Puliamo il buio 2016

Puliamo il buio, un invito per ripulire grotte e cavità carsiche

Puliamo il buio 2016
Non tutte le meraviglie che l’Italia racchiude sono visibili dalla superficie. Anzi in alcuni casi è strettamente necessario scendere nel sottosuolo per scoprire ambienti tanto straordinari quanto unici. Le grotte sono parte del patrimonio ambientale italiano ed in molti casi abbinano l’importanza speleologica con la bellezza naturalistica. Sono però purtroppo numerosi anche i casi in cui grotte e cavità vengono sfruttate come discariche abusive secondo la discutibile convinzione che cioè che non è in vista non può nuocere. Le realtà è ben diversa e l’accumulo di rifiuti nel sottosuolo rappresenta un pericolo per l’ambiente e per la saluta umana. Di questi temi si occupa la campagna di sensibilizzazione ‘Puliamo il buio‘ che torna questo fine settimana con una serie di eventi in molte località italiane.

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Discariche, l’Italia rischia 100 milioni di multa dall’UE

discariche italia multa ueLa gestione dei rifiuti in Italia è insostenibile. Per questo ora rischiamo oltre 100 milioni di euro di multa da parte dell’Unione Europea. Una multa che dovrebbero pagare quelle decine di amministratori locali e soprattutto nazionali che per anni hanno limitato la progressione della raccolta differenziata o di altre forme di smaltimento ed hanno invece preferito buttare tutto in discarica. L’Italia si conferma così, non solo per il problema rifiuti, la maglia nera dell’Europa.

Rifiuti pericolosi, smantellato traffico illegale da 5 milioni di euro all’anno

sequestri rifiuti tossici

L’epidemia della gestione abusiva di rifiuti pericolosi si allarga a macchia d’olio in tutta Italia, dimostrando ancora una volta che non si tratta soltanto di un problema del Sud. A farne le spese stavolta è la Eco Service S.r.l. di Corridonia, un paese in provincia di Macerata, che i carabinieri del Noe di Ancona considerano centrale nel traffico di rifiuti che non solo seguiva la classica rotta Nord-Sud, ma spesso e volentieri faceva anche il percorso inverso.

Centomila tonnellate di rifiuti pericolosi, contenenti anche agenti chimici altamente inquinanti come cadmio, nichel e persino arsenico, venivano gestiti dalla Eco Service, la quale prelevava gli scarti delle lavorazioni che avvenivano a Gela e a Roma e li trasportava in discariche abusive in Lombardia, Puglia, Campania, Abruzzo, Lazio e Sicilia.

Ecomafie, rifiuti campani scaricati nelle campagne lombarde

discarica acciaio

Roberto Saviano in Gomorra ha spiegato benissimo il traffico di rifiuti che dalle aziende del Nord Italia venivano trasportati per pochi euro al Sud, ed in particolare in Campania, dove venivano scaricati nelle discariche abusive. Questo ha comportato lo scandalo dei rifiuti per le strade che tanto bene conosciamo, ma anche la conseguenza delle indagini aperte dalla magistratura, che hanno bloccato la maggior parte dei traffici illeciti, strappando il giocattolo dalle mani della criminalità organizzata.

Ma qual è stata la diretta conseguenza di questa mossa? Le ecomafie non si fanno di certo intimorire da questi provvedimenti, e così hanno deciso di cambiare la loro tattica, invertendo le rotte dei loro traffici. Secondo una denuncia di Legambiente, i rifiuti tossici del Sud Italia ora vengono trasportati in Lombardia e scaricati in cave abbandonate dove, con la complicità di alcuni amministratori corrotti, inquinano falde acquifere, aria e tutto ciò che possono contribuire a distruggere.