Convenzione europea del paesaggio

Convenzione Europea del Paesaggio

La Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) è un documento di importanza cruciale per le politiche europee in materia di ambiente, territorio e paesaggio firmato a Firenze il 20 Ottobre del 2000.

L’obiettivo ultimo della Convenzione consta nel promuovere la salvaguardia, la gestione e la pianificazione dei paesaggi e nell’organizzazione della cooperazione europea in tale campo e nel riconoscimento giuridico del paesaggio come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità.

Nicchia ecologica

Nicchia ecologica

Il concetto di nicchia, per l’ambiguità semantica del termine spesso confuso col termine habitat, e per le disparate e vaghe definizioni che ne sono state fornite, è tanto diffuso quanto mal compreso al di fuori del campo dell’ecologia scientifica.
Il concetto appare per la prima volta nel 1859 in Darwin in proposito alla competizione rilevata tra specie simili nello stesso ambiente. Nel 1849 Stere [1894] nota che in nessun caso due specie strutturalmente adattate alle stesse condizioni ambientali possono occupare la medesima area. Nel 1917, si focalizza l’attenzione scientifica sul concetto ed il naturalista californiano Joseph Grinnel conia il termine nicchia ecologica a rappresentare l’unità distributiva di base di una specie e la sua distribuzione potenziale in assenza di barriere fisiche, disturbi climatici ecc. Nel 1926 Elton aggiunse che la nicchia doveva essere sempre intesa come la posizione occupata dalla specie nell’ambiente in considerazione delle sue relazioni trofiche con le altre specie presenti.

Nel 1934, con la verifica delle equazioni di competizione di Lotka e Volterra il concetto di nicchia andò sempre più ad associarsi con quello di interazione competitiva. Da allora, si affermò il dogma  “una specie-una nicchia”, rimanevano fuori da questo i casi in cui le specie avevano più di un ruolo nell’ambiente come quelli realtivi e che cambiano regime nutritivo con l’età (insetti olometaboli). Solo nel 1957 Macfayden e Hutchinson avviano il tentativo moderno di quantificare e definire rigorosamente la nicchia, facendone una qualità dell’ambiente piuttosto che di una specie.

Umwelt, il paesaggio soggettivo specie specifico

Un paesaggio esiste solo quando vi è un osservatore ed uno stesso paesaggio cambia in funzione dell’osservatore che lo guarda. Nei primi del novecento Jacob von Uexkull, uno zoologo lituano, elaborò una teoria della cognizione (The theory of meaning1932,1940) nella quale definì “Umwelt” l’ambiente soggettivo che circonda ogni organismo e che cambia in funzione della specie, e più in particolare della dimensione della specie (percezione frattale dell’habitat) e degli organi di senso di cui la specie è provvista. La matrice cognitiva è la componente oggettiva del paesaggio ed è rappresentata dall’insieme di informazione compressa che verrà semantizzata (caricata di significati) ed utilizzata in modo specie specifico dall’organismo.

Per esempio noi umani siamo del tutto ciechi alle fitte trame dei feromoni che gli insetti femmina spargono nell’aria al momento propizio per la fecondazione e ci accorgiamo quando un albero sta male dal grado di trasparenza della sua chioma, dalla percentuale di rami secchi, da danni al colletto e non certo dallo spettro alterato dei terpeni che esso emana come fanno alcuni insetti, capaci di individuarlo a colpo sicuro tra centinaia.

Ecologia del paesaggio

La definizione di Landscape ecology (Ecologia del paesaggio) è stata formulata nel 1939 dal bio-geografo tedesco Carol Troll, in questi termini:

è la scienza che studia le aggregazioni di ecosistemi costituenti il paesaggio quale “sistema complesso di ecosistemi” ed entità olistica che assume caratteristiche diverse dalla somma delle caratteristiche degli ecosistemi che lo compongono. Infatti il paesaggio è considerato come la risultante di tutti i processi (sia antropici che naturali) che avvengono in un mosaico complesso di ecosistemi in cui si integrano gli eventi della natura e le azioni della cultura umana.

Troll fu il primo ad intuire alcune proprietà degli ecosistemi e la loro evoluzione verso bio-entità superiori che chiamò “paesaggi“.