Lo scorso anno l’accordo sul clima di Parigi fu definito da più parti come storico. A quasi 12 mesi di distanza i negoziati della XXII Conferenza delle Parti dell’UNFCCC (COP22) difficilmente potranno essere classificati allo stesso modo. La conferenza di Marrakech in Marocco è stata una occasione per rodare gli accordi di Parigi e ribadirne gli obiettivi a medio e lungo termine. Rispetto agli equilibri della COP21 molto però è già cambiato in termini politici con l’incognita del nuovo corso della politica statunitense. Intanto gli attesi dati del WMO confermano che anche il 2016 è destinato a segnare nuovi record negativi per il riscaldamento climatico.
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COP22, a Marrakech si riparte dagli accordi di Parigi
È passato quasi un anno dagli storici accordi sul clima di Parigi siglati nel dicembre di un anno fa alla fine dei lavori della COP21. In questi mesi sono stati numerosi i passi formali compiuti per rendere operativi gli impegni sottoscritti, anche se sul fronte più strettamente operativo forse ancora poco è stato fatto. Negli ultimi giorni due importanti notizie si sono aggiunte allo scenario già noto; l’Italia ha completato l’iter legislativo per la ratifica degli accordi di Parigi mentre a livello internazionale l’accordo stesso è diventato operativo dallo scorso 4 novembre. Intanto da oggi partono i lavori della COP22 di Marrakech.
COP21, la Camera approva l’accordo di Parigi sul clima
L’Italia compie un primo passo formale verso la ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima definito a conclusione dei lavori della COP21 nel dicembre dello scorso anno. La Camera dei Deputati ha infatti approvato nelle scorse ore il Disegno di Legge con cui il Governo intende procedere alla ratifica del trattato. Occorrerà ora attendere che sul medesimo provvedimento si esprima anche il Senato della Repubblica. In caso di approvazione del testo senza ulteriori modifiche, la norma entrerà effettivamente in vigore. La volontà politica del Governo è quella di arrivare alla COP22 di Marrakech del prossimo mese con l’Accordo di Parigi già ratificato. Sono molti i paesi che hanno già provveduto alla ratifica tra cui Cina, Stati Uniti, India e -nei giorni scorsi- Francia.
Gas serra, decisa la riduzione degli idrofluorocarburi a Kigali
Il riscaldamento globale è un fenomeno estremamente complesso che dipende da un gran numero di variabili e dalla loro reciproca influenza. A questo fenomeno contribuisce in maniera importante il meccanismo noto come ‘effetto serra’ che intrappola nell’atmosfera terrestre parte della radiazione solare contribuendo in questo modo all’aumento della temperatura. La presenza di alcuni composti collettivamente definiti come ‘gas serra‘ contribuisce ha intensificare il fenomeno. Nelle scorse ore a Kigali in Ruanda è stato siglato un nuovo accordo internazionale per ridurre l’uso di idrofluorocarburi, sostanze molto diffuse negli scambiatori di calore e classificate come gas serra.
COP21, Ministri UE ratificano gli accordi di Parigi
È una accelerazione decisa quella che nelle ultime settimane sta accompagnando l’iter di approvazione degli accordi di Parigi sottoscritti quasi un anno fa durante la COP21. La ratifica degli accordi da parte degli Stati Uniti e della Cina ha, come prevedibile, dato un notevole impulso al percorso internazionale di approvazione generando un positivo effetto domino. Adesioni di peso nelle ultime ore sono arrivate dai Ministri dell’Unione Europea e dall’India e molti altri paesi chiave si apprestando a fare altrettanto. In queste condizioni appare ormai molto vicino il raggiungimento delle condizioni che renderanno attivo ed operativo l’accordo.
Cambiamento climatico, Italia in ritardo su Agenda 2030
Nelle scorse ore l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha presentato un articolato documento che fotografa la posizione italiana rispetto ai molti temi dello sviluppo sostenibile definite nella così detta Agenda 2030. Il quadro generale del nostro paese vede progressi limitati in diversi settori definiti dall’agenda non ultimi quelli legati all’ambiente. Dalla ratifica degli accordi della Parigi sul cambiamento climatico, alla depurazione fino alle energie rinnovabili, l’Italia ha ancora importati margini di miglioramento e potenzialità inespresse.
