La Commissione europea è decisa ad affrontare la questione rifiuti: dalla raccolta differenziata, allo smaltimento, al riciclo delle materie prime e al compostaggio dei rifiuti urbani attraverso un seminario che si sta svolgendo a Bruxelles nel quale l’Unione ha messo nero su bianco come risolvere la questione dei rifiuti.
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Discarica Roma, scelto il sito e partono le proteste
I cittadini incatenati dovrebbero essere un’allarme per una città. A Roma ormai stanno diventando la regola. Non solo per i soliti problemi legati al lavoro e all’economia. Ora il problema è un altro: la discarica. Quella di Malagrotta non va più bene (o per meglio dire non è mai andata bene), ed ora verrà chiusa. E così dopo aver sentito tutte le parti in causa, il commissario Sottile ha deciso che la discarica verrà fatta a Pian dell’Olmo. Inutile dire che immediatamente è scattata la protesta.
Ambiente, rifiuti Roma: Monte Carnevale si o no?
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini rilancia l’ipotesi Monte Carnevale, vicino Malagrotta, per l’apertura della nuova discarica che dovrà contenere la spazzatura della Capitale dal prossimo mese di giugno, quando l’attuale discarica, sita a poco più di 1 km da Monte Carnevale, verrà chiusa. Il ministro inoltre dichiara chiusa la questione sul sito di Corcolle, troppo vicino all’area archeologica di Villa Adriana e chiede alla Regione Lazio e al Campidoglio segnali di intesa.
Ambiente, Clini vara piano per Roma post Malagrotta
Una prima svolta nell’emergenza rifiuti Roma è stata varata questa mattina nel vertice con i rappresentanti del Comune di Roma, della Provincia e della Regione Lazio, dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Dopo le sollecitazioni della presidente della Regione Lazio Renata Polverini che chiedeva l’intervento del governo per una situazione così delicata e di non competenza della Regione, il governo si assume le sue responsabilità e propone un progetto comune per il dopo Malagrotta. Clini ha messo in piedi un vero e proprio “piano per Roma” e ha ribadito per porre fine alle polemiche che
L’idea del governo non è commissariare Roma, ma fare un piano per Roma valorizzando le competenze: vogliamo decidere insieme con una responsabilità comune.
Rifiuti Malagrotta, Franca Valeri: “No alla discarica di Corcolle, vicino Villa Adriana”
Vi scrivo nella mia veste di madrina di Ponte Lupo (147 a.C.) e di cittadina indignata per lo scempio che si ha in animo di compiere ai danni di una porzione del nostro territorio carica di storia, bellezze naturali e cultura da non avere eguali. Mi riferisco a quel pezzo dell’Agro Romano Antico che si trova nell’VIII municipio del Comune di Roma, posto tra il Borgo medievale di San Vittorino e la località Corcolle, che è stato scelto dal commissario prefettizio, Giuseppe Pecoraro, come sito di una immensa discarica per risolvere l’emergenza rifiuti della Regione Lazio dopo la chiusura dell’esausta Malagrotta.
Così inizia la lettera aperta che stamattina Franca Valeri ha indirizzato ai principali quotidiani nazionali, pagando per l’inserzione. L’attrice e sceneggiatrice italiana ha lanciato un appello ai ministri Prestigiacomo, Brambilla, Galan e Romano
e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per fermare lo scempio
Non si possono seppellire 2.000 anni di storia sotto tonnellate di immondizia.
Rifiuti, ecco come la Danimarca ha risolto il problema
In questi giorni in cui l’emergenza rifiuti a Napoli sembra non aver fine, gettare uno sguardo fuori dai nostri confini e cercar di capire come mai gli altri Paesi non hanno questi problemi può servire per risolvere questo rompicapo che toglie letteralmente il respiro ai napoletani ormai da più di 20 anni. Un esempio da cui imparare molto è quello della Danimarca. Nel 1970 fu aperto l’impianto di Amagerforbrænding, appena fuori Copenaghen, il quale trasformava l’immondizia in energia.
Inquinamento, altre tre cave apriranno nel Lazio anche a Guidonia Montecelio
La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio ha dato parere favorevole, a maggioranza di 5 voti con 1 astenuto, per l’apertura di tre nuove cave a cielo aperto nella regione Lazio. Le concessioni sono state date alla società Travertino Morelli F. & C. per l’estrazione di travertino nella località Le Fosse, nel Comune di Guidonia Montecelio, in Provincia di Roma dove la qualità della vita e l’inquinamento atmosferico è già fortemente compromesso da numerose altre cave di travertino, dalle cementerie che lavorano il materiale estratto e dalla discarica dell’Inviolata che peraltro si appresta ad accogliere anche la spazzatura di Roma, per la prossima chiusura della discarica di Malagrotta, e la già annunciata apertura di una nuova discarica nei pressi dell’Inviolata.
Le altre cave saranno aperte nel territorio di Arlena di Castro, in provincia di Viterbo, dove si autorizza la società Pom. Vit., con sede a Pistoia, ad aprire una nuova cava di pomice; ed infine nel comune di Tuscania, della medesima provincia di Viterbo, dove il gruppo Leone s.r.l., con sede a Riccione, ha ottenuto la concessione per gestire la cava di pomice sita nella località di Muracciole.
Biogas
Biogas
Con il termine biogas si intende una miscela di vari gas (a netta prevalenza di metano con percentuali dal 50 all’80%) prodotto dalla fermentazione batterica anaerobica (operata da batteri che vivono in condizioni di assenza di ossigeno) di residui organici provenienti da rifiuti, vegetali, carcasse, reflui zootecnici, fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria in via di decomposizione.
