Expo2015, il padiglione Ecuador tra profumi, esplosioni di colori e ologrammi 3D

Il padiglione dell’Ecuador all’Expo2015 di Milano si presenta particolarmente spettacolare: l’esplosione di colori che caratterizza l’esterno della struttura fanno da apripista, per il visitatore, a un “Viaggio al centro della vita”, secondo il motto scelto per rappresentare il progetto. Il tema ufficiale della partecipazione è invece Discover ouR-Evolution: parole emblematiche se si considera che questa è la prima volta che la nazione partecipa a un’esposizione universale con un proprio padiglione. All’interno non mancheranno sorprese tecnologiche come riproduzioni di profumi e ologrammi 3D.

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Deforestazione, l’Ecuador mette all’asta le proprie foreste

deforestazione ecuadorUna famiglia in crisi normalmente cerca di tirare a campare vendendo i propri gioielli e possedimenti. Uno Stato può fare qualcosa di simile: vendere ciò che ha di più caro, la terra. Accade in Ecuador, uno dei Paesi più poveri del pianeta dove il principale mercato è quello della droga, in cui per cercare di sbarcare il lunario il Governo ha deciso di mettere all’asta le proprie foreste. Legname, materie prime ma soprattutto petrolio. Sono questi i bonus aggiuntivi che gli ecuadoriani vorrebbero monetizzare.

Ecuador: Chevron condannata a pagare per i disastri petroliferi

Nuovo colpo per le compagnie petrolifere che stanno cominciando a pagare per i danni all’ambiente che stanno creando. Il colosso mondiale Chevron è stato infatti condannato a pagare 18,2 miliardi di dollari dal tribunale ecuadoriano, ad un gruppo di 30 mila cittadini di Lago Agrio che avevano visto il proprio territorio devastato dalla Texaco, la compagnia petrolifera che nel 2001 si è fusa nella Chevron.

Ecuador: ambientalisti raccolgono 90 milioni per non far trivellare un’area protetta

Per soldi si fa tutto, anche vendere le proprie ricchezze al miglior offerente. E’ accaduto in Ecuador, terra in larga parte incontaminata, la quale ospita una delle aree più ricche di biodiversità del pianeta. Ma di fronte alle offerte allettanti delle compagnie petrolifere, il Governo ha ceduto ed ha inizialmente concesso di trivellare l’area del Yasuni National Park, rovinando un paesaggio da fiaba (come è possibile vedere dalla foto). Ma per fortuna non tutto è perduto.