Energia pulita: finanziamenti in Provincia di Teramo

Nell’ambito del cosiddetto “Patto dei Sindaci“, nella Provincia di Teramo arrivano quasi sette milioni di euro dalla Regione Abruzzo con la finalità di incentivazione e promozione all’uso dell’energia pulita. Nel dettaglio, trattasi di 2,8 milioni di euro di finanziamenti destinati alla Provincia di Teramo, e 4 milioni di euro per i Comuni; le finalità di utilizzo dei fondi spaziano dai progetti per i privati all’uso delle fonti di energia rinnovabile, alla revisione dei regolamenti comunali in ottica “green”, e passando per gli interventi di riqualificazione e di riconversione al risparmio energetico delle strutture pubbliche e degli edifici.

Il “Patto dei Sindaci”, in accordo con quanto ricorda proprio la Provincia di Teramo attraverso il sito Internet istituzionale, prevede che, nell’ambito del programma europeo, le emissioni di agenti inquinanti da qui al 2020 vengano tagliate del 20%; trattasi, nello specifico, di finanziamenti provenienti dall’Asse II Energia del Programma POR Fesr per un ammontare complessivo pari ad oltre 35 milioni di euro.

Abruzzo, 35 milioni di euro dall’UE per risparmio energetico e fonti rinnovabili

L’Abruzzo punta alla riduzione delle emissioni di CO2 pari al 20% entro il 2020. E lo fa grazie al sostegno dell’Unione Europea che ha stanziato per le politiche di sviluppo delle rinnovabili ed il risparmio energetico una somma pari a 35 milioni di euro, frutto di una rimodulazione concordata dell’asse II energia del Por Fers 2007-2011.

Il presidente Gianni Chiodi dice basta alla costruzione di marciapiedi, giardini pubblici ed a quella che definisce la politica del consenso immediato che si basa per l’appunto su interventi subito visibili dai cittadini, e punta piuttosto su obiettivi più ambiziosi a medio e lungo termine come lo sono l’efficientamento energetico degli edifici, gli interventi sugli impianti di riscaldamento obsoleti, l’installazione di termoregolatori e tutto quanto necessario per ottenere strutture pubbliche e private adeguate a perseguire un risparmio energetico su larga scala.

L’Empire State Building sarà alimentato al 100% dall’energia eolica

Probabilmente si tratta dell’edificio per uffici più famoso del mondo, o almeno è quello che pensano i proprietari (ma anche il sottoscritto). Ora l’Empire State Building è anche il più verde tra gli edifici del pianeta, ed il più grande acquirente commerciale di energia rinnovabile di New York City. Ma come ha fatto a raggiungere questo titolo?

La società proprietaria dell’edificio preferito di King Kong ha appena firmato un contratto con la Green Mountain Energy per fornire il 100% dell’energia elettrica necessaria, all’incirca intorno ai 55 milioni di chilowattora, i quali proverranno dall’energia eolica, tramite certificati di energie rinnovabili di un’azienda associata alla Green Mountain che si occupa di energia rinnovabile nello Stato di New York, la NRG Energy.

Fonti rinnovabili: MSE, finanziamenti per gli edifici pubblici

Via libera ai finanziamenti statali per il sostegno ai progetti innovativi di realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico, ed in particolare il Direttore generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, ha provveduto al riguardo a firmare il nuovo avviso che ha fatto partire una nuova procedura ad evidenza pubblica a favore dello sviluppo sul territorio italiano dei progetti innovativi nel campo delle rinnovabili.

In particolare, la misura è accessibile da parte delle cosiddette “Regioni Convergenza“, ovverosia la Puglia, la Regione Campania, la Calabria e la Regione Sicilia. Trattandosi di un avviso per gli edifici pubblici, nell’area Convergenza possono presentare le domande di finanziamento i Comuni, i Ministeri, le Regioni ma anche le Università, le Province e le Comunità Montane a patto di essere proprietari degli edifici dove sarà realizzato il progetto innovativo.

