Proposta shock del Governo: tagliare le spese ambientali per recuperare l’Ici

Gli effetti del taglio dell’Ici cominciano a farsi sentire. Chi si sfregava le mani ed esultava perchè nella prossima dichiarazione dei redditi avrebbe risparmiato qualche centinaio di euro perchè non dovrà più pagare l’Ici, forse farà meglio a mettersi una mano sulla coscienza e chiedersi se davvero ci ha guadagnato.

Il taglio della più federale delle tasse (in tema di federalismo fiscale) ha già prodotto i primi danni: il primo, annunciato qualche giorno fa, è stato tagliare i costi sulla sicurezza stradale. Gli altri sono di poche ore fa: taglio alla ricerca, al recupero del patrimonio, alla cultura. Chi ci va di mezzo, ovviamente, è ancora una volta l’ambiente, e la nostra salute.

Presentato a Roma il nuovo distretto tecnologico per i beni e le attività culturali

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Una rete sinergica nella ricerca e nelle bioscienze che possa competere a livello internazionale e valorizzare i risultati della ricerca scientifica inserendoli all’interno del mondo produttivo. Stimolare lo sviluppo e la nascita di imprese innovative che utilizzino i beni culturali come volano per l’economia locale; favorire l’uso privato, ma regolamentato dal pubblico ed alto valore aggiunto, del patrimonio culturale, creando delle comunità di pratica tra gli attori del sistema; incrementare la collaborazione tra grandi imprese e piccole-medie imprese e tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Questi gli obiettivi del Distretto tecnologico delle bioscienze presentato in questi giorni al Vittoriano durante l’incontro “Innovazione tecnologica e sistema cultura”. Nell’ambito della manifestazione “Apriamo la mente” organizzata dalla Regione Lazio e svoltasi a Roma in questi giorni è stato quindi presentato il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali. Voluto dalla Regione Lazio, in particolare dall’Assessorato Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo e dalla Filas, e realizzato in collaborazione con il Mur, Mise, Mibac, università laziali, CNR ed Enea, il nuovo Distretto nasce quindi con un programma molto ambizioso.

Nuova cultura dell’energia: Festival a Piazza S.Oronzo

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Tra il 16 e il 18 maggio 2008, gli spazi più rinomati e prestigiosi della città, Piazza Sant’Oronzo, Teatro Politeama Greco, il Chiostro dell’ex Convento dei Teatini, l’ex conservatorio di Santa Monica, vivranno una vita inedita e saranno la cornice ideale di dibattiti, proiezioni, spettacoli e laboratori. L’iniziativa nasce da un’idea di Aris e Assoelettrica, partner nell’ideazione e nella realizzazione della manifestazione. Il festival sarà l’occasione per affrontare un discorso su una “nuova cultura dell’energia”; una cultura condivisa dal mondo dell’università, della tecnologia, della scienza, dell’impresa, della politica e dalla cittadinanza, affinché l’energia possa costituire il perno di un nuovo rinascimento italiano e trasformarsi in opportunità unica per il Paese.

Per farlo, sono stati coinvolti scienziati di fama, politici, imprenditori, ambientalisti, giornalisti. Insieme per discutere e condividere con un pubblico attento e curioso una nuova possibile idea di energia per il futuro. Una cultura partecipativa che veda tutti direttamente impegnati e coinvolti. Questa prima edizione del Festival dell’Energia vuole essere un’occasione per cominciare un lavoro paziente di elaborazione di una nuova cultura dell’energia. È un’opportunità per rispondere a un bisogno che emerge con evidenza nei dibattiti televisivi, sui giornali, nelle discussioni di tutti i giorni: il bisogno di chiarezza su un tema complesso, fondamentale e urgente.