Da alcuni giorni l’italiana Eni ha iniziato la commercializzazione di un nuovo carburante denominato Eni Diesel + e caratterizzato dal 15% di componente rinnovabile. Questo prodotto ha ridestato anche in Italia l’attenzione attorno ai biocarburanti grazie ad una serie di innovazioni che hanno permesso di aumentare la componente biologica rispetto al biodiesel tradizionale senza ereditarne le limitazioni tecniche.
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Sviluppato nuovo materiale per ridurre l’inquinamento delle auto diesel
Un team di ricercatori dell’University of Texas di Dallas guidati dal professor Kyeongjiae “K.J.” Cho ha sviluppato un nuovo materiale per ridurre l’inquinamento generato dalle auto diesel: Noxicat il nome del materiale che, secondo le dichiarazioni dei ricercatori, intende porsi come un’alternativa decisamente più praticabile rispetto all’utilizzo del platino nelle stesse funzioni.
Manovra, con i rincari benzina verde a 1,738 euro
I rincari per la benzina e per i combustibili cominciano a lievitare ancor più ora che le prime cinque regioni hanno aumentato le accise regionali. Le addizionali sono aumentate di 5 centesimi nelle regioni Toscana e Marche, 4 cent in Umbria, 2,6 nel Lazio e 2,5 in Liguria. Gli aumenti sono scattati subito per la benzina verde, e non ancora per il diesel.
Benzina verde, “metti (l’estinzione di) una tigre nel motore”
Il diesel è responsabile dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell’estinzione di specie a rischio come la tigre di Sumatra.
La notizia allarmante sembra incoerente con le politiche europee adattate finora e con l’incentivazione a fare il carico di benzina verde, verde perché attenta all’ambiente. Eppure il dossier pubblicato da Greenpeace spiega che nel diesel di verde ce n’è davvero poco: la miscela è ottenuta con l’aggiunta di biocarburante ma non di quelli che aiutano il clima, ma di quelli più nocivi all’ambiente del petrolio stesso: colza, soia e olio di palma.
Automobili: l’Ue pensa di bandire diesel e benzina entro il 2050
Le auto elettriche o con combustibili alternativi non riescono a decollare? Allora è bene forzare la mano. In solo quattro decenni la Commissione europea ha intenzione di realizzare una proposta ambiziosa: eliminare le automobili a benzina e diesel entro l’anno 2050, nel tentativo di ridurre la congestione del traffico e ridurre drasticamente l’impronta di carbonio del Continente.
Sicuramente il piano troverà forti opposizioni specialmente dalle lobby del petrolio, ma forse solo così si potrà riuscire a risolvere il problema della dipendenza dalle fonti inquinanti che invece continuano ad aumentare la loro presenza nella nostra vita di giorno in giorno.