Efficienza energetica, Barroso: l’Europa è lenta

Efficienza energetica, tema spesso meno in risalto, a torto, nell’ampio spettro delle soluzioni previste per una rivoluzione in chiave sostenibile in termini di riduzione dei consumi e del fabbisogno di risorse. Torna a parlarne, in toni tutt’altro che rosei, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che, nell’ambito della conferenza stampa del 2011 incentrata sulla crescita e la governance economica, si dichiara profondamente insoddisfatto dall’andamento europeo a riguardo:

L’Europa va troppo piano sul tema dell’efficienza energetica.

Con efficienza energetica emissioni ridotte del 30% entro il 2020

Il potenziale dell’efficienza energetica nella riduzione delle emissioni generata dal risparmio sui consumi degli edifici, e non solo, è enorme. Tanto da poter far raggiungere quota -30% negli obiettivi taglia CO2 al 2020, rispetto al 20% programmato. Se ne è parlato in questi giorni a Roma nell’ambito del convegno organizzato da AzzeroCO2 dal titolo “Efficienza energetica: le aziende italiane alla sfida del clima”.

I dati sono quelli che provengono da uno studio effettuato dall’Istituto di ricerche Ambiente Italia. La ricerca sostiene che

intervenendo con politiche e incentivi per migliorare l’efficienza energetica in alcuni settori strategici, quali edifici, impianti termici per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, azionamenti elettrici, autoveicoli e bike sharing, è possibile raggiungere una riduzione dei consumi energetici di circa 9Mtep e, soprattutto, delle emissioni di CO2 di 28Mt entro il 2020.

Ecologia domestica, nuove regole Ue per eco-cucine in vista del 2020

La Commissione europea in questi giorni si è espressa sull’efficienza energetica domestica e ha deliberato una serie di provvedimenti per migliorare la qualità degli elettrodomestici, ridurre le emissioni inquinanti e abbattere i costi di vendita.
La progettazione delle cosiddette eco-cucine, con lavastoviglie a basso impatto ambientale sia per uso domestico sia da incasso, con lavatrici alimentate dalla rete elettrica o da batteria che ridurranno il consumo energetico e l’uso di acqua potabile; sono solo alcuni esempi dei nuovi parametri fissati dalla Commissione europea per migliorare l’efficienza energetica delle nostre case.

Le regole sulle eco-cucine sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale ed entreranno in vigore tra 20 giorni, per dare il tempo ai produttori di elettrodomestici di adeguarsi alle nuove normative; sempre che l’Italia le metterà davvero in atto.

Consumi energetici: un taglio con le case ecosostenibili

Attuando una gestione climatica del patrimonio edilizio si può conseguire un risparmio energetico rilevante se si considera che oltre un terzo dei consumi energetici complessivi riguarda proprio gli edifici. Ad affermarlo è stato Salvatore Allocca, Assessore al welfare ed alle politiche abitative della Regione Toscana, sottolineando in merito come sia necessario, al fine di costruire nuove case, nuove case eco-sostenibili, andare ad offrire rispetto ai modelli tradizionali delle alternative in materia di costruzione e realizzazione di alloggi.

Basti pensare che ogni anno i tetti degli edifici in Italia, assieme alle pareti, disperdono energia per un controvalore pari alla bellezza di 270 miliardi di euro, ragion per cui c’è molto da fare se si considera che il nostro Paese ha il peggior patrimonio edilizio del Vecchio Continente.

Incentivi risparmio energetico: senza bonus un danno per l’Italia

Senza la proroga del cosiddetto “ecobonus“, ovverosia la detrazione fiscale al 55% sui costi sostenuti ed ammissibili per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, il nostro Paese perderebbe una grande occasione non solo per la tutela dell’ambiente in termini di riduzione delle emissioni, ma anche per il rilancio della nostra stessa economia e dell’occupazione.

E’ questa, in particolare, la posizione di Altroconsumo su una misura che a quanto pare l’attuale Governo in carica non sembra intenzionato a rinnovare inserendola nella “Finanziaria“, ovverosia nella Legge di Stabilità che dovrà essere approvata, in un clima politico incandescente, attorno alla metà del prossimo mese di dicembre.

