Terra dei Fuochi, arrestato Chianese, il padre delle ecomafie

terra fuochi ecomafieTerra dei Fuochi, arrestato Cipriano Chianese, 62enne imprenditore affiliato ai Casalesi e considerato il padre (o comunque uno dei padri) delle ecomafie. Ha gestito il traffico di rifiuti illegali confluiti anche tra Napoli e Caserta. È stato inoltre il primo a esser stato rinviato a giudizio per avvelenamento delle acque e per disastro ambientale.

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Ambiente ed ecomafie, alcuni dati

traffico illecitoIl giro d’affari delle ecomafie nel nostro Paese ammonta a circa 16,6 miliardi di euro. Con un fatturato da multinazionale, il volume dei traffici illeciti copre gran parte dell’economia italiana a cominciare dalla raccolta e dallo smaltimento dei rifiuti, all’abusivismo edilizio, al traffico di animali esotici e a rischio estinzione, agli incendi dolosi, alla distruzione del paesaggio. E questi sono gli illeciti solo per quel che riguarda le tematiche ambientali.

Rifiuti, il dossier Legambiente dopo 10 anni d’inchieste

“Rifiuti Spa. Dieci anni d’inchieste sui traffici illegali di rifiuti. I risultati raggiunti e le proposte per un nuovo sistema di tutela penale dell’ambiente” è l’ultimo dossier choc di Legambiente che ha monitorato tutti i fatti, gli illeciti, le promesse dell’Italia dal 23 febbraio 2002 ad oggi, giorno in cui viene emessa “la prima ordinanza di custodia cautelare per traffico illegale di rifiuti nel nostro Paese” dal Comando Tutela Ambiente dell’Arma dei Carabinieri. Oggi esiste una legge specifica per contrastare le “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” (art. 260 del Dlgs 152/2006) e si sonotano 191 inchieste, 1.199 ordinanze di custodia cautelare.

Abolizione SISTRI, anche per la Prestigiacomo “E’ un regalo alle ecomafie”

Sull’abolizione del SISTRI, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti che pure non era affatto decollato e aveva creato solo disagi, sono intervenuti nei giorni scorsi gli ambientalisti, manifestando aperta disapprovazione alla cancellazione dell’organo, un taglio netto che rientra nell’attiliana manovra taglia-tutto che non salva nemmeno un filo d’erba, figurarsi il SISTRI. Nei giorni scorsi è intervenuta in merito l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che se vi è sfuggito visto il degrado ambientale in cui viviamo, che farebbe presupporre un posto vacante, è il nostro Ministro dell’Ambiente. La posizione della Prestigiacomo sull’abrogazione è stavolta però piuttosto netta. Il Ministro alza la voce e parla, proprio come gli ambientalisti, di un regalo alle ecomafie.

Condono edilizio, “nuovo schiaffo alla legalità”

Ci risiamo. Anche per quest’anno torna il condono edilizio, nascosto tra le righe del decreto Milleproroghe. Come si legge sul sito di Legambiente che come noi di Ecologiae non rimane certo zitta di fronte all’ennesimo scempio della natura e del paesaggio

Per l’ennesima volta si tenta di nascondere il condono edilizio all’interno di un decreto omnicomprensivo per fare un bel regalo alla criminalità organizzata. Grazie a questo escamotage, infatti, non solo si potranno condonare gli abusi costruiti entro il 2003, ma ci sarà nuovamente una corsa al cemento illegale di cui l’Italia è già pericolosamente satura.

Significative anche le parole dei senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che definiscono la decisione del Governo

L’ennesimo regalo ai furbi e alla criminalità che, specie al meridione, ha fatto scempio del paesaggio e dell’urbanistica del nostro Paese. E’ un modo indecente questo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica, ergendosi a paladini dell’illegalità e difensori di chi non ha voluto rispettare le regole. La maggioranza abbia un sussulto di responsabilità e ritiri immediatamente queste proposte indegne.

Parchi naturali a rischio nel 2011

Non si arrestano polemiche e proteste sui tagli previsti dalla manovra finanziaria ai fondi destinati al patrimonio di parchi nazionali e oasi naturalistiche italiane. Dopo la rettifica del ridimensionamento del budget, riconfermato per il 2010, nel 2011 resta invece invariata la riduzione del 50% dei trasferimenti economici che il ministero dell’Ambiente invia a sostegno di Parchi ed Aree protette del nostro Paese.
Come fa notare all’ASCA Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, il contributo che si chiede al Governo non è un’elemosina, ma un investimento sicuro dal momento che va ad alimentare un settore, quello del turismo naturalistico, che ha continuato a crescere malgrado la crisi.

Nel 2008, nel pieno della crisi economica del Paese le presenze negli esercizi delle aree protette sono aumentate dell’1,79%, mentre il fatturato del comparto (oltre 9 miliardi di euro) è pari a circa il 9% del fatturato nazionale complessivo del settore turistico con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 3%. Siamo passati da 4.610.000 visitatori nel 1995 a ben 64 milioni nel 2009.

