Biodiversità, a Nagoya approvato piano internazionale COP10

COP10, il summit internazionale sulla biodiversità che ha visto la partecipazione dei delegati di 193 Paesi, riunitisi a Nagoya, in Giappone, si è concluso il 29 ottobre scorso. I lavori, iniziati il 18 ottobre, hanno portato alla stesura di programmi condivisi a livello internazionale volti a tutelare la diversità biologica, nel rispetto degli obiettivi prefissati dagli Stati membri della Convenzione (CBD), siglata ormai diciassette anni fa.

Tre i punti cardine sui quali è stata impostata la ripresa del dialogo sulla biodiversità della Conferenza delle Parti:

  1. la conservazione della biodiversità;
  2. l’uso sostenibile delle risorse;
  3. la divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

Summit sulla biodiversità di Nagoya, il discorso di apertura di Djoghlaf Ahmed

Si sono aperti ieri a Nagoya, in Giappone, i lavori di COP10, il summit dedicato alla biodiversità che si protrarrà fino al 29 ottobre prossimo e che vede partecipi 193 Paesi uniti per studiare strategie comuni volte a tutelare la diversità biologica. Programmi condivisi nell’ottica del rispetto degli obiettivi firmati dagli Stati membri della Convenzione (Cbd) siglata diciassette anni fa, ed incentrati su tre punti cardine della conservazione della biodiversità, dell’uso sostenibile delle risorse e della divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

Djoghlaf Ahmed, segretario esecutivo della convenzione sulla diversità biologica, nel corso della sessione di apertura della decima Conferenza delle Parti ha spiegato che le nazioni riunite a Nagoya rappresentano la famiglia dei popoli del mondo e che quella in corso è la più grande conferenza sulla biodiversità della storia della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica.

Biodiversità, al via COP10 il vertice di Nagoya

Il vertice di Nagoya, in Giappone, incentrato sulla biodiversità prende il via oggi e vedrà coinvolti 193 Paesi uniti nello sforzo comune di trovare, tempo fino al 29 ottobre prossimo, soluzioni atte a tutelare la diversità biologica, rispettando gli obiettivi firmati dagli Stati membri della Convenzione (Cbd) siglata diciassette anni fa, incentrati su tre punti cardine:

  1. la conservazione della biodiversità;
  2. l’uso sostenibile delle risorse;
  3. la divisione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche.

La Conferenza delle Parti sulla Convenzione per la Biodiversità (COP10) è, nella definizione del WWF,

il vertice più importante dell’ultimo decennio per la difesa della ricchezza di vita sulla terra.