Anche se dalle statistiche non risulta essere la città più inquinata del mondo (e se per questo nemmeno d’Italia), Roma sembra essere diventata la Capitale dei reati ambientali. Lo scrive l’associazione Earth, un gruppo di volontari avvocati, biologi, etologi e veterinari impegnati nella tutela dell’ambiente, e che hanno aperto un blog su cui inviare le segnalazioni di tutto ciò che non va. E le segnalazioni riguardanti la città sono davvero troppe.
discariche a cielo aperto
Ambiente, allarme Marocco per rifiuti da edilizia
Sono almeno 9 milioni di tonnellate i rifiuti provenienti da scarti di edilizia prodotti ogni anno in Marocco. Rifiuti che non provengono solo dallo stato ma che qui dovrebbero essere trattati e smaltiti ma il Paese ancora non è fornito di un impianto di raccolta e riciclaggio. A lanciare l’allarme per il rischio inquinamento è Les Echos, autorevole quotidiano francese. I rifiuti sono composti di legno, alluminio, ferro, ma anche vetro, minerali, cemento e bitume che per ora trovano stoccaggio in mezzo alla natura senza protezione e prevenzione per l’ambiente e la salute dei cittadini.
Scoperto traffico di rifiuti hi-tech dall’Europa all’Africa
Greenpeace colpisce ancora, e stavolta con metodi d’indagine degni della Cia, ha scoperto un giro d’affari enorme fatto dalle multinazionali della tecnologia europee, americane e asiatiche ai danni dell’Africa. 3 anni fa la sezione inglese di Greenpeace nascose, all’interno di un televisore rotto, un ricevitore Gps, e lo portò in un centro di riciclo di materiale tecnologico.
Da lì, per legge sarebbe dovuto essere trasportato in qualche centro riciclaggio inglese, dove sarebbe stato smembrato e smaltito. Invece, seguendo il ricevitore satellitare, Greenpeace si è resa conto che quel televisore ha fatto un giro incredibile, varcando decine di confini mondiali, fino a terminare la sua corsa in Nigeria. Lì effettivamente avviene una sorta di riciclo, ma fatto in condizioni barbare.