Bonus energia: Associazioni Consumatori chiedono il ripristino

A seguito dei rischi legati ad una mancata proroga del cosiddetto “bonus energia“, ovverosia la detrazione fiscale al 55% sugli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici, anche le Associazioni dei Consumatori si sono mobilitate al fine di chiedere al Governo ed al Parlamento che tale beneficio di natura fiscale e non solo venga ripristinato.

Quella del bonus energia è infatti una tra le non tantissime misure che da anni nel nostro Paese funziona per davvero e che ha permesso non solo di creare occupazione, ma anche di sostenere il settore dell’edilizia e dei materiali da costruzione unitamente, cosa di certo non trascurabile, alle ricadute ambientali positive in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2).

Consumi e produzione sostenibile: Emilia-Romagna, nuovo sito della Regione

Al fine di promuovere, sostenere ed incentivare sia la produzione, sia il consumo sostenibile in linea con i criteri e le buone prassi legate allo sviluppo dell’economia verde, nell’Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha annunciato il lancio di un nuovo Portale con la consapevolezza del fatto che i consumi e le produzioni di qualità, senza impatti sul territorio, si ottengono anche con una maggiore diffusione delle informazioni.

La gestione del Portale regionale sul consumo e sulla produzione sostenibile è stata affidata ad Ervet in base ad una convenzione triennale con la quale si punta ad informare ed orientare sia i cittadini in materia di consumi, sia le imprese in materia di produzione e di garanzia di sostenibilità del territorio emiliano-romagnolo.

Sviluppo sostenibile: Regione Emilia-Romagna a Ecomondo 2010

Energia, ricerca e innovazione tecnologica, servizi e reti a disposizione del mondo delle imprese, ambiente e territorio. Sono queste le quattro aree tematiche dello stand della Regione Emilia-Romagna, padiglione D5, presente a Rimini all’edizione 2010 di Ecomondo, la fiera internazionale dello sviluppo sostenibile e del recupero di materia e di energia.

A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come a partire da domani, mercoledì 3 novembre 2010, e fino a sabato prossimo, la Regione Emilia-Romagna attraverso il proprio stand presenterà le iniziative ed i progetti per la green economy e per lo sviluppo sostenibile che hanno coinvolto e che coinvolgeranno, al fine di riqualificare il territorio e di promuovere la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, le Associazioni, il mondo produttivo, i cittadini e gli enti locali sulla base di misure e di regole a carattere strutturale, tecnologico ma anche economico e educativo.

Risparmio energetico: efficienza meno cara del fotovoltaico

La produzione annua di 1kWh con il fotovoltaico costa in termini di investimento 5 euro, mentre per risparmiare sempre 1kWh annuo con l’efficienza energetica di euro ne bastano 1,8. A mettere in risalto questo dato è stata l’Adiconsum nel sottolineare, di conseguenza, come il futuro del risparmio energetico passi innanzitutto attraverso l’efficienza e non prevalentemente attraverso la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili.

L’Associazione dei Consumatori, tra l’altro, ha formulato alcune proposte per le rinnovabili, tra cui quella di dire no alle incentivazioni per gli impianti fotovoltaici a terra, ovverosia quelli in campo aperto, mentre vanno incentivati quelli che vengono realizzati ed integrati nelle costruzioni.

Fonti rinnovabili: risultati, prospettive e potenzialità

Nella giornata di domani, martedì 26 ottobre 2010, a Roma presso il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, con ingresso dal numero 72 di Via Guidubaldo del Monte, si terrà un importante seminario sul tema delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Si farà il punto sui risultati raggiunti, ma anche sulle prospettive di un settore chiave per l’economia del futuro visto che l’obiettivo è quello di andare a produrre per il bisogno dell’umanità l’energia che serve senza andare a creare squilibri sul clima.

Per questo occorre, di conseguenza, che ogni Paese sia dotato di una efficiente politica energetica per il bene comune e per affrontare nella sua globalità un problema che rischia alla lunga di trasformarsi in un’emergenza planetaria.