Ecomafie, rifiuti campani scaricati nelle campagne lombarde

discarica acciaio

Roberto Saviano in Gomorra ha spiegato benissimo il traffico di rifiuti che dalle aziende del Nord Italia venivano trasportati per pochi euro al Sud, ed in particolare in Campania, dove venivano scaricati nelle discariche abusive. Questo ha comportato lo scandalo dei rifiuti per le strade che tanto bene conosciamo, ma anche la conseguenza delle indagini aperte dalla magistratura, che hanno bloccato la maggior parte dei traffici illeciti, strappando il giocattolo dalle mani della criminalità organizzata.

Ma qual è stata la diretta conseguenza di questa mossa? Le ecomafie non si fanno di certo intimorire da questi provvedimenti, e così hanno deciso di cambiare la loro tattica, invertendo le rotte dei loro traffici. Secondo una denuncia di Legambiente, i rifiuti tossici del Sud Italia ora vengono trasportati in Lombardia e scaricati in cave abbandonate dove, con la complicità di alcuni amministratori corrotti, inquinano falde acquifere, aria e tutto ciò che possono contribuire a distruggere.

Reati ambientali, uno ogni 43 minuti

discarica

E’ stata appena presentata la relazione 2009 sugli illeciti ambientali dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Una relazione che dimostra l’impegno delle forze dell’ordine contro i reati commessi non solo dalle cosiddette “ecomafie“, ma anche dai singoli cittadini incuranti dell’ambiente; il quale fa capire quanta cultura dell’illegalità ci sia oggi in Italia.

Secondo i dati forniti dal Ministro, elaborati da carabinieri per la tutela dell’ambiente con il contributo del Corpo forestale dello Stato, Capitaneria di Porto-Guardia costiera, Guardia di finanza e polizia di Stato, nell’anno appena trascorso si sono consumati così tanti illeciti contro l’ambiente da poterne contare mediamente uno ogni 43 minuti, un dato considerato “emblematico” dell’attuale situazione italiana.

Ddl intercettazioni: se passa così favorisce le Ecomafie

berlusconi al telefono

Ultimamente il Governo italiano sta prendendo un po’ troppe decisioni che vanno contro la salute ambientale, e purtroppo per questo motivo viene spesso ospitato sulle nostre pagine. Questa volta a far insorgere il mondo dell’ecologia è il nuovo disegno di legge sulle intercettazioni che, stando alle ultime novità, dovrebbe passare la votazione con le norme orribili volute da Berlusconi che di fatto le aboliscono.

Detta così può sembrare solo una questione politica. Ma quando saltano anche le intercettazioni riguardanti gli eco-reati, allora il problema prende una svolta verde. Ne è convinto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, il quale nella giornata di ieri ha tuonato nei confronti del provvedimento che sta dividendo l’Italia.

Problema rifiuti: le 10 proposte di Legambiente

Da quando si è risolto (in parte) il problema dei rifiuti a Napoli, questo genere di problema è letteralmente scomparso dai notiziari nazionali di ogni tipo. Ma questo non significa che il problema sia stato risolto. Legambiente sta tentando in tutti i modi di far riemergere la problematica agli occhi dell’opinione pubblica, perché come capita spesso in Italia, se nascondiamo i problemi sotto il tappeto, prima o poi questi escono tutti insieme e provocano danni enormi.

Secondo quanto afferma l’associazione ambientalista infatti l’Italia, in controtendenza rispetto a molti altri Paesi europei, anziché diminuire la sua produzione di rifiuti (ridotta altrove con il riciclo e il riutilizzo) la sta aumentando (8,4% negli ultimi 4 anni), senza contare le due grandi piaghe della società italiana, e cioè lo smaltimento illecito (19,7 milioni di tonnellate sono letteralmente scomparse nel solo 2005) e lo smaltimento in discarica a causa della mancanza di impianti di alcun genere, che in alcune Regioni come il Molise e la Sicilia superano di gran lunga il 90% dello smaltimento.

Patto per l’ambiente: la proposta elettorale di Legambiente

parlamento

Sotto elezioni politiche, si sa, ogni candidato venderebbe la propria anima per un voto. E così Legambiente ha cercato di approfittarne, facendo firmare ai politici, volontariamente, un’adesione al programma per l’ambiente presentato dall’Associazione.
Il programma si chiama “Patto per l’Ambiente” e prevede 13 proposte per migliorare la qualità della vita dell’Italia.

I politici che hanno sottoscritto questo patto si prendono così l’impegno di porre in atto le proposte di Legambiente durante la prossima legislatura, con l’obiettivo primario di ridurre l’inquinamento e l’effetto serra, ma anche di fornire alle nostre città infrastrutture per “renderle più vivibili – si legge sul patto – per conservare e valorizzare le ricchezze del nostro Paese”.