Al via le Giornate della dieta mediterranea ad Assisi

Al via oggi, 21 settembre, le Giornate della dieta mediterranea ad Assisi. L’iniziativa, alla sua prima edizione, consta di una tre giorni di dibattiti e di informazione sulla dieta mediterranea, all’interno World Tourism Expo. Dibattiti che tratteranno di salute ma anche di ambiente, poiché come è noto la dieta mediterranea è anche una delle diete col minor impatto ambientale. Una dieta che deve tornare a essere valorizzata al massimo, per la propria salute, per quella dell’ambiente e, quindi, anche per la salute degli altri.

Acqua e alimentazione, il regime water-friendly è necessario

L’acqua, bene comune pubblico per eccellenza, è stata oggetto di un interessante convegno organizzato ieri dal Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn). Sapevate che negli alimenti che consumiamo quotidianamente si nasconde una grande quantità di acqua?

Un regime water-friendly, ossia povero di cibi che contengono molta acqua non solo è salutare per l’organismo, ma non lo è anche per il Pianeta: l’acqua è una risorsa sempre più rara e inaccessibile per 1 uomo su 6 e anche con una corretta alimentazione possiamo salvaguardare il futuro nostro e dei nostri figli.

Dieta mediterranea, il cibo “Buono per te, sostenibile per l’ambiente”

Buono per te, sostenibile per l’ambiente è l’evento organizzato da Legambiente e Barilla, un villaggio interattivo dedicato all’alimentazione ed alla sostenibilità, in piazza san Giovanni, a Roma, dal 5 al 7 novembre. Una tre giorni che pone l’accento, ancora una volta, sul tema, è proprio il caso di dirlo, evergreen, della salubrità della dieta mediterranea, un modello alimentare che contrasta numerose patologie, meritevole di essere esportato all’estero come arma efficace contro il dilagare dell’epidemia dell’obesità, soprattutto quella infantile.

Si torna a parlare di doppia piramide, dove doppio è da leggersi alimentare e ambientale, riproponendo lo schema sempre valido elaborato dagli esperti del Barilla Center for Food and Nutrition. I cibi locali, freschi e genuini fanno bene all’organismo, rappresentano un elisir di lunga vita e, a conti fatti, sono anche quelli a minor impatto ambientale.

Fruttarismo:uno stile di vita in armonia con l’ambiente. Impariamo a conoscerlo.

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Nella società dei fast food dei take away e del mangiare fuori casa c’è ancora chi riesce a restarne fuori scegliendo di mangiare solamente frutta rigorosamente cruda. Sono i cosiddetti fruttariani la cui dieta consiste esclusivamente in frutta cruda e semi. Secondo l’ideologia del fruttarismo, l’uomo deve compiere un viaggio a ritroso nel tempo e tornare all’alimentazione delle origini composta di sola frutta.

La frutta è, quindi, per i fruttariani, un alimento completo in grado di nutrire l’organismo in modo equilibrato. Essa, inoltre è considerata un cibo sensuale e magico in grado di deliziare i sensi con il suo gusto, il suo odore e i suoi colori. Lo stile di vita fruttariano esclude il consumo dei cibi cotti considerati non salutari per l’uomo e nocivi per l’ambiente, causa di squilibri nutrizionali e di malattie, degli sbalzi d’umore e della perdita di bellezza e vitalità.

Dieta mediterranea in gravidanza contro i disturbi respiratori

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Una ricerca pubblicata sulla rivista Thorax, ci dice che già durante la gravidanza è possibile prevenire i rischi di asma e allergie nel nascituro, seguendo una dieta mediterranea.

Questo modello di dieta, ispirato alle tradizioni dei paesi del bacino del Mar Mediterraneo, fra cui oltre all’Italia, contiamo la Spagna, la Francia meridionale e la Grecia, sappiamo essere basato essenzialmente su un elevato consumo di frutta e verdura, oltre che cereali, olio di oliva, pane e pesce.

Obesità: la nuova epidemia del terzo millennio

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Diventa sempre più attuale, anche nelle giovani generazioni di oggi avere problemi di obesità.

I pasti disordinati, l’eccessivo consumo di alimenti come merendine e insaccati, saziare la fame scegliendo un dolce a scapito di frutta e verdura, che sappiamo non è mai facile far mangiare ai bambini, ha portato negli ultimi anni un notevole aumento di questo disturbo, che si presenta già dall’infanzia.