Reati ambientali, in Italia scendono in campo 300 eco-avvocati

Reati ambientali: se ne registrano troppi in Italia per passare in sordina. Uno ogni 43 minuti, per l’esattezza. E le aule si affollano di difensori dell’ambiente, gli eco-avvocati che, insieme al mondo dell’associazionismo, combattono contro gli scempi perpetrati ai danni del nostro territorio. Dagli ecomostri alle discariche abusive all’inquinamento acustico alla caccia di frodo, tante le battaglie che vedono coinvolto un vero e proprio esercito di toghe, oltre 300 ne ha contati il WWF al suo fianco.

Se ne parla in occasione dell’Apertura dell’Anno giudiziario, tempo di bilanci per il settore legale del WWF, attivo da oltre 20 anni contro i crimini ambientali e a tutela della salute pubblica.
Una vera e propria odissea giudiziaria se pensiamo che dal 1986 ad oggi si sono registrati oltre 2.000 giudizi, con 250 udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo.

In difesa dell’ambiente arrivano gli eco-avvocati

ecoavvocati

Per difendere l’ambiente tutti possiamo fare qualcosa. Possiamo risparmiare energia, spostarci a piedi o in bicicletta anziché in automobile, possiamo comprare i prodotti locali e ci sono mille alternative per vivere sostenibile. Ma quando il gioco si fa duro, quando cioè si entra nell’ambito legale, tutto diventa più complicato.

Per questo motivo un gruppo di professionisti si è riunito fondando il primo movimento di eco-avvocati d’Italia. Questi 10 esperti di diritto e di scienze ambientali si occupano di tutto ciò che riguarda la tutela dell’ambiente nei processi in cui sono coinvolti aspetti sempre più attuali come i disastri ecologici e l’inquinamento, guidando i loro clienti verso uno stile di vita più “rinnovabile”.