Abu Dhabi, nasce la prima città ecologica del deserto

La prima oasi ecologica sta per essere fondata nel deserto. Questo accade ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti e dell’omonimo emirato. Masdar, la prima città a impatto zero occuperà un’area di 6 km quadrati e sarà in grado di ospitare 50.000 abitanti.

La città, nata per ridurre la dipendenza economica dal petrolio, sarà totalmente ecologica ed ecosostenibile. I pannelli fotovoltaici collocati sui tetti degli edifici produrranno l’80% del fabbisogno energetico, e il restante 20% sarà coperto dagli impianti eolici e da quelli geotermici. I rifiuti? Saranno riciclati per il 98% o convertiti in energia.

Eco-town: novità sui vecchi progetti e un’occhiata ai nuovi

masdar-umbrelli solari

Non ci vuole una crisi finanziaria mondiale per affondare i grandi progetti sulle città sostenibili. Anche prima che la Lehman Brothers fallisse, qualche eco-progetto molto ambizioso delle nuove città è stato sepolto senza tanti complimenti, mentre altri semplicemente sono stati strappati via. Tuttavia, crisi o non crisi, il numero delle eco-iniziative nelle città spuntano recentemente in tutto il mondo e continuano a crescere.

Probabilmente il più alto profilo dell’eco-città, è quello già più volte descritto di Masdar City, già in in costruzione alla periferia di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Alla fine del mese scorso, secondo Architecture and Design, un piano è stato selezionato per il centro città di Masdar. Il piano, progettato dall’australiana Lava, contiene una soluzione interessante per moderare il clima del deserto di Abu Dhabi: gli “ombrelli solari.” Presumibilmente modellati sui girasoli, questi strani dispositivi rimangono aperti durante il giorno per raccogliere l’energia solare e fornire ombra, e si chiudono durante la notte. Masdar sarà un luogo seriamente futuristico. I responsabili di Lava immaginano il seguente elenco di funzionalità verdi:

facciate di edifici che si adattano per compensare o ottimizzare il riverbero solare, materiali per le pareti che rispondono ai cambiamenti della temperatura e contengono l’energia incorporata, stoccaggio sotterraneo, pali della luce interattivi, tecnologia sensibile al calore, giardini pensili per la produzione alimentare, produzione di energia rinnovabile, efficienza dell’acqua e riutilizzo dei rifiuti da alimenti biologici.

Eco-town: l’invenzione inglese prende vita

eco-town

Per andarci a vivere ci vorranno ancora 7 anni, ma state sicuri che una volta abitate, certe case non si abbandoneranno più. Stiamo parlando delle case al 100% sostenibili costruite nelle cosiddette eco-town, le città verdi in progettazione in Gran Bretagna.

I progetti odierni parlano di 4 città entro il 2016 con 2.500 abitazioni l’una, un ottimo esperimento che nella mente del suo fautore, il primo ministro Gordon Brown, sarebbero potute essere 10 volte di più, se non si fossero messe di mezzo le amministrazioni locali ed i soliti franchi tiratori. Ma già queste 10 mila case serviranno ad abbattere una grossa fetta di inquinamento. Come? Produzione propria di energia e abbattimento degli sprechi.

La Gran Bretagna vara le eco-town, le città veramente sostenibili

eco-town

La lotta all’inquinamento si combatte principalmente nel quotidiano, nella vita di tutti i giorni senza fare grandi sforzi. E cosa c’è di più comune di una casa. Per una volta non vi diamo consigli su come rendere il più efficiente possibile la vostra abitazione, ma vi segnialiamo un’importante iniziativa intrapresa dal Governo britannico, e che speriamo prenda ad esempio anche quello italiano: le eco-town.

Il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da qualche mese parla di new-town, cioè di nuove città di fianco a quelle vecchie, le quali devono avere determinate caratteristiche, soprattutto ecologiche. Si tratta di un buon punto di partenza, non di arrivo, visto che i britannici hanno fatto di più. Le future abitazioni infatti dovranno rispondere a parametri molto rigidi, i quali punteranno a rendere le case il meno inquinanti possibile, fino ad arrivare a case ad emissioni zero e città interamente costruite con questi principi. Ecco come.