proprio di sì. Il sito Patently Apple ha scoperto un brevetto depositato dalla società di Steve Jobs, il quale suggerisce che è in previsione una nuova gestione energetica dei suoi prodotti. Lo “Smart Home Energy Management System” (Sistema di gestione intelligente dell’energia domestica), comprende una serie di settori, tra cui quello che piace tanto ai fan della Apple: i gadget.

[Il dispositivo potrebbe collegarsi ad] ogni presa di corrente nella vostra casa o in ufficio in un condotto per l’audio, video e dati. Le tecnologie wireless potrebbero essere inclini al “dead-spot” e poi spegnersi, ma con gli adattatori HomePlug certificati è sufficiente collegarla per pochi minuti e disporre di una connessione Internet ad alta velocità proveniente da ogni presa della casa. Si potrebbe fare la stessa cosa per l’HDTV e iTunes.

Le case verdi? Spesso sono tossiche

tossicità nelle case

Un anno fa ci lamentavamo che l’efficienza energetica poteva essere una buona cosa, ma non a scapito della qualità dell’aria e della salute delle persone. L’efficienza energetica delle case riguarda prima di tutto il modo in cui sono costruite, e cioè fatte per essere il più ermetiche possibile.

Ora però un nuovo studio della California Environmental Protection Agency’s Air Resources Board ritiene che il 67% delle nuove abitazioni non rispettano gli standard minimi per il ricambio d’aria. Sembra che nessuno apra più le finestre o avvii la cappa per lo scarico dei fumi da cucina sufficientemente per ventilare adeguatamente le proprie case. Capirete che se in California, dove sono all’avanguardia su questo campo, si trovano in una situazione di “poca sicurezza”, figuriamoci quello che può accadere da noi.

Obama e Hu Jintao ci ripensano e trovano un piccolo accordo ecologico

obama e hu jintao

I presidenti Obama e Hu Jintao si sono già pentiti di quello che hanno fatto in questo fine settimana, quando hanno precipitato ogni speranza di un trattato vincolante per il mese prossimo in occasione del congresso di Copenaghen. Ieri, per fortuna, hanno cambiato rotta, ed hanno trovato un accordo su un nuovo partenariato tra i due Stati, i due maggiori inquinatori del pianeta, per condividere informazioni sulle tecnologie energetiche rinnovabili.

L’annuncio dice che gli Stati Uniti e la Cina si sono impegnati a lavorare insieme per la distribuzione di energie rinnovabili e di migliori pratiche in materia di ammodernamento della rete. Aggiornare la griglia nel 21° secolo è una priorità per aumentare l’efficienza energetica di entrambi i Paesi.