Le crisi ambientali causano la migrazione di milioni di persone
La crisi economica che da anni pesa sulle società occidentali ci ha probabilmente reso più insicuri ed allo stesso tempo ha fatto da amplificatore alle paure verso lo straniero. Forse anche per questo i flussi migratori verso l’Europa registrati negli ultimi anni sono stati vissuti in maniera difforme, ingigantiti anche mediaticamente ad ‘invasioni’ o ‘ondate’. Guardando a questi fenomeni con una prospettiva più ampia si scopre però che ciò che arriva ad interessare l’occidente è piuttosto marginale e che flussi ben più intensi riguardano paesi extra-europei ed ancora di più migrazioni interne a singole nazioni. Una parte importante di queste migrazioni forzate può essere messa in correlazione con le crisi ambientali, includendo in questa definizione catastrofi naturali, effetti del cambiamento climatico ed azioni antropiche. Di questo complesso scenario si occupa una pubblicazione di Associazione A Sud e CDCA (Centro Documentazione Conflitti Ambientali) intitolata “Crisi ambientale e migrazioni forzate – L’ondata silenziosa oltre la fortezza Europa”. L’opera è un lungo viaggio tra le cifre delle migrazioni, le loro cause e il contesto giuridico che dovrebbe regolamentare questi fenomeni.
Lotta al cambiamento climatico, all’ONU 6 progetti italiani
In vista del 22 aprile, data in cui partirà la ratifica degli accordi raggiunti alla COP21 di Parigi, la Rappresentanza Permanente italiana presso le Nazioni Unite ha organizzato una conferenza sul tema del contrasto al cambiamento climatico intitolata «Fighting Climate Change: Sharing Italy’s Innovative Technologies». Durante l’evento sono stati illustrati sei progetti italiani d’eccellenza che affrontano il tema da prospettive differenti e con modalità innovative.
Earth Day, nella Giornata della Terra la ratifica degli accordi della COP21
Torna anche quest’anno il 22 aprile l’Earth Day, la Giornata della Terra che a livello internazionale celebra il valore dell’ambiente e promuove iniziative per la salvaguardia del Pianeta. Questa 46esima edizione però segnerà anche un importante passaggio storico verso la ratifica degli accordi di Parigi sul cambiamento climatico.
CoP19 di Atene, nuove sfide per la protezione del Mediterraneo
Sono in corso i lavori della CoP19 di Atene, diciannovesima Conferenza delle Parti tra i paesi sottoscrittori della Convenzione di Barcellona per la protezione del mar Mediterraneo dall’inquinamento. L’incontro, a cui parteciperanno più di 150 delegati da 21 paesi del Mediterraneo e dell’Unione Europea, è chiamato a fare il punto sullo stato della Convenzione di Barcellona e a definire nuova strategie coordinate per tutto il bacino.
Cop21, le reazioni all’accordo di Parigi sul clima
All’indomani dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici sono numerosi i commenti, le reazioni e le osservazioni arrivate da tutto il mondo. Se in generale il documento finale della Cop21 è giudicato come un passo importante per il contrasto al riscaldamento globale, restano aperti anche diversi dubbi legati soprattutto alla difficoltà di trasformare i principi emersi da Parigi in azioni concrete e coordinate.
Cop21, cosa è stato deciso nella conferenza sul clima di Parigi
Erano molte le attese attorno alla Cop21, la XXI Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico ospitata a Parigi. Un vertice tra i rappresentati delle nazioni del mondo chiamati a decidere una politica comune e coordinata per limitare gli effetti negativi del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. In questo quadro complesso il summit di Parigi si è lungamente avvolto in una trattativa tra interessi contrapposti fino a produrre un accordo condiviso che apre nuovi scenari per le politiche ambientali.
Cop21, la Conferenza sui cambiamenti climatici tra speranze ed obiettivi ambiziosi
Fino al prossimo 11 dicembre Parigi ospita la XXI Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico, anche nota con la sigla Cop21. La capitale francese riunirà i rappresentanti di gran parte dei paesi del mondo con l’ambizioso obiettivo di raggiungere un accordo vincolate sulla riduzione delle emissioni inquinanti ed il contenimento del cambiamento climatico.