scala dei turchi ecomostro

Scala dei Turchi, oggi l’abbattimento dell’ecomostro

scala dei turchi ecomostroLa vicenda ricorda un po’ quella di Punta Perotti, solo che questa volta ci troviamo in Sicilia. Per la precisione a Scala dei Turchi, nell’agrigentino, una meraviglia naturale unica dove alcuni costruttori senza scrupoli (e lasciatecelo dire, anche senza gusto) hanno deciso di realizzare un maxi albergo proprio a ridosso del mare. Senza dubbio sarebbe stato un affare vista la suggestiva veduta. Peccato però che, se fosse stata completata, sarebbe stata deturpante. Per questo oggi avverrà l’abbattimento per ordine della Procura.

Ambiente e legalità, sequestrata struttura turistica abusiva a Porto Cesareo

Non verrà condonato l’ennesimo ecomostro sorto dal giorno alla notte lungo le splendide coste della Puglia: il residence Punta Grossa è finito sotto sequestro grazie alla Guardia di Finanza di Gallipoli del procuratore capo della Procura di Lecce Cataldo Motta, del suo sostituto Antonio Negro e del comandante Vincenzo Di Riella. La buona notizia arriva da Porto Cesareo nel leccese dove non mancano di certo le strutture turistiche abusive salvate da qualche condono edilizio.

Punta Perotti, restituzione terreni a imprese costruttrici ecomostro riaccende le polemiche

A volte ritornano. Sono i nuovi (eco)mostri, nuovi mica tanto però. I terreni di Punta Perotti, a Bari, che ospitavano il famoso ecomostro abbattuto, a furor di popolo, il 2 aprile del 2006, torneranno infatti ai vecchi e a quanto pare legittimi proprietari che ne disporranno, vogliamo augurarci, diversamente da quanto fatto in precedenza. Lo ha disposto il GUP del tribunale di Bari, Antonio Lovecchio, revocando proprio oggi la confisca e ordinando la restituzione del lotto alle imprese costruttrici. Si tratta delle società Sud Fondi, Mabar e Iema, controllate dalle famiglie Andidero, Matarrese e Quistelli.

Riassumere l’intricata vicenda giudiziaria che ha portato alla demolizione dell’ecomostro di Punta Perotti e oggi a questa controversa sentenza, non è compito facile. L’AGI ripercorre le tappe principali dell’iter giudiziario, incluso l’intervento ad hoc di Berlusconi che il 15 dicembre 2004 ordinava la demolizione del complesso delle brutture. Nel 1985, scrive l’agenzia, l’articolo 19 della legge 47 spiegò che

“la sentenza definitiva del giudice penale che accerta la lottizzazione abusiva dispone la confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite”.
Nel gennaio 2001 la Corte di Cassazione in applicazione della norma, ha accettato la lottizzazione dell’area di Punta Perotti e ha confiscato i terreni e gli immobili. La Corte di Cassazione ha, tuttavia, assolto i legali rappresentanti delle imprese lottizzanti, “per errore nell’interpretazione della legge”.

Calabria, un ecomostro legalizzato

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La Calabria non è terra di ecomostri. La Calabria è un ecomostro.

Questa frase di Repubblica riassume in maniera chiara il concetto che vuol dimostrare il recente rapporto della Regione sullo stato della cementificazione delle spiagge lungo i 700 km di costa calabrese. Un rapporto che i dirigenti regionali sapevano sin dall’inizio che sarebbe stato impietoso, ma non così terribile.

La conclusione finale è che su 700 km ci sono 5.120 ecomostri, in pratica un abuso edilizio ogni 150 metri. Una situazione assurda, se non si pensa al fatto che, chiunque vada al Governo di una delle Regioni più belle d’Italia, a comandare resta sempre la ‘ndragheta, con i suoi finti imprenditori i quali, aggirando le leggi o girandosele a proprio favore, riescono a gettare tonnellate di cemento su spiagge conosciute in tutto il mondo.