Consta di un processo di decomposizione della sostanza organica da parte dei batteri anaerobici, che scinde la materia organica in anidride carbonica, idrogeno e metano (gas la quale struttura molecolare è espressa dalla formula CH4).
Mariana: un paese che vive di rifiuti
Sono in molti a vedere i rifiuti non come un handicap ma come un’opportunità: imprese, ecologisti, ed ora anche i Comuni. Uno in particolare, si trova in Lombardia ed ha registrate all’anagrafe appena 732 anime. Si tratta di Mariana, un piccolo paesino a pochi chilometri da Mantova, il quale ha deciso di trasformare i rifiuti nella principale fonte di reddito cittadina.
Ma come fanno? Semplice, bastano tre requisiti: lo spazio per inserire una discarica, una buona organizzazione ed un impianto a biogas. Lo spazio c’è, visto che il centro abitato, come detto, è molto piccolo, e così è possibile costruire una discarica a 3 km dalla prima casa, in modo da non far vedere nulla ai cittadini.
Rifiuti per tagliare le emissioni di CO2
Una buona notizia arriva da uno studio promosso dalle Nazioni Unite: tagliare le emissioni di CO2 e attenuare in parte i cambiamenti climatici è possibile. Basterebbe che le aziende che si occupano della gestione dei rifiuti in tutto il Mondo, cominciassero ad abbattere le emissioni di gas serra.
Il comparto rifiuti dovrebbe in primo luogo ridurre le quantità di materie prime utilizzate dall’industria, stoccare il carbonio e recuperare il metano prodotto dalle discariche per produrre combustibile e dunque energia elettrica. Come afferma Achim Steiner, direttore del Programma ONU per l’Ambiente (UNEP)
Il comparto rifiuti sta già operando per rendere minimo l’impatto di gas serra potenti come il metano, ma si tratta di iniziative su base nazionale. E’ arrivato il momento di passare ad un livello superiore e dare una risposta globale più coordinata, specie rispetto alle economie in via di sviluppo.
Rifiuti e Green Art, come valorizzare la discarica più grande del mondo
Se a Napoli i rifiuti sono un problema, serio e da affrontare al più presto, in Brasile dove si trova la discarica più grande del mondo, possono essere un tesoro. Ma solo se un grande artista come Vik Muniz ci mette mano.
L’artista di origini brasiliane ma newyorchese di adozione, ha trascorso tre anni nella discarica di Jardim Gramacho, nella periferia di Rio de Janeiro e ha creato delle opere d’arte utilizzando i rifiuti.
La sua esperienza dal 23 novembre è anche un film-documentario, Waste Land presentato dal regista Lucy Walker alla rassegna Lo schermo dell’arte di Firenze. Il documentario, già premiato ai Festival di Sundance e a quello di Berlino 2010, è già un cult perché l’artista brasiliano è riuscito a dare un valore estetico ed artistico anche ai rifiuti, e a dar voce agli abitanti della discarica. Si, perché nella discarica di Rio vivono cibandosi dei rifiuti e cercando il riciclabile, il vendibile, poveri ed emarginati, chiamati catadores de rua. L’artista con il loro aiuto ha realizzato sculture e ritratti fatti di rifiuti.
Terzigno, inquinamento falda non legato a discarica Sari
Torniamo a Napoli per degli aggiornamenti sul fronte inquinamento. Sono stati resi pubblici i risultati delle analisi effettuate su tre pozzi spia della discarica Sari dai tecnici dell’ARPAC, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania. Dati, quelli raccolti il 30-31 ottobre ed il primo novembre, alla presenza dei tecnici dei comuni di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, che escludono l’avvenuta contaminazione della falda imputabile alla cava.
Lo comunicano in una nota il direttore generale dell’Arpac prof. Gennaro Volpicelli ed il direttore tecnico dott.ssa Marinella Vito, spiegando che
Le analisi effettuate hanno riguardato i seguenti parametri: inquinanti inorganici, metalli pesanti, BTEX, alifatici clorurati cancerogeni, alifatici clorurati non cancerogeni, alifatici alogenati cancerogeni, cloro benzeni, IPA, Idrocarburi, PCB, ammine aromatiche e fitofarmaci.
Rifiuti, da Terzigno arriva il limone ‘mutante’
La foto del limone dalla forma abnorme raccolto in un frutteto vicino la discarica Sari, a Terzigno ha fatto il giro del web e oltre che molta curiosità, suscita parecchie domande. Quali rischi corriamo nell’abitare vicino ad una discarica?
Del limone deforme sappiamo che è stato oggetto di un convegno sulle malattie da inquinamento che si è tenuto nella sala Consiliare di Terzigno, dove sono intervenuti tra gli ospiti l’Associazione Medici per l’Ambiente. E che è stato raccolto nel giardino di Maria Rosaria Esposito, attivista contro la discarica, che ha dichiarato
La pianta genera frutti da venti anni. Si trova nel giardino di casa mia e limoni così non ne ho mai visti. Ovviamente ora siamo preoccupati e temiamo per la nostra salute. Mia zia ha distrutto tutti gli altri, a vederli facevano impressione.
Rifiuti Campania, L’Ue chiede azioni immediate
Dopo le ultime agitazioni a Terzigno per l’apertura di una nuova discarica, e dopo l’ennesima emergenza rifiuti a Napoli, anche l’Unione europea interviene nella situazione, difficile, della regione Campania e