Arriva il primo decreto con la firma del neoministro dell’Ambiente Andrea Orlando con un progetto molto ambizioso per l’Italia: entro il 2014 metà degli appalti nelle Pubbliche amministrazioni dovranno essere green. Ciò vuol dire che le scuole, le infrastrutture del Bel Paese, gli edifici comunali, e in modo più generico gli enti pubblici, dovranno scegliere metà appalti che abbiano come obiettivi lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente.
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Rifiuti Roma, la svolta dal 25 gennaio
Sembra essersi trovato un accordo per porre fine all’emergenza rifiuti della Capitale, a pochi giorni dalla chiusura della discarica di Malagrotta. Il decreto sulla gestione dei rifiuti firmato dal ministro Corrado Clini, e pubblicato in Gazzetta ufficiale, da domani sarà operativo. Con esso si obbliga la Regione Lazio al trattamento della spazzatura negli impianti sul territorio.
Ilva Taranto, nemmeno la tromba d’aria ferma il Governo: riapertura per decreto
L’Ilva non si può chiudere, lo ha deciso il Governo. Con un decreto richiesto dal Presidente della Repubblica ed arrivato puntuale 48 ore dopo, l’impianto siderurgico dovrebbe (usiamo il condizionale per ora) riaprire i battenti pochi giorni dopo la chiusura imposta dalla magistratura. Non sono stati sufficienti né i dati ambientali e nemmeno la tromba d’aria di ieri per far cambiare idea al Governo a cui chiaramente sta più a cuore l’aspetto economico della vicenda che la salute dei tarantini.
Ambiente dopo naufragio Costa, approvato decreto contro “inchino”
Dopo il tragico naufragio della Costa Concordia, che è costato la vita a 16 vittime e altrettanti sono i dispersi ancora non recuperati, il governo ha preso provvedimenti per salvaguardare persone e ambiente contri i molto suggestivi ma pericolosi “inchini” delle grandi navi. Per il momento sono alcune delle aree più delicate del Mediterraneo per la loro ricchezza di biodiversità ad essere tutelate dal nuovo decreto-rotte: la Laguna di Venezia e il Santuario dei Cetacei, che interessa un’area compresa tra Sardegna e Francia.
Specie protette, il decreto che fa lo sconto ai bracconieri
Tempo di sconti, cari amici di Ecologiae, la caccia ai saldi di stagione è aperta: chi si aggiudicherà l’ultimo capo rimasto? Bracconieri di tutta Italia unitevi, il Governo vi fa un decreto di favore o meglio recepisce le direttive europee a vostro favore. La denuncia è della LAV, Lega Antivivisezione, e riguarda il Dl di attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, di cui ci siamo già ampiamente occupati su queste pagine nei giorni scorsi, raccogliendo i malumori di più di un’associazione ambientalista ma anche qualche consenso su alcuni punti salienti della normativa.
Decreto legge rifiuti in Campania divide Camera
Non si riesce a far passare il decreto legge sui rifiuti in Campania alla Camera: questa mattina è stata approvata una mozione presentata dall’Idv e ben accolta dal ministro Stefania Prestigiacomo, ma dei ministri e alcuni deputati della maggioranza hanno bocciato la mozione, Lega Nord in testa. Si cerca di mantenere la norma secondo cui i rifiuti campani potranno essere accolti solo dopo il nulla osta della regione di destinazione. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ricorda agli oppositori del dl
Nel Sud Italia, a Caserta, a Napoli nella contrada Pisani del quartiere Pianura, sono stati sversati rifiuti tossico-nocivi da imprenditori criminali del Nord.
Rinnovabili: tagli ai finanziamenti ed è scontro tra Governo e associazioni
Nel tentativo di tagliare il tagliabile, il Governo ora sta cominciando a tagliare anche lì dove rischia di crear danni, tanto che lo scontro, oltre che con le associazioni ed i cittadini, ora avviene anche all’interno del Palazzo. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa sta accadendo. A fare la prima mossa, o per meglio dire le prime due mosse, è stato il Ministro Calderoli che aveva proposto un taglio riguardante il finanziamento del comparto energetico, seguito poi dal taglio dei bonus consentiti per i più poveri. Immediatamente sono insorti i cittadini e questi provvedimenti sono stati temporaneamente congelati.
Decreto fonti rinnovabili: Ministro Romani risponde al dibattito
Con il Decreto sulle fonti rinnovabili approvato dal Consiglio dei Ministri ci sarà oppure no il blocco degli investimenti, in particolare nel ramo del fotovoltaico? Ebbene, a rispondere al dibattito che si è acceso in questi ultimi giorni è stato direttamente Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, che al riguardo ha manifestato l’intenzione e l’impegno di incontrare le banche e le imprese interessate alle rinnovabili per fare il punto ma anche per chiarire la situazione. Ebbene, secondo il Ministro, innanzitutto, con il Decreto è stata apportata per il mercato dell’energia da fonti rinnovabili una stabilizzazione.
Questo significa che non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011, potrà continuare a fruire delle incentivazioni del terzo conto energia. E dopo tale data?
Decreto sulle fonti rinnovabili, la parola al presidente di Esperia S.p.A. Filippo Giusto
In merito al nuovo decreto sulle fonti rinnovabili, oggetto di accese polemiche nel mondo delle associazioni di categoria e tra gli ambientalisti, ci scrive l’ingegner Filippo Giusto, presidente di Esperia S.p.A., azienda di Milano attiva nella fornitura di energia ed operativa nella Borsa Elettrica Italiana. La società solleva la spinosa questione dei falsi certificati di origine dell’energia di importazione, tema che, ricorderete, fu affrontato magistralmente in una puntata di Report di fine novembre 2010.
Giusto in questi giorni ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. La falsità dei certificati, ci spiega il presidente di Esperia, consisterebbe nella dubbia garanzia con cui gli stranieri assicurano che l’elettricità importata è prodotta solo da fonti rinnovabili. Gli stessi certificati che avrebbero pesato in bolletta, negli ultimi dieci anni, per un onere di 500 milioni di euro, all’insaputa dei consumatori.
Il governo, come al solito, adotta le direttive comunitarie (in questo caso la n. 28 del 2009) con uno spirito troppo autoritario che si evidenzia nella grave omissione, rispetto al testo della direttiva, che riguarda la costituzione di un vero mercato. Tale omissione danneggia fortemente il consumatore e i produttori di energia verde.
Rinnovabili, no al decreto blocca solare
La protesta delle associazioni ambientaliste ed ecologiche del Paese mai come ora si fa sentire. L’ennesima violenza allo sviluppo sostenibile e al decollo delle rinnovabili in Italia viene attuata sotto il naso di tutti.
Mi riferisco al decreto legisativo in attuazione della direttiva europea 2009/28/CE, già ribattezzato decreto blocca solare. Come spiegano gli ambientalisti di Legambiente, WWF Italia, Kyoto Club e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, solo per citare i principali del Paese, con l’attuazione del decreto
non sarebbe possibile offrire un eco-futuro all’energia italiana.
Fonti rinnovabili, a rischio incentivi con nuovo decreto
La proposta di decreto sulla riorganizzazione degli incentivi alle fonti rinnovabili rischia di compromettere il futuro dell’energia pulita. Questo dicono le maggiori associazioni ambientaliste e le principali aziende che operano