Un altro motivo per abbandonare il petrolio: riduce le riserve d’acqua

L’estrazione e la raffinazione del petrolio è un processo che costa acqua. Ogni Paese che estrae l’oro nero è costretto a sprecare miliardi di litri di un bene ancora più prezioso. Le compagnie petrolifere della contea di Kern, in California, hanno calcolato che servono otto barili di acqua per produrre un barile di petrolio. Anche un bambino della scuola elementare arriva a capire che non ci andiamo a guadagnare molto.

Sempre le stesse compagnie hanno consumato l’83% della distribuzione delle risorse idriche del distretto lo scorso anno, e poi ci sorprendiamo che il bene comune per eccellenza arrivi a costare così tanto. Un paradosso se consideriamo che i nuovi dati provenienti da High Country News spiegano che la California sta diventando un posto sempre più soggetto a siccità, in cui alle compagnie petrolifere è stato permesso di aspirare la maggior parte delle fonti d’acqua restituendo acque reflue inquinate. Secondo il network, le acque reflue minacciano l’agricoltura dal momento che questo liquido inquinato finisce nel sistema delle acque sotterranee.

World Toilet Day, crisi idrica e igienico-sanitaria per 2,6 miliardi di persone

Può sembrare uno scherzo, ma purtroppo non lo è. Ieri, come il 19 novembre di ogni anno, è stato il World Toilet Day, un’iniziativa

per celebrare l’importanza dei servizi igienici e della sensibilizzazione per i 2,6 miliardi di persone che non hanno accesso a servizi igienici e impianti fognari adeguati.

Un numero enorme, quasi la metà della popolazione mondiale, una situazione che fa venire i brividi solo a pensarci.