decreto sviluppo interventi ristrutturazione

Decreto sviluppo, ritoccati gli interventi di ristrutturazione

decreto sviluppo interventi ristrutturazioneE’ approdato oggi al Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sviluppo voluto da Mario Monti per tentare di tagliare la spesa e rilanciare la crescita. Come facciamo sempre quando si tratta di questi argomenti, ci soffermiamo esclusivamente sugli aspetti che riguardano le tematiche ambientali, rimandando ad altri siti come Politicalive i dettagli di tale decreto. Cominciamo con il dare una buona notizia: il taglio susseguente alla spending review (la revisione delle spese) non riguarderà aspetti ambientali che, anzi, verranno incrementati.

Spiagge ai privati, l’Europa si definisce “inquieta” e minaccia multe

Operatori balneari a parte, il provvedimento del Governo che dà in concessione per 90 anni le spiagge ai privati non è piaciuto a nessuno. A parte le polemiche di associazioni ambientaliste e opposizione, che rientrano nel gioco delle parti, oggi a scendere in campo è persino l’Unione Europea che, senza mezzi termini, afferma che se i proclami del Governo fossero attuati, verrebbe aperta una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Una delle tante.

La scelta di Tremonti di “affittare”, come lui ha definito, le spiagge italiane per un periodo così lungo infatti va contro qualsiasi regola comunitaria di libera concorrenza. In particolare l’Unione contesta due aspetti del provvedimento: l’eccessiva lunghezza e la possibilità di rinnovo automatico della concessione, il quale però non è ancora stato completamente chiarito.

Spiagge ai privati per 90 anni, si scatenano le proteste

Criticato per non aver smaltito la burocrazia e non aver fatto nulla per lo sviluppo economico, il Governo improvvisamente ieri si è svegliato ed ha inserito una norma nel decreto sviluppo che ha fatto saltare sulla sedia milioni di italiani. Rispettando il principio secondo cui “vale tutto ciò che non è previsto dalla legge”, il Governo ha deciso di “regalare” le spiagge ai privati.

La ratio del provvedimento sta nel fatto che non si fanno grossi investimenti negli stabilimenti balneari in Italia, in quanto le concessioni sull’utilizzo dei tratti di spiaggia vengono concesse di anno in anno. E così ecco il colpo di genio: dare la concessione novantennale sulla superficie